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mercoledì 4 aprile 2007

Capitale di rischio e PMI innovative: se ne è parlato a Modena



Lo scorso lunedì 4 aprile si è svolto a Modena il convegno dal titolo "Capitale di rischio e PMI innovative". L'evento è stato organizzato dal Cefin, centro di ricerca dell'Università di Modena, e dalla Rappresentanza italiana della Commissione Europea. E' stata una giornata molto intensa, articolata in due sessioni di lavoro. Quella del mattino è stata dedicata all'inquadramento teorico del tema centrale degli studi sul private equity che è l'equity gap, vale a dire la domanda potenziale di capitale di rischio che rimane insoddisfatta a causa dell'esistenza di una serie di imperfezioni e rigidità che operano sia dal lato della domanda che dal lato dell'offerta di equity. Il tema è stato analizzato dai colleghi dell'Università di Modena impegnati nel nostro progetto Smefin (Alessandro Grasso, Elisabetta Gualandri, Luciana Canovi e Valeria Venturelli) che hanno presentato i loro primi risultati di ricerca. La sessione pomeridiana ha ospitato due tavole rotonde in cui si sono confrontate alcune figure rappresentative degli attori chiave del mercato del capitale di rischio: imprese innovative (era presente Stefano Spaggiari di Expert System), banche (Corrado Pizzaluga di Unicredit Banca d'Impesa), fondi di seed e venture capital (Francesca Natali del Fondo Ingenium), fondazioni bancarie (prof. Andrea Landi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena) e policy makers e istituzioni pubbliche(Massimo Marchesi della Rappresentanza Italiana della Commissione Europea, il nostro conterraneo trentino Gabriele Todesca del Fondo Europeo degli Investimenti e Andrea Pappacena della Regione Emilia Romagna). Sono emersi spunti interessanti per ulteriori approndimenti dell'attività di ricerca e per l'impostazione di iniziative volte a migliorare il funzionameno di questo particolare mercato.
Non appena disponibili saranno caricati sul sito smefin i materiali del convegno.
Chiudo questo lungo blog con un plauso ai promotori dell'iniziativa per la qualità dell'organizzazione e (last but not least) delle forme di copertura del calorical gap dei partecipanti, ristorati con un ricco buffet a base di prodotti tipici locali (menzione particolare per ciccioli e coppa di testa)!
Flavio A.

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3 commenti:

Ciro Candela ha detto...

Seguo da circa tre mesi - spinto dalla Tematica dei Confidi e da un correlato e curioso interesse professionale e personale - le informative su Alea Blog, che sono molto stimolanti. Molto spesso sono anche simpatiche e ciò non guasta, anche quando il riferimento al buffet stimola desideri dello stomaco. Cordiali saluti. Ciro Candela

Ciro Candela ha detto...

Vedi sopra

Luca ha detto...

Caro Ciro,
nei convegni il buffet è il momento ecumenico che mette tutti d'accordo. Per questo gli diamo la giusta importanza (il convegno di Modena era interessante comunque)