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martedì 31 ottobre 2006

Articolo su XBRL ne "il Giornale"

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E' uscito questo articolo sul "Il giornale", che spiega chiaramente quello che si è fatto nella sperimentazione XBRL di Unioncamere, Infocamere e Ordini professionali.

Omaggio all'autunno (e all'Abruzzo)

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LU PIANTE DE LE FOJJE

lunedì 30 ottobre 2006

Esempio con Quantrix Modeler: modello Basilea 2 IRB

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Vi ho già parlato di un software alternativo ai tradizionali fogli elettronici col quale sto lavorando da qualche mese: è Quantrix Modeler. Quantrix si basa su tabelle multidimensionali, analoghe alle tabelle pivot di excel, ma con la differenza che si possono definire delle formule molto concise e potenti che utilizzano come argomenti, e popolano con i risultati, matrici a più dimensioni. Noi pensiamo di utilizzare Quantrix per costruire dei prototipi che lavorino su dati in formato XBRL.

venerdì 27 ottobre 2006

Software XBRL: novità

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Girando sui siti web dei vendor di applicazioni per XBRL ho saputo di due novità.

giovedì 26 ottobre 2006

Convegno+Workshop a Trento il 30 novembre

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Segnalo in anteprima un'iniziativa su Basilea 2 e finanza delle Pmi organizzata dalla Camera di commercio di Trento e dal Comitato regionale ABI, sezione di Trento, alla quale collabora il nostro gruppo di ricerca Smefin. La giornata prevede una sessione plenaria la mattina presso la sala della Cooperazione Trentina (Via Segantini), chiusa da un intervento di Giuseppe Zadra, direttore di ABI. Nel pomeriggio avremo tre sessioni parallele in Università (Via Inama) su: (1) business office e consulenza alla pianificazione finanziaria; (2) confidi e gestione del rischio di credito; (3) XBRL e comunicazione finanziaria. Tra qualche giorno metteremo il programma dettagliato sul sito Basilea 4x4 e sarà possibile iscriversi.

lunedì 23 ottobre 2006

Unicredit Banca - Fedart: cartolarizzazione delle garanzie

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Nel maggio 2006, Unicredit Banca e Fedart hanno siglato un accordo di collaborazione sui seguenti punti: tavolo di lavoro permanente, prodotti innovativi studiati ad hoc, scambio dati per via telematica per accelerare i tempi e snellire le procedure e una metodologia ad hoc per la valutazione dei Confidi.

Basilea 2, metodo IRB: discrezionalità nazionali

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Nel libro sul portfoglio credit risk che sto scrivendo con Marco Bee, sono (finalmente!) arrivato al capitolo conclusivo, che tratta dei modelli recepiti nel nuovo accordo di Basilea. Per preparare l'esempio sui requisiti patrimoniali nell'approccio basato sui rating interni, ho letto più attentamente il documento di consultazione della Banca d'Italia relativo all'IRB approach. Nell'Allegato 1 del documento in questione è riportata la formula del coefficiente di capitale che include un fattore moltiplicativo di 1,06 non presente nella formula del Comitato di Basilea del 2004 (era preannunciato al paragrafo 44 in nota, ed è stato puntualmente inserito). Pertanto i requisiti nella proposta di recepimento risultano più alti del 6% rispetto al documento di base.

venerdì 20 ottobre 2006

S&P declassa il rating sovrano dell'Italia ad A+

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Roma, 19 ott. - Standard & Poor's ha deciso di declassare il rating a lungo termine della Repubblica italiana ad 'A+' da 'AA-'. L'agenzia ha invece confermato il voto 'A1+' sul breve termine. Stabile l'outlook. "Il declassamento", spiega Moritz Kraemer, "riflette l'inadeguatezza della risposta data dal nuovo governo ai problemi strutturali economici e di bilancio dell'Italia".
La notizia apriva oggi le prime pagine dei giornali. L'Italia, per Standard and Poor's, non è più un debitore AA. Per Fitch l'Italia è scesa ad AA-, per Moody's è rimasta Aa2. Se il giudizio di S&P permane, e le altre agenzie lo seguono, l'Italia rischia di scendere dal gradino più alto (AAA/AA) nella scala di classi di rating esterno prevista da Basilea 2 (approccio standard). Il risk weight degli investimenti nel debito pubblico italiano salirebbe quindi da 0% a 20%. C'è poi la ricaduta sulle banche: l'opzione esercitata nella direttiva europea CAD, che recepisce Basilea 2, pone il rischio banche un gradino sotto quello sovrano del paese di insediamento. Pertanto, il risk weight delle banche italiane salirebbe dal 20% al 50%. Quello dei futuri confidi 107 pure. Non è una prospettiva incoraggiante.

giovedì 19 ottobre 2006

Redazionale su XBRL

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Paolo Camanzi mi segnala questo articolo su XBRL uscito su "La Repubblica" del 16/10: Il 'codice a barre' delle informazioni finanziarie, ripreso nel suo sito analisiaziendale.it.

mercoledì 18 ottobre 2006

XBRL: nessun trucco

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Oggi ha partecipato ad un incontro a Milano con il gruppo di lavoro sulla tassonomia XBRL GAAP Italia. Stiamo procedendo come indicato nei precedenti blog sull'argomento. Il terreno è fertile, ma deve essere consolidato.

martedì 17 ottobre 2006

Workshop Smefin: riforma del diritto fallimentare e nuovi modelli di gestione delle crisi d'impresa

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Nell'ambito del progetto FIRB Smefin si è svolto venerdì scorso a Trento il workshop tematico dedicato all’approfondimento degli effetti della riforma del diritto fallimentare sulle piccole e medie imprese. I relatori, provenenti dal mondo accademico e delle professioni, hanno approfondito l’analisi del fabbisogno di nuove competenze professionali finalizzate alla prevenzione delle situazioni di crisi e alla loro successiva gestione attraverso l’accesso ai nuovi strumenti di negoziazione concordata con i creditori o alle procedure fallimentari.

venerdì 13 ottobre 2006

giovedì 12 ottobre 2006

XBRL e i paladini dell'open source

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Da quando il Decreto Bersani ha disposto l'obbligo di di deposito dei bilanci in formato XBRL, ho ricevuto qualche mail o telefonata di persone interessate al tema. Mi ha sorpreso ricevere ben due mail di tono polemico: i mittenti sono due dottori commercialisti i quali, dopo aver letto del decreto, si sono informati sul sito Telemaco - Infocamere e hanno scaricato il nosto modello excel che genera i bilanci XBRL. Hanno provato a farlo girare in OpenOffice, la suite open source alternativa a Microsfot Office, e non ci sono riusciti (OpenOffice non è compatibile con le macro di Excel).

Venerdì 13/10: Seminario smefin su nuovo diritto fallimentare e crisis management

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Dopodomani a Trento organizziamo il seminario "RIFORMA DEL DIRITTO FALLIMENTARE E NUOVI MODELLI DI GESTIONE DELLE CRISI AZIENDALI". Il seminario vuole costituire un momento di riflessione e confronto tra accademia e operatori sui contenuti e sui modelli organizzativi dei servizi di prevenzione e gestione della crisi d’impresa al fine di valutarne le possibili modalità di erogazione nell’ambito di un sistema integrato di offerta di servizi professionali a supporto della gestione economico finanziaria delle PMI, il business office.

EAD x PD x LGD = requisito di capitale di Basilea 2? Non proprio

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Rileggendo una slide (mia) vecchia di qualche mese ho trovato la formula riportata nel titolo di questo blog.

mercoledì 11 ottobre 2006

FedartFidi presenta il progetto "Riposizionamento strategico"

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FedartFidi, l'associazione che dà voce a circa 300 confidi dell'artigianato e della piccola impresa, ha presentato a Roma il 21 settembre il progetto "Riposizionamento strategico dei confidi", sviluppato da KPMG. In rete è disponibile l'executive summary. Vi consiglio di scaricarlo e di leggerlo, perché tratteggia molto chiaramente il disegno di un'associazione che ha sempre svolto con ragionevolezza e competenza il suo triplice ruolo di rappresentanza, di orientamento strategico e di assistenza tecnica. Il coordinatore nazionale, Tino Vaccari, è un personaggio di grande esperienza, con una forte carica comunicativa (l'abbiamo avuto ospite a Trento in diverse occasioni). Nello staff tecnico di Fedart c'è Leonardo Nafissi (coinvolto anche nel "nostro" progetto Umbria) che conosce come pochi in Italia il settore dei confidi.

martedì 10 ottobre 2006

Incontro a Perugia

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Oggi ero a Perugia con Flavio Aldrighetti per incontrare i membri di ATI Prisma, l'associazione tra i confidi umbri e la finanziaria regionale Gepafin che ci ha commissionato lo studio sul sistema regionale della garanzia fidi. I confidi aspettano con impazienza le proposte di evoluzione del sistema. La maggior parte degli interventi ci ha sollecitato a tovare soluzioni che lascino ai confidi il potere di decidere, o di condizionare, la concessione della garanzia e quindi del credito. Quindi Ok alla creazione di confidi 107, ma in una struttura a due livelli. L'idea di un sistema regionale, con un ruolo di rilievo dei soggetti pubblici, sembra accettata dalla maggioranza degli intervenuti. Altri però non nascondono un certo feeling per con le strutture di settore che si affacciano dalle regioni vicine a proporre alleanze o fusioni.

sabato 7 ottobre 2006

Ancora su confidi e controgaranzie

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Nel progetto sul sistema della garanzia in Umbria stiamo ricevendo le osservazioni dei confidi che hanno letto il nostro rapporto nella versione preliminare. I confidi artigiani hanno stigmatizzato la nostra posizione di chiusura sul ruolo futuro dei confidi di secondo grado. Non vediamo un futuro per la controgaranzia di intermediari di secondo livello, e non per una nostra opinione, ma per quello che dispone Basilea 2. I nostri interlocutori ci hanno invitato ad un atteggiamento più possibilista: la direttiva europea CAD lascerebbe secondo loro dei margini di discrezionalità nazionale. Può darsi che intendano (correttamente) auspicare interventi di co-garanzia (assunzione diretta di una quota del rischio di insolvenza dell'impresa ultima beneficiaria).

Istruzioni Banca d'Italia su Basilea 2 e garanzie

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Al seminario di ABI Formazione sul credit risk transfer, che ho tenuto ieri a Milano, ha partecipato Roberto Cercone del Servizio Normativa della Banca d'Italia. Ascoltando il suo bell'intervento, ho capito meglio alcune cose su garanzie e Basilea 2, che vi riporto.