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martedì 14 giugno 2005

Cimentandosi con il Credit portfolio risk



Con il collega Marco Bee stiamo lavorando da più di un mese al modulo sul Rischio di portafoglio del percorso Credit risk di ABI formazione, che sarà erogato questa settimana. L’argomento è uno dei più tosti affrontati nella mia ventennale carriera di formatore. C’è in giro del buon materiale introduttivo, e diversi paper e monografie sulla modellistica, che però esigono un background quantitativo sopra lo standard medio degli utilizzatori nel nostro mercato (trovate molti riferimenti sul nostro sito Credit risk). Si è lavorato molto, nell’area Credit, sui sistemi di rating e sulle regole di Vigilanza. Sui modelli di portafoglio, la letteratura è ancora focalizzata sui modelli – peraltro geniali – della prima ondata di studi sull’argomento: CreditMetrics di RiskMetrics, CreditRisk+ di CSFB, CreditPortfolioView di McKinsey e Portfolio Manager di KMV (oggi divisione di Moody’s). Nel nostro corso, partiamo dai rudimenti di calcolo delle probabilità che spiegano al distribuzione dei default e delle perdite. Con il modello binomiale, guidiamo passo passo alla costruzione della distribuzione condizionata (dato lo stato dell'economia) e non condizionata (quando lo stato dell’economia è aleatorio). Passiamo poi a illustrare il modello a 1 fattore di Vasicek, che è quello di Basilea 2 IRB (lo sapevate?), lo estendiamo al caso multifattoriale, e ne diamo esempi di applicazione. Solo a questo punto passiamo in rassegna i modelli offerti sul mercato, fino ad arrivare a quelli di tipo Monte Carlo proposti dalle agenzie di rating per la valutazione dei portafogli cartolarizzati. Funzionerà? Ve lo faremo sapere la prossima settimana.

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