aleablog

venerdì 10 ottobre 2008

Taleb e il sapore amaro della preveggenza



... use of probabilistic methods for the estimation of risks did just blow up the banking system [...] the banking system, betting against Black Swans, has lost over 1 trillion dollas (so far)
Sono, come sapete, un assiduo lettore di Nassim Taleb e oggi ho cercato in rete qualche suo intervento sulla crisi. Ho trovato un paper recente (metà settembre) sul sito della Edge Foundation (its informal membership includes some of the most interesting minds in the world).
Il saggio si intitola: The Fourth Quadrant: A Map of the Limits of Statistics. Dà una mappa dei problemi decisionali e mette in guardia dal quarto quadrante, dove stanno le opportunità che producono payoff complessi soggetti a distribuzioni ignote o con fat tails: il territorio dei cigni neri, dove la statistica applicata scolasticamente porta a schiantarsi. Dal sito potete scaricare anche un'appendice tecnica dove si presentano evidenze statistiche (teoriche ed empiriche) a sostegno della tesi di Taleb.
Per Taleb, il risk management delle distribuzioni gaussiane ha reso le banche cieche. E' difficile dargli torto, anche se le forze che hanno spinto verso il collasso, ovvero i deficit di bilancio e commerciale degli USA, la massa di liquidità che si è spostata nel mondo per coprirli e i conseguenti boom a catena dei mercati finanziari, erano imponenti.
Ma adesso cerchiamo di rimettere insieme i pezzi, a mettere alla gogna ci pensi qualcun altro.

Luca

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2 commenti:

claudio ha detto...

A. Greenspan nel 1995 lanciava una sfida, oggi più che mai attuale. Egli disse "From the point of view of the risk manager, inappropiate use of the normal distribution can lead to an understatement of risk, which must be balanced against the significant advantage of simplification. Improving the characterization of the distribution of extreme values is of paramount importance".
A 13 anni da allora cosa si è fatto in proposito. Seguendo due corsi universitari, prima strumenti finanziari 1 e poi ingegneria finanziaria, azzardo dicendo "da uomo della strada" che la crisi era già annunciata da qualche tempo. L'augurio è che le banche si mostrino solidali con le imprese, perchè se è pur vero che il successo ha tanti padri, è altrettanto vero che la disgrazia è orfana.

Luca ha detto...

Come docente di uno dei due corsi citati, mi fa piacere che abbiano aiutato Claudio a capire quello che sta succedendo. Rispetto al passo citato di Greenspan, osservo che si può affrontare al complessità dei cigni neri cercando di sofisticare i modelli, pensando di poter arrivare ad una stima statistica comunque robusta, oppure prendere atto della non controllabilità dell'esito (a causa dell'effetto moltiplicativo che l'evento produce sul payoff per effetto di caratteristiche dell'esposizione, come leverage, non linearità, ecc.), e starne fuori. Greenspan sembra indicare la prima via, Taleb la seconda.