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sabato 11 ottobre 2008

Da Wasington (G7), botta e risposta su Basilea



Riprendo dal Corriere
«Sono state accolte le nostre richieste», commenta soddisfatto il ministro dell'economia Giulio Tremonti che, in precedenza, aveva espresso forti perplessità sull'accordo valutandolo debole e redatto in uno stile arcaico non rispondente all'attuale situazione di emergenza. Poi, l'annuncio a sorpresa: l'Italia utilizzerà il suo turno alla presidenza del G8 per proporre una riforma complessiva dell'architettura finanziaria mondiale, quella uscita da Bretton Woods. «Il lavoro è in progress», afferma il ministro, «e presenteremo una bozza preliminare nelle riunioni del Fondo e del G20 di sabato». Con la convinzione «che si debba guardare al sistema del futuro» e tre principi guida: «se la crisi è globale le soluzioni non possono essere locali; se la crisi è nuova non si può risolvere con strumenti vecchi; se l'origine della crisi è stata finanziaria la risposta deve essere anche istituzionale».
Tremonti insiste quindi sulla necessità di riformare i sistemi contabili: «Gli Ias», sottolinea, «sono stati forse un errore e Basilea 2 è morta, almeno questa è l'impressione. Tutte le banche fallite erano in regola con Basilea 2. Evidentemente», sottolinea il ministro, «c'è qualcosa che non va». E anche il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, ammette che molte cose non hanno funzionato. «Basilea 2 non è morta», dice, «ma ha bisogno di essere resuscitata in altre forme. La chiameremo Basilea 3». E anche sugli Ias, il sistema contabile internazionale, richiama la necessità che ci sia «coerenza tra Europa e Stati Uniti».
Il Sole 24 ore riprende più estesamente quanto espresso dal nostro Governatore (e presidente del Financial Stability Forum).
I miei amici dei confidi che per quattro anni hanno di fatto operato come se i cambiamenti di Basilea 2 non esistessero, hanno avuto ragione, alla fine! Ma, non è detto, "Basilea 3" (speriamo che nel resuscitare non prenda le fattezze di uno zombie) potrebbe alzare ancora di più l'asticella dell'eleggibilità delle garanzie. Non dimentichiamo, però, che Basilea 2 è la norma oggi in vigore, e che le banche la applicano da gennaio. La Vigilanza (come la Vittoria) cammina con il passo della fanteria. I dati che seguiamo con apprensione sul core Tier 1 capital ratio delle banche sono calcolati con quell'impianto. Non possiamo ignorarlo.
Bella l'idea di una nuova architettura finanziaria concepita da noi italiani. Beh, bisogna scegliere gli italiani giusti. Temo però che ci rinfacceranno la vecchia storia del debito/PIL, specie ora che il Fondo Monetario è pieno di francesi (Strauss Kahn e il chief economist Blanchard) che ci disprezzano, poi vengono qui a comprare.

Luca

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2 commenti:

sapio ha detto...

Il sig. ministro ha le idee un po' confuse. Al FMI ed alla BRI hanno in testa solo arie di ritirata e non marce trionfali. Alzeranno l'asticella e non l'abbasseranno. E' la mancanza di vigilanza non la sua invadenza che ha permesso l'azzardo morale. Nel futuro più regole e non meno regole (e meno profitti per le banche ! Sotto casa mia ci sono più banche che bar, ma vi sembra logico ?).

Claudio ha detto...

IL consiglio di leggere le storielle di N.N.Taleb, riguardo ai cigni neri e al quarto quadrante è fantasticamente di attualità nel contesto mondiale odierno.
Sono un pò perplesso riguardo a queste regole concepite come la panacea di tutti i mali. Bisognerà iniziare ad investire di più sulla "truppa", perchè ancora una volta i super talenti ed i potenti hanno saputo, "scientemente e con conpetenza", falsare le regole del gioco. Mi sembra un Fair Game con pericolosissimi worst-case event "scaricati" soprattutto su chi non ha voce!!!!!!!!
Bisogna riesplorare l'intrapresa reale, affiancata da appropriati Business office che sappiano trattare di finanza.
Si alla cultura di impresa, ma bisogna continuare a diffondere La cultura della finanza (leva potentissima).