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mercoledì 31 ottobre 2007

Buon Ognissanti!

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Vi è una accezione della parola santità la quale si rifà ad una immagine di eccezionalità che una aureola esprime. Eppure il santo non è né un mestiere di pochi né un pezzo da museo. La santità va vista in ogni tempo come la stoffa della vita cristiana. (…) Il santo non è un superuomo, il santo è un uomo vero. Il santo è un vero uomo perché aderisce a Dio e quindi all’ideale per cui è stato costruito il suo cuore. (…)

Presentazione di una ricerca sui confidi a Torino, 19/11

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Paola De Vincentiis, collega di area bancaria dell'Università di Torino, mi segnala il convegno di presentazione del libro “I confidi e il credito alle PMI. Casi di successo in Italia e in giro per il mondo”, da lei stessa curato con contributi di M. Damilano, E. Isaia, G. Pezzetto, P. Pia, C. Rovera. La ricerca, pubblicata da Bancaria editrice, si pone l’obiettivo di comparare alcuni schemi di garanzia, di chiaro successo, emersi in varie parti del mondo (Germania, Francia, Spagna, Corea del Sud, Giappone). Si propone un'analisi comparata del quadro italiano e, al suo interno, si approfondisce la "case history" di Eurofidi.

martedì 30 ottobre 2007

Finanziaria 2008: confidi 106 e gestione incentivi

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Come noto, la legge quadro sui confidi (L.326/2003, art. 13) riserva la gestione di fondi pubblici di incentivazione ai confidi 107, in sintonia con la riserva più generale a favore delle banche prevista dal Testo Unico Bancario.

venerdì 26 ottobre 2007

Banca Impresa Lazio: varata l'operazione inaugurale

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Finalmente! Oggi è stata presentata la prima operazione di Banca Impresa Lazio. L'operazione inaugurale sarà condotta con Banca di Roma, e riguarda l'erogazione di mutui chirografari alle PMI del Lazio per un ammontare complessivo di 200 Milioni di Euro. Sul portafoglio così creato BIL concederà una garanzia sul rischio di first loss mediante un junior credit default swap, a sua volta supportato da fondi di garanzia regionali. Qui trovate il comunicato stampa.

Il 50° genetliaco del professor Luca Erzegovesi

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giovedì 25 ottobre 2007

Zootecnica bancaria (e finanziaria) all'AIA

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Torno da una giornata di formazione a Roma presso l'AIA (Associazione Italiana Allevatori), ente che coordina una rete di Associazioni territoriali fornendo assistenza (soprattutto tecnica) alle aziende del settore zootecnico . Direttore dell'AIA è un amico, Paolo Scrocchi, mio laureato quand'ero ancora in Bocconi. L'avevo poi coinvolto in un corso per imprenditori agricoli, dove aveva presentato il caso del piano di sviluppo della sua azienda. Mi ricordo sorridendo della sua reazione ai presagi infausti dei partecipanti che discutevano il caso ("questa azienda la vedo male, secondo me non ce la fa"), al che Paolo aveva lanciato uno scongiuro "Tocca [non ricordo cosa, rima in -one] e la sfortuna torna al suo padrone!". Questo sì che è proactive risk management!. A parte i ricordi sorridenti, pare che quel piano finanziario a cui avevo collaborato fosse ben fatto, tant'è che l'azienda (oggi seguita dal fratello) è cresciuta di qualche centinaio di capi.

Finanziaria per il 2008 e confidi

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Nelle mie chiacchierate informali con cognoscenti in materia di confidi ho saputo che le associazioni di settore hanno proposto di inserire nel DDL n.1817 (Legge Finanziaria 2008), dopo l'art.4 comma 34, alcune disposizioni per il sostegno e lo sviluppo degli enti di garanzia.

martedì 23 ottobre 2007

Fusione tra i confidi goriziani

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Riprendo da questa agenzia l'annuncio della fusione tra i confidi del commercio, dell'artigianato e dell'industria della provincia di Gorizia. La Regione Friuli - Venezia Giulia sta spingendo su aggregazioni territoriali tra i c.d. Congafi (in F-VG chiamano così i confidi, scusate l'impertinenza, ma questo nome mi evoca una pasta adesiva per protesi) sotto la regia di un'entità regionale (Finfidi).

lunedì 22 ottobre 2007

Aggiornamento sui limiti per la trasformazione dei confidi in "107"

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Parlando in occasioni varie nei giorni scorsi con amici che seguono il mondo confidi, ho avuto notizia (ufficiosa, e quindi da prendere con riserva) che il limite che fa scattare l'obbligo di iscrizione di un confidi all'elenco ex art 107 TUB sarà unico e probabilmente fissato dal Ministro dell'economia a 75 milioni di euro di "volume di attività finanziaria". Rettifico perciò quanto da me accennato nella recente intervista - fiume a Confidi TV, nella quale parlavo di un probabile innalzamento del limite a 103,3 milioni di euro, come previsto per i "107" non confidi. Pare confermata l'abolizione della fascia intermedia tra 75 e 100 milioni nella quale, secondo la prima ipotesi diffusa dal Ministero dell'economia, il confidi avrebbe avuto la facoltà, ma non l'obbligo, di iscriversi all'elenco speciale.

mercoledì 17 ottobre 2007

Visto che ne parlano tutti: derivati ed enti locali

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Come era prevedibile, l'inchiesta di Report di domenica 14/10 (vedi questo blog), ha suscitato vasta eco. Ecco i commenti di Alessandro Profumo e una ripresa della notizia, entrambi dal Sole 24 ore.

XBRL: alle prese con le sfumature dei bilanci in forma abbreviata

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Attivo di 3,65 milioni di euro, Ricavi per 7,3 miioni di euro, 50 dipendenti: se sta sotto almeno due di queste soglie, un'impresa può redigere il bilancio d'esercizio in forma abbreviata, ovvero sostituire con voci accorpate alcune poste di dettaglio del Conto economico e dello Stato patrimoniale, oltre a redigere una Nota integrativa meno articolata e comprensiva delle informazioni ex Relazione sulla gestione (non richiesta). Nel progetto di tassonomia XBRL GAAP-Italia abbiamo dei formati specifici per le imprese che optano per questo regime contabile. Davide Panizzolo mi ha riferito di un problema relativo al Conto Economico abbreviato, nel quale si dà la facoltà di accorpare uno o più insiemi di voci (ad esempio, le variazioni delle rimanenze di semilavorati, prodotti in corso di lavorazione e prodotti finiti). Le possibili combinazioni tra insiemi accorpati e non sono addirittura 16! Vuol dire che lo schema di presentazione e di calcolo XBRL dovrebbe essere prodotto in 16 versioni? Mi sembra una cosa esagerata. Ho proposto come soluzione ragionevole di prevedee uno schema che contiene tutte le voci di dettaglio e tutti i possibili livelli di sub-totale: ogni impresa potrà utilizzare quelli che preferisce, e mettere nel documento di bilancio XBRL i dati analitici, i loro accorpamenti, o tutti e due. Occorre adattare le procedure di validazione che saranno applicate dal Registro imprese in modo che la mancanza di un dato accorpato non sia considerato un'omissione non valida se sono presenti i dati di dettaglio da cui è ricavabile (ad esempio, manca la somma di variazioni rimanenze di semilavorati e prodotti finiti, ma sono inclusi i dati di dettaglio per le variazioni di semilavorati e quelle di prodotti finiti).

Paper sulla struttura finanziaria delle piccole imprese innovative

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Nei "Temi di discussione" della Banca d'Italia è uscito il paper di Silvia Magri The financing of small innovative firms: The Italian case.

lunedì 15 ottobre 2007

Derivati e trasparenza del costo del credito

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Avete visto Report domenica sera? L'inchiesta di Stefania Rimini puntava il dito sui derivati legati ai tassi di interesse, sull'uso ed abuso che ne è stato fatto, in Italia, da imprese ed enti pubblici. Puntata avvincente. Mia moglie, che conosce i derivati dall'analisi grammaticale, stava leggendo "Il cliente" di John Grisham vicino a me, ha chiuso il libro per seguire la trasmissione. Io ne capisco abbastanza, e ho apprezzato i passaggi tecnici, dove l'autrice è riuscita a spiegare chiaramente (per quanto possibile) concetti ardui come il costo implicito o il fair value di un contratto. Ci è riuscita con un gioco di contrasti tra le risposte di ignari utilizzatori e competenti analisti.

domenica 14 ottobre 2007

Basilea 2 e trading book: consultazione su <i>incremental default risk</i>

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Il rischio di credito occupa quasi interamente la scena di Basilea 2. Ogni tanto gli fanno da spalla il rischio operativo e il Secondo Pilastro. Di rischio di mercato si parla molto meno. A risvegliare l'interesse, arriva il documento di consultazione sul trattamento del rischio incrementale di default nel portafoglio di negoziazione (o trading book) diffuso dal Comitato di Basilea. Sul tema l'Accordo è molto scarno: nei paragrafi 718(xcii) e 718(xciii), aggiunti nel 2005 insieme con il regime del double default, si dice che i Modelli VaR per il rischio di mercato che stimano anche il rischio specifico (oltre al rischio di posizione generico), devono tenere conto del rischio incrementale di default inteso come rischio di evento (i modelli VaR di solito catturano il solo rischio di prezzo dovuto alla variabilità dei credit spread). Il rischio incrementale può essere trattato estendendo il modello VaR, oppure stimando un assorbimento aggiuntivo (surcharge) rispetto al VaR del modello. Qualunque sia l'approccio, la banca deve impostarlo tenendo conto di liquidità, concentrazione, coperture e opzionalità, nonché rispettare gli standard di affidabilità stabiliti per i metodi IRB nel rischio di credito

sabato 13 ottobre 2007

Da tre confidi veneti (Confcommercio) nasce Terfidi Veneto

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Riprendo da questo comunicato
Un’unica grande cooperativa di garanzia al credito per le aziende del terziario veneto, in particolare delle province di Vicenza, Padova e Treviso. Si chiama Terfidi Veneto ed è nata ufficialmente il 10 ottobre dalla fusione dei tre confidi che fanno capo, rispettivamente, all’Associazione Commercianti, Turismo e Servizi della Provincia di Padova (Fidimpresa), all’Unascom di Treviso (Fidicomes) e alla Confcommercio di Vicenza (Garanfidi). Grazie a questo accorpamento, Terfidi, che manterrà proprie sedi operative nelle tre province venete, può contare oggi su 9.420 soci ed un patrimonio netto di 10 milioni e 858mila euro. Si tratta dunque di una delle più importanti realtà confidi della regione: i finanziamenti in essere superano infatti i 117 milioni di euro, mentre le garanzie arrivano a 53 milioni e 860mila euro. Con questa fusione si è dato vita ad una realtà in grado di servire un territorio che conta quasi 53mila imprese del commercio, 11.700 imprese del turismo e 30mila imprese dei servizi. Ma è chiaro che con questi numeri Terfidi si propone quale punto di riferimento per tutto il terziario veneto.

giovedì 11 ottobre 2007

Dove va il mercato delle SME-CLO?

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Guardate in questo grafico come si è mossa nel 2007 la struttura degli spread per rating delle nuove operazioni di collateralised loan obligation (titoli da cartolarizzazioni su pool di prestiti), in cui rientrano le SME-CLO, su prestiti alle PMI.

lunedì 8 ottobre 2007

Il risiko del software aziendale: SAP compra Business Objects

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Sap ha concluso l'acquisizione della californiana Business Objects, primo vendor al mondo nel settore della Business Intelligence con circa 44.000 mila clienti in portafoglio: ha pagato un prezzo in contanti di poco superiore a 4,8 miliardi di euro.Sap ha risposto alla rivale Oracle, protagonista lo scorso marzo della scalata (da 3,3 miliardi di dollari) a un altro nome nel campo delle soluzioni per l'analisi e il reporting dei dati, la Hyperion Solutions. Ecco la storia completa dal sito del Sole 24 ore.

Libro sui <i>covenants</i>

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Copertina

Va in stampa oggi il mio libro "I covenants nei contratti di debito. Esistenza, condizioni di efficacia e prezzo" per i tipi della Carocci.

I pericoli del regime ipersemplificato per le microimprese

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Maria Cecilia Guerra e Silvia Giannini indicano una potenziale criticità nelle recenti misure fiscali del Governo nell'articolo Famiglie e imprese nella Manovra finanziaria 2008:
I contribuenti che hanno un giro di affari inferiore a 30mila euro l’anno, non hanno fatto investimenti superiori ai 15mila euro nel triennio e non hanno dipendenti potranno assolvere ai loro obblighi tributari relativi all’Iva, all’Irap e all’Irpef, attraverso il pagamento di un’unica imposta del 20 per cento commisurata al reddito imponibile, definito come differenza fra il valore del giro di affari annuale e il valore dei costi sostenuti per l’impresa. Si tratta di una misura che riduce drasticamente la documentazione fiscale richiesta e che, essendo opzionale, non dovrebbe tradursi in un aggravio di imposta per il contribuente. Soltanto la lettura del testo della norma ne renderà possibile una valutazione compiuta. Sarà importante verificare: se essa corra il rischio di incentivare il contribuente a sottofatturare, per potere rientrare nel parametro dei 30mila euro; se non crei convenienze a trasformare lavoratori parasubordinati in finti autonomi con partita Iva, che possano quindi beneficiare della forfetizzazione con abbattimento dei costi contributivi; quali possano essere le conseguenze della forfetizzazione dell’Iva per la catena dell’Iva a debito e credito, e così via.
Anch'io non capisco l'Esecutivo che su un fronte persegue con intransigenza la stabilizzazione dei lavoratori parasubordinati (in particolare nel settore pubblico) e dall'altro offre una nuova via per forme di precariato travestibili come attività di impresa. Un co.co.pro o un co.co.co è un lavoratore e merita tutela, un microimprenditore del "terziario avanzato" che fattura meno di 30mila euro l'anno invece no. A meno che si limitino le attività esercitabili da queste microimprese. Restiamo allora in attesa dei dettagli della norma per fugare timori.

giovedì 4 ottobre 2007

Ampia copertura della convention FedartFidi da Scicli

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Non sono stato alla convention FedartFidi tenuta la scorsa settimana a Sampieri, ma ho trovato un ricco resoconto dei lavori sul blog condifisiciliani (due post) e sulla confeserfidi.tv (varie interviste video e una graziosa testimonianza).

lunedì 1 ottobre 2007

Prime bozze del nostro libro sui modelli di <i>credit portfolio risk</i>

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Ho ricevuto oggi da Bancaria editrice le prime bozze del libro che ho scritto con Marco Bee "I modelli di portafoglio per la gestione del rischio di credito". Una lunga gestazione (due anni), con ritardi dovuti ai tanti chilometri (non pianificati) fatti per seguire gli sviluppi del progetto smefin e le attività di cui parlo in aleablog. Nel frattempo si è completato l'iter di recepimento di Basilea 2, il che rende comunque tempestiva la pubblicazione. Siamo finalmente al traguardo. Per fare un po' di colore allego la figura che introduce l'argomento chiave del libro: