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martedì 14 ottobre 2008

Il credito alle Pmi torna a fare notizia



I Google alert che ricevo sul termine "confidi" sono un termometro dell'interesse della rete (e della stampa) per gli argomenti a noi cari. Dalla settimana scorsa siamo passati a 5 messaggi circa al giorno, un aumento vistoso. Oggi ho trovato queste testimonianze di sapore agrodolce sui rapporti tra banche e piccole imprese a Roma dal Tempo.
Sono frequenti anche gli annunci di azioni pubbliche o gli appelli di associazioni datoriali che le sollecitano: oggi è la volta della Regione Toscana, della Regione Piemonte e di CNA marche. Si tratta di prime misure di risposta alla crisi che rafforzano interventi già collaudati. Saranno appropriate? Saranno sufficienti? Qualche idea nuova prima o poi bisognerà metterla in campo.

Luca

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2 commenti:

sapio ha detto...

Un piccolo rimedio alle storie riportate su Il Tempo ci sarebbe. Chiedere a BdItalia di emanare norme applicative dell'art. 116 bis del vigente TUB che riporto per comodità:
Articolo 116-bis (2)
(Decisioni di rating)
1. La Banca d'Italia può disporre che le banche e gli intermediari finanziari
illustrino alle imprese che ne facciano richiesta i principali fattori
alla base dei rating che le riguardano. L'eventuale conseguente comunicazione
non dà luogo ad oneri per il cliente.

sapio ha detto...

Mi permetto un consiglio agli Enti locali. Lasciate perdere le garanzie e date solo semplici, veloci e trasparenti contributi in conto interessi e, poiché i Mediocrediti che li amministravano non esistono più (quando si dice la preveggenza della BdI :-(), dateli in amministrazione ai Confidi. Se avete ancora la Sabatini 1329 tenetevela cara e, se non l'avete più, rispolveratela. Ve ne saremo grati.