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giovedì 31 dicembre 2009

Nasce Italia Com-fidi

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Il 16 dicembre si è perfezionata la fusione dei confidi della rete Confesercenti operanti nel centro-nord. Lo riferisce questa news
Il 16 dicembre 2009, con la stipula dell’atto finale di fusione presso il notaio Fabio Monaco in Viareggio, nasce formalmente  ITALIA COM-FIDI SCARL. Tramite fusione per incorporazione di Ciessepi Piemonte, Euroconfidi Impresa e Eurofidi Veneto, primari confidi del Nord Italia,  in Toscana Com-fidi, sorge un nuovo Ente di garanzia nazionale del sistema Confesercenti  in procinto di divenire intermediario vigilato ex art. 107 T.U.B. Con 4 mld di euro di rischi in essere,un erogato stimato di 1,5 mld di euro ed un patrimonio di 130 ml di euro , ITALIA COM-FIDI si pone tra i leader del mercato del credito in grado di fornire garanzie solide e tempestive al sistema bancario. Grazie alla nuova struttura e alle potenzialità offerte dallo status di Confidi 107, ITALIA COM-FIDI  agevola in maniera sempre più articolata ed efficace l’accesso al credito delle PMI garantendo professionalità e trasparenza alle imprese e ai partner bancari. Gli effetti della fusione decorrono dal 31/12/2009. Per maggiori informazioni vi preghiamo di contattare il Direttore, dott. Vincenzo Lago, presso  la sede centrale lombarda di Milano (02,72022426/02,2895782, e-mail infosede@euroconfidi.it).
Seguiremo con interesse gli sviluppi di questo mega-confidi che promette sviluppi inediti quanto a vocazione settoriale, territoriale, rapporto con l'associazione di riferimento e, ultimo non certo per importanza, modello strategico, organizzativo ed economico.

martedì 29 dicembre 2009

Indagine dell'Ordine dei commercialisti di Milano su amministrazione e finanza delle Pmi

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Merita di essere ripescata una notizia di inizio dicembre, opportunamente segnalata dagli attenti Nicola e Gabriele. Si riferisce di un convegno dell'Ordine dei dottori commercialisti di Milano, dove il dott. Solidoro ha presentato un'indagine su 2000 imprese clienti degli studi professionali del Milanese. Il quadro che emerge non sorprende, ma in ogni caso preoccupa: il 65% delle Pmi intervistate non ha un sistema di contabilità industriale, e il 58% non è in grado di sviluppare un sistema di previsione analitica dei flussi finanziari. Per Corrado Passera, intervenuto al convegno, la qualità dei bilanci è essenziale per la "bancabilità" delle piccole imprese.

lunedì 28 dicembre 2009

Intervista di Sabatini (ABI): nuovo patto tra banche e imprese

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Sul Sole 24 ore di ieri Franco Locatelli intervista Giovanni Sabatini. E' uno dei primi interventi pubblici del nuovo direttore generale dell'Abi, già direttore centrale di Consob e dirigente generale del Tesoro. Al centro del colloquio Basilea 2 e le azioni per contrastare la stretta creditizia. Cito i passaggi iniziali:
Direttore, al di là dei contenuti specifici che andranno verificati quando saranno completamente definiti, non le sembra paradossale che di fronte alla più grave crisi finanziaria degli ultimi 80 anni la riforma di Basilea 2 sia prevista solo fra tre anni?

giovedì 24 dicembre 2009

Natale 2009: una presenza ora

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Il segno più persuasivo che Cristo è Dio, il miracolo più grande da cui tutti rimanevano colpiti - più ancora che le gambe raddrizzate e la cecità guarita - era uno sguardo senza paragoni. Il segno che Cristo non è una teoria o un insieme di regole è quello sguardo, di cui è pieno il Vangelo: il Suo modo di trattare l’umano, di entrare in rapporto con coloro che trovava sulla sua strada. Pensiamo a Zaccheo e alla Maddalena: non ha chiesto loro di cambiare, li ha abbracciati così com’erano, nella loro umanità ferita, sanguinante, bisognosa in tutto. E la loro vita, abbracciata, si ridestava in quel momento in tutta la sua profondità originale.

Gli artigiani confesercenti abruzzesi lanciano un confidi regionale

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Non, il titolo del post non è una svista mia. Verificatelo da voi leggendo questa notizia da Terre marsicane:
Avezzano. Si è svolta la scorsa settimana l’Assemblea Straordinaria dei Soci della Cooperativa Artigiana di Garanzia Provincia di L’Aquila. Dopo l’approvazione della Nuova Legge Regionale sull’Artigianato (la L.R. 23/09), alla formulazione della quale ha dato un importante contributo “Artigiani Confesercenti”, la Cooperativa guidata dal Presidente Mario Del Corvo è il primo Confidi, in Abruzzo,ad adeguare il proprio Statuto alle nuove disposizioni legislative ed in particolare ad “approfittare” della norma contenuta nell’art. 38 comma 2 della suddetta legge, ove si stabilisce che “I confidi possono avere operatività territoriale regionale”. La scelta del Consiglio di Amministrazione di procedere immediatamente al cambio dello Statuto ed anche del nome, da oggi COOPERATIVA ARTIGIANA DI GARANZIA REGIONE ABRUZZO, ha incontrato l’unanime consenso degli artigiani soci.[...]

mercoledì 23 dicembre 2009

Da Trento: la carica dei 107

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Finalmente! Oggi a Trento tre plichi piuttosto voluminosi sono stati consegnati alle poste o a corrieri espresso, destinazione Roma.

Artfidi Lombardia: l'essere 107 paga con spread più bassi

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Ringrazio Andrea per la segnalazione di questa notizia:
Uno spread ridotto, su alcune linee di finanziamento, del 20. È il frutto dell'incontro tra Francesco Gabrielli, direttore di ArtFidi Lombardia, e Aldo Prost, condirettore commerciale di UniCredit, affiancato da Paolo Oradini, della condirezione commerciale di UniCredit di Brescia. «Un risultato - spiega Gabrielli - che dà subito, in modo eclatante, l'idea di cosa significhi essere diventati intermediari finanziari».[...]
Unicredit è tra le banche più attente alla qualità del rapporto con i suoi partner-confidi. Diventare 107 non dà i superpoteri. Però chi si è preso la briga di fare un progetto, adeguare l'organizzazione e presentarsi in Banca d'Italia dimostra di prendere sul serio il suo mestiere, e le riforme maturate negli anni. Speriamo che quando si faranno i conti tra uno o due bilanci, il rapporto benefici/costi sia sopra l'unità. Questa notizia da Brescia è incoraggiante.

Dall'Irpinia un confidi super-specializzato

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Il Confidi LP (Lineapelle), promosso dall'Unic (Unione Nazionale Industria Conciaria) è stato presentato ieri a Solofra, cuore di uno dei più importanti distretti italiani della concia. All'evento di presentazione il collega Claudio Cacciamani (Università di Parma) ha parlato di credito e imprese, come riferisce Irpinia News.

domenica 20 dicembre 2009

Popolare di garanzia: guardiamo i fatti

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Leggendo gli stralci degli articoli del Gazzettino caricati nei commenti al post precedente sul tema, ho sentito il bisogno di fissare per iscritto un paio di idee, nel polverone che si è sollevato dopo la messa in liquidazione coatta della BPG.

giovedì 17 dicembre 2009

Le proposte per Basilea 3 entrano in consultazione

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Il Comitato di Basilea ha pubblicato oggi i documenti di consultazione Strengthening the resilience of the banking sector e International framework for liquidity risk measurement, standards and monitoring. Qui trovate il comunicato stampa con i link ai documenti e tutto il resto.

Banca popolare di garanzia: ultim'ora

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Con un commento al post precedente sul tema, un visitatore mi informa che oggi pomeriggio la Banca popolare di garanzia di Padova è stata posta in liquidazione coatta amministrativa.

mercoledì 16 dicembre 2009

Un fondo chiuso per Pmi più forti, nel patrimonio ma non solo

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Oggi presso il Ministero dell'economia, alla presenza del Ministro Tremonti e di numeri uno dei maggiori gruppi bancari e della Cassa DDPP, è stata presentato il progetto di Fondo italiano di investimento per le Piccole e Medie Imprese. Ne parla a caldo il Sole 24 ore:
«Il campo diretto d'azione del Fondo sono le imprese - ha sottolineato Tremonti - ma i benefici si estenderanno automaticamente all'indotto». Il fondo è rivolto a circa 15mila imprese italiane con fatturato compreso tra 10 e 100 milioni di euro, ma, ha spiegato il ministro, gli effetti di una loro aggregazione e di una loro maggiore patrimonializzazione saranno positivi anche sulle imprese che hanno una dimensione minore. Esattamente il ministero dell'Economia, la Cassa depositi e prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Abi e Confindustria si pongono l'obiettivo di costituire nei tempi più brevi possibili una società di gestione del risparmio che collochi quote di un fondo comune di investimento mobiliare chiuso riservato a investitori qualificati. Scopo del fondo è quello di favorire i processi di patrimonializzazione di piccole e medie imprese o l'aggregazione fra imprese per un progetto di sviluppo.

Mieli (Banca d'Italia): fare credito in tempi di crisi

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Sul sito della Banca d'Italia è disponibile l'intervento di Stefano Mieli (Direttore centrale dell'area Vigilanza creditizia e finanziaria) al convegno ABI di ieri. Cito dalle conclusioni un passaggio che condivido totalmente:

Convegno dell'ABI "Accesso al credito e garanzie per le imprese"

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Ieri si è tenuto a Roma il convegno organizzato dall'ABI su "Accesso al credito e garanzie per le imprese", cui hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell'Economia e Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Confindustria, Banca D'Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Confidi, oltre a esponenti di università, banche, società di consulenza, studi legali.. Ne riferisce in rete repubblica.it. Al centro del dibattito la patrimonializzazione delle imprese e la rete di garanzie pubbliche e private, come si sottolinea nel comunicato stampa:
Nel corso dell’incontro è stata sottolineata, da un lato la centralità di soluzioni che portino all’ampliamento e al rafforzamento della rete di garanzie pubbliche e private, dall’altro la necessità di un consolidamento complessivo della patrimonializzazione delle imprese. Una equilibrata struttura patrimoniale è una base importante per una sana crescita. In questo senso, ABI ha sottolineato l’importanza della recente iniziativa del Governo relativa alla costituzione di un ‘Fondo Strategico di Investimento per la patrimonializzazione delle Pmi’, questione prioritaria da cui partire per garantire credito e sviluppo alle imprese. Coordinare l’attività dei fondi di garanzia esistenti, a partire dal ‘Fondo centrale di garanzia per le Pmi’, con l’obiettivo di definire un quadro giuridico unitario, ovvero un sistema di regole uniforme sull’intero territorio nazionale, è una priorità del sistema Paese. In tal senso l’ABI auspica il coordinamento attraverso una “Piattaforma di sistema” dei fondi di garanzia esistenti. La possibilità per tutti i soggetti coinvolti di poter utilizzare le stesse procedure consentirebbe di limitare l’effetto delle barriere di accesso ai vari strumenti e ridurrebbe l’effetto disincentivante del ricorso alle agevolazioni.
Purtroppo non ho potuto partecipare per i noti impegni (ho finito oggi le lezioni, e ho tre faldoni da licenziare entro martedì prossimo). Mi fa piacere che l'ABI sostenga un disegno di razionalizzazione della piattaforma di garanzia in pieno accordo con le proposte discusse su aleablog.

lunedì 14 dicembre 2009

MCC informa sulle novità del Fondo centrale di garanzia

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Da non perdere l'ultima newsletter del Mediocredito centrale Incentivi online. Si parla dell'ammissione al Fondo delle imprese dell'autotrasporto, dei nuovi e più flessibili criteri di ammissione (con approfondimenti sulle operazioni a breve termine). I criteri aggiornati di valutazione sono illustrati in questo documento.

sabato 12 dicembre 2009

A Basilea banchieri centrali e supervisori disputano sui requisiti anti-ciclici

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La crisi ha costretto il Comitato di Basilea (e prima ancora il G-20 e il Financial Stability Board) a ripensare il framework sul capitale. Sul tappeto ci sono cinque punti critici: requisiti di liquidità, coefficiente di leva non ponderato per il rischio, composizione e qualità del patrimonio, il trattamento delle banche "troppo grandi per fallire" e, ultimo ma non per importanza, le riserve di capitale anti-cicliche.

venerdì 11 dicembre 2009

La Provincia di Latina ringrazia e congeda Intrafidi

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Sapio ha richiamato la mia attenzione su questo intervento di Silvio D'Arco, assessore allo Sviluppo Economico della Provincia di Latina, che riguarda il mondo confidi:
In qualità di assessore provinciale allo Sviluppo Economico ho già più volte spiegato nelle sedi delle Commissioni consiliari competenti le ragioni della scelta della provincia di Latina di uscire da Consorzio Intrafidi. [...] La stessa relazione consuntiva fornita dal Consiglio di Amministrazione di Intrafidi conferma le ragioni del superamento del Consorzio ed evidenzia quanto da me affermato e sostenuto e cioè la totale inefficacia di Intrafidi rispetto alla propria missione, quella di fornire garanzie alle imprese che abbiano bisogno di accedere al credito bancario.

giovedì 10 dicembre 2009

Un disciplinare per i Confidi campani

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Come riferisce ildenaro.it, i confidi che beneficiano di contributi della regione Campania ai sensi della LR della legge regionale n. 10, del 26 settembre 2008 dovranno attenersi agli schemi di domanda e di dichiarazione stabiliti in un apposito disciplinare. L'efficacia della norma è subordinata all'approvazione, da parte della Commissione europea, del regime di aiuti istituito con la legge regionale e regolato dal disciplinare stesso. Il disciplinare approvato dal Consiglio regionale, sarà attuato con successivi decreti dirigenziali. Ecco quanto si dovrebbe prevedere in termini di procedure di assegnazione, utilizzo e rendicontazione dei fondi:
L'erogazione del contributo avverrà in un'unica soluzione, su un conto corrente dedicato i cui dati saranno comunicati agli uffici dai confidi beneficiari entro venti giorni dalla delibera di concessione dei contributi. Il Confidi assume l'obbligo, anche in sede di bilancio annuale, di evidenziare tutte le operazioni relative all'attività di prestazione delle garanzie esercitate utilizzando i contributi regionali.

lunedì 7 dicembre 2009

Approvata la riforma dei criteri del Fondo centrale di garanzia PMI

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Il Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha annunciato lo scorso 4 dicembre la riforma dei criteri di ammissione alla garanzia del Fondo centrale. Ecco la sintesi del comunicato:
Il Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia per le Pmi ha approvato l’adozione di nuovi criteri di valutazione delle imprese beneficiarie. Parametri caratterizzati da una maggiore flessibilità e apertura alle aziende e una velocizzazione delle procedure di ammissione. In particolare, i criteri per l’accesso al credito sono stati aggiornati per estendere l’attività del Fondo anche alle aziende sane che hanno subito la crisi e si trovano in temporanea difficoltà.

domenica 6 dicembre 2009

Nasce Fidindustria Puglia

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Da un comunicato di Confindustria Puglia:
Giovedì 10 dicembre p.v. con inizio alle ore 11,30 presso la sede di Confindustria Puglia a Bari (via Demetrio Marin, 3) Nicola De Bartolomeo, presidente degli industriali pugliesi, presenterà alla stampa FIDINDUSTRIA PUGLIA, l’unico consorzio fidi di matrice confindustriale presente sul territorio regionale.

sabato 5 dicembre 2009

Il sesto Rapporto Piccole imprese di Unicredit

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Ieri è stato presentato a Roma il Rapporto che ogni anno Unicredit Banca dedica al mondo delle piccole imprese. Dopo lo studio sul Mezzogiorno, quest'anno è la crisi ad essere il filo conduttore delle analisi. Trovate sul sito di Unicredit il testo scaricabile in pdf e il comunicato stampa, da cui cito:
Il settore bancario ha saputo sostenere l’economia produttiva, a fronte della debolezza in termini di patrimonializzazione delle imprese. Le imprese intervistate sono coscienti che la sottopatrimonializzazione, oltre a costituire un limite alle opportunità di sviluppo delle imprese, comporta dei vincoli al rapporto con la banca, soprattutto in termini di condizioni praticate e di volumi erogati.

Notizie al volo

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Giovedì scorso sono intervenuto a un workshop di ABI formazione a Milano sul tema "Gestione della crisi d'impresa e strumenti di mitigazione del rischio di credito: aspetti normativi e tecnico-operativi". Nel primo giorno (che non ho seguito) si è parlato di stato della qualità del credito e delle relazioni banca-impresa, con approdondimenti sulla gestione delle crisi. Il secondo giorno era dedicato al fondo centrale di garanzia e ai confidi. E' un piacere incontrare a questi eventi persone amiche e stimate come Lorenzo Gai, Pierpaolo Brunozzi (FCG MCC), il dott. Lo Monaco (già in Banca d'Italia e ora segretario di Federconfidi), Alfredo Varrati dell'ABI, e diversi altri. C'era anche il nostro Sapio, che ha come sempre animato il dibattito.

martedì 1 dicembre 2009

Tremonti bond anche per le imprese?

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Su lavoce.info Stefano Firpo e Renato Maino lanciano una proposta non da poco: titoli subordinati sottoscritti dallo Stato per rafforzare il capitale di rischio delle imprese (grazie a Nicola e Gabriele per la segnalazione). Ecco l'abstract:
La crisi finanziaria delle imprese è seria, in Italia come in Europa. Nel nostro paese più della metà del calo del Pil si spiega con la flessione della spesa per investimenti da parte delle aziende. Serve una politica economica anti-ciclica che agisca su questo elemento di debolezza, puntando a recuperi di produttività e forza competitiva. Ma il presupposto è un consolidamento patrimoniale delle imprese. E per ottenerlo si può ricorrere a un meccanismo del tutto analogo a quello dei Tremonti bond per le banche. Oltretutto, si tratta di fondi già stanziati ed erogabili.
Citando dal testo, ecco gli aspetti tecnici:
Si potrebbe immaginare un meccanismo del tutto analogo a quello predisposto per i Tremonti bond per le banche. Il Tesoro si indebita in via ordinaria e poi eroga prestiti partecipativi subordinati, finalizzati al rientro delle imprese nei parametri di leva finanziaria accettabili, con il po­tenziamento temporaneo delle risorse patrimoniali di primo livello senza alterare il rapporto tra proprietà, comando e controllo d’impresa.[...] il tasso fisso dovrebbe essere molto basso, legato ad esempio al livello dell’inflazione programmata, mentre la componente variabile corrisponderebbe a una quota dell'utile lordo ante imposte devoluta a titolo di inte­resse sul prestito, anch’essa fiscalmente deducibile come il tasso d’interesse.[...]

lunedì 30 novembre 2009

BCC: un milione di soci, ma attenti alle sofferenze

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Dall'articolo sul Corriere del 28/11 dedicato all'assemblea di Federcasse (grazie a Sapio per la segnalazione):
ROMA - A fine anno le banche di credito cooperativo raggiungeranno il milione di soci,un traguardo «simbolico», come ha detto il presidente di Federcasse Alessandro Azzi aprendo l' assemblea della federazione, dopo dieci anni di crescita. Ed è dal riconoscimento di questo dinamismo, attualmente gli sportelli delle Bcc rappresentano il 12% del totale, che la Banca d' Italia parte per chiedere di «coniugare il modello cooperativo con quello di impresa», che vuol dire dotarsi di un efficace governo societario e fare più attenzione ai rischi. Le Bcc, ha detto il vicedirettore generale di Bankitalia, Anna Maria Tarantola intervenendo all' assemblea qui il testo, hanno avuto un grande sviluppo negli ultimi dieci anni e da quando è iniziata la crisi, a differenza delle altre, hanno continuato ad erogare credito con tassi di crescita dei prestiti superiori al 6%. In particolare in agosto sono aumentati del 10,2% raggiungendo quota 121 miliardi. Ora però le Bcc devono prestare attenzione al deterioramento della qualità del credito: le sofferenze sono cresciute a settembre del 34,3% su base annua a fronte dell' aumento del 25,1% del resto del sistema. [...]

domenica 29 novembre 2009

Colletta alimentare 2009

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Anche quest'anno ho fatto la colletta. Ho dovuto combattere con un raffreddore fastidioso (che per fortuna tale è rimasto), e con l'idea di non avere tempo per farla perché devo lavorare anche nel week-end. E' stata come sempre un gesto grande nella sua semplicità. Ho la fortuna di poter contare su un gruppo di persone, molto vario, invitate negli scorsi anni e sempre disponibili. Li ringrazio tutti, così come ringrazio mia moglie che mi ha rilevato dal pomeriggio fino a sera, così ho potuto rifinire il modello di bilancio previsionale dei confidi trentini (pare che funzioni, è quasi un miracolo).

sabato 28 novembre 2009

Il super-confidi regionale di Confcommercio Lombardia

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Da ilGiornale.it:
Siglato oggi all'Unione del Commercio di Milano l'atto costitutivo del "super-confidi" regionale di commercio, turismo, servizi, artigianato: un confidi di secondo grado denominato "Asconfidi Lombardia" e costituito sotto forma di società cooperativa per azioni. Ascomfidi Lombardia riunisce 13 consorzi fidi: Ascomfidi Brescia, Ascomfidi Cremona, Ascomfidi Varese, Co.Fidi - Cdo Milano, Cooperativa Artigiana Lombardia di Garanzia (Milano), Fidicomet (il Fondo di garanzia fidi dell'Unione del Commercio di Milano), Fidicomtur (Como), Fiditer (Mantova), Fogalco (Bergamo), Fondo di Garanzia (Lecco), Sofidi (Sondrio), Coopgara Procredito C.i.a.s. (Milano), Ascom-fidi (Pavia). Il "super-confidi", spiega Unione del commercio, viene costituito per raggiungere quelle capacità dimensionali, strutturali e organizzative che consentiranno l'iscrizione del nuovo organismo di garanzia in Bankitalia nell'elenco "speciale" di cui all'articolo 107 del Testo unico bancario. Il nuovo "super-confidi" regionale sarà, cioè, in grado di rilasciare garanzie per il sistema bancario più forti e nel rispetto dei nuovi requisiti previsti dalla normativa di "Basilea 2". Asconfidi Lombardia, attraverso l'attività dei 13 confidi aderenti sarà in grado di sviluppare una operatività di circa 5.000 operazioni di finanziamento annue per un ammontare di circa 250 milioni di euro ed oltre 40 banche convenzionate sul territorio lombardo.
Il commercio era rimasto fuori dal processo di aggregazione dei confidi di 2° grado della Lombardia. Questo annuncio dice della volontà di rafforzare la rete dei confidi Confcommercio (coinvolgendo altre realtà come la Cooperativa Artigiana Lombardia di Garanzia e il Co.fidi di CDO) con una nuova struttura di secondo livello che raggiunga presto i numeri per l'iscrizione a 107.

giovedì 26 novembre 2009

Downgrade di cartolarizzazioni di prestiti alle PMI spagnole: un esempio

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Un recente report di Fitch (download gratuito per utenti registrati) descrive le ragioni del downgrading delle SME-CDO spagnole del programma "PYME Valencia 1 FTA". Ecco in dettaglio le rating actions:
EUR299,488,274 class A2 notes due March 2040 (ISIN ES0372241010): downgraded to 'A' from 'AAA', removed from RWN; assigned Negative Outlook and 'LS-1'

mercoledì 25 novembre 2009

Da Basilea due paper di Borio su politiche monetarie eterodosse e crisi di liquidità

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Claudio Borio, economista presso la BRI a Basilea, è un analista acuto e attento del sistema finanziario internazionale e quindi, dal 2007, della crisi che lo ha colpito. Apprezzo nei suoi lavori l'attenzione a tutti i fattori in gioco: macro-monetari, microeconomici, contabili, regolamentari. Una qualità che ho ritrovato in due paper appena usciti di cui Borio è autore o coautore: Buona lettura!

lunedì 23 novembre 2009

Novità (tristi) da Padova

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La crisi della Banca popolare di garanzia è un tema che tratto a malincuore, e con il timore costante di dire o fare cose fuori luogo. Per continuità di informazione, riporto passi di un articolo uscito il 22 novembre sul Gazzettino (l'ho ricevuto per mail da un visitatore interessato alle vicende di questa banca). Parla dei contenuti di una nota che il Commissario straordinario della banca, Isacco Marchesini, avrebbe diffuso tra i dipendenti:
La nota comunica come, fino a nuovo ordine, sia sospeso il pagamento delle passività di qualsiasi genere ai sensi dell’articolo 74 del decreto legislativo del primo settembre 1993 [il TUB]. Di conseguenza, scrive il commissario "è pertanto sospesa ogni operazione che comporti addebito nei conti, di qualunque genere e in qualunque forma intrattenuti oltre che il rimborso di fondi e di ogni altra passività della banca". Potranno invece essere accolti i versamenti. [...]

Convenzioni banche-confidi: urge restyling (e qualcosa di più)

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Nei commenti a questo post sono sollevate questioni legali di non poca importanza sulle convenzioni banca-confidi. A quanto ho capito (non sono un esperto) le forme contrattuali vecchie (sussidiarie con eventuale pegno o deposito vincolato di attività) e nuove (fidejussioni a prima richiesta) non hanno ancora una collocazione certa nelle fattispecie civilistiche. Inoltre, ci sono eventi contrattuali nelle fasi di pre-contenzioso e contenzioso che non sono puntualmente disciplinate dalle convenzioni: ad esempio, la cessione del credito a una società, magari estera, ad un valore inferiore al nominale, che effetto produce sul confidi garante? La garanzia di trasferisce col credito? Un altra incertezza riguarda la garanzia confidi assimilata a fidejussione: il confidi sarebbe in questo caso esposto ad azioni da parte di creditori o garanti diversi dalla banca convenzionata, se non ho inteso male anche relative a crediti diversi da quello oggetto della garanzia confidi. La mia confusione è frutto in parte della mia ignoranza in materia legale, ma penso che la farraginosità della materia ci metta del suo.

domenica 22 novembre 2009

Dall'ABI allerta sofferenze

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Attenti amici mi segnalano le dichiarazioni rese ieri da Corrado Faissola, presidente ABI:
La qualità del credito, in Italia, é infatti peggiorata a seguito della crisi finanziaria. E Faissola ha sottolineato che le perdite su crediti«a fine anno non saranno lontane dai 20 miliardi», rispetto ai circa 11 miliardi di euro dei primi nove mesi dell'anno.

Alla BCE prove di exit strategy

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Il Sole 24 ore riprende le affermazioni del Presidente della BCE ad un convegno:
La Banca centrale europea ha deciso di avviare la graduale riduzione delle misure straordinarie di stimolo al sistema finanziario adottate a partire dall'inizio della crisi due anni fa. In particolare le banche ora sanno che la fase della liquidità facile imbocca una strada diversa.

venerdì 20 novembre 2009

De Grawe sta con Volcker: narrow banking e stop alle cartolarizzazioni

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Sapio mi segnala opportunamente l'intervento di Paul De Grawe, economista dell'Università di Lovanio, su Repubblica:
CARTOLARIZZAZIONI SERVE UNO STOP

Sì ch'io fui sesto tra cotanto senno: anche Confidimprese FVG tra i 107 autorizzati

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Annunciata l'altro ieri l'avvenuta iscrizione di Confidimprese Friuli Venezia Giulia all'elenco speciale ex art. 107 TUB. Dell'evento riferisce il sito del confidi, nato dalla fusione tra i Con.ga.fi Artigianato di Udine e Pordenone. Delle strategie future dell'ente parla il presidente Daniele Nonino in questa intervista al Gazzettino: il neo-107 aspira a sviluppare le garanzie, già fortemente cresciute, e inoltre ad ottenere in concessione la gestione delle agevolazioni regionali in conto interessi, continuando la missione svolta del Mediocredito della regione.

Dalla Banca d'Italia un bel paper sul <i>dynamic provisioning</i>

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Nella collana "Occasiona papers" della Banca d'Italia è uscito un paper (solo in inglese) sui sistemi di accantonamento anticiclico a fondo rischi su credit. Ecco tutti i riferimenti e il sunto in italiano (il link al titolo porta alla pagina da cui scaricare il lavoro):
n. 57 - Sistemi di dynamic provisions: ragioni teoriche, funzionamento e trattamento prudenziale (Dynamic provisioning: rationale, functioning and prudential treatment)

giovedì 19 novembre 2009

Aldo Bonomi sui confidi in agricoltura

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Sul Sole 24 ore dell'8 novembre è uscito un articolo di Aldo Bonomi sui problemi di accesso al credito in agricoltura e sul ruolo dei confidi in quel settore. Bonomi osserva come le aziende agricole abbiano prima di tutto il problema di gestire la loro economicità, i rapporti con le banche e l'equilibrio finanziario, in un quadro nel quale le protezioni vengono meno.

mercoledì 18 novembre 2009

E cinque! Confartigianato fidi Piemonte iscritto come confidi 107

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Cito da questa news:
Torino, 17 nov. - (Adnkronos) - Confartigianato Fidi Piemonte e' il primo in Italia tra i confidi di Confartigianato ad ottenere l'iscrizione all'albo degli intermediari finanziari vigilati da Banca d'Italia. ''La trasformazione in intermediario finanziario - ha spiegato Gianmario Caramanna, direttore del confidi - gli consentira' di intensificare l'impegno volto a sostenere l'accesso al credito delle imprese artigiane e delle pmi socie, in quanto le garanzie offerte consentiranno un minor accantonamento da parte degli istituti di credito convenzionati e, conseguentemente, si avranno condizioni migliori''.

Lodevolissime intenzioni

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Riprendo questa news dall'Umbria
Lunedì 16 novembre il Comune di Marsciano ha presentato, nell'ambito di un convegno, le misure di sostegno sociale, occupazionale e per l'accesso al credito promosse dall'Amministrazione per far fronte all'attuale crisi economico-finanziaria. In particolare è stato illustrato il funzionamento del Fondo di garanzia per l'accesso al credito delle aziende marscianesi.

Le scuse di Goldman Sachs

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Oggi in molti hanno ripreso da Bloomberg news le pubbliche scuse del CEO di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein. Cito dalla news ANSA da qui:
Goldman Sachs presenta le proprie scuse per il ruolo giocato nel provocare la crisi e annuncia, insieme a Warren Buffett, un piano da 500 milioni di dollari in cinque anni per aiutare diecimila piccole imprese americane. "Abbiamo chiaramente preso parte a cose che erano chiaramente sbagliate e abbiamo ragioni per rammaricarci. Ci scusiamo" afferma l'amministratore delegato Lloyd Blankfein. Scuse che arrivano mentre una pioggia di critiche imperversa sulla banca, la piu' redditizia di Wall Street e che ha accantonato nei primi nove mesi del 2009 circa 16,7 miliardi di dollari per compensi e bonus.
Questa ammissione di responsabilità semplice e diretta della regina di Wall Street è un fatto eccezionale, rispetto ad una tradizione di rapporti con l'opinione pubblica all'insegna del "never apologize, never explain". Tanto più se consideriamo che le critiche della politica e dei media alle banche sopravvissute alla crisi sono oggi meno accese di qualche mese fa. Come interpretare queste dichiarazioni? Onestà intellettuale o preparazione di un possibile nuovo SOS al Governo?

domenica 15 novembre 2009

Ripassiamo i termini della convenzione ABI - Cassa DDPP

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Un attento visitatore ha richiamato la mia attenzione sulla convenzione tra ABI e Cassa depositi e prestiti sottoscritta il 9 giugno 2009, con la quale la Cassa canalizza verso le banche della provvista destinata all'erogazione di prestiti a 5 anni alle Pmi (plafond di 8 miliardi di euro). L'impianto tecnico della convenzione è molto articolato. La ripartizione per categorie e gruppi bancari tiene conto delle rispettive quote di mercato sui finanziamenti alle Pmi, con una riserva del 15% sulla prima tranche di 3 miliardi di euro a favore delle banche di credito cooperativo. Trovate il testo, i comunicati e i documenti in questa pagina dedicata sul sito ABI.

venerdì 13 novembre 2009

Relazione e slide sui concordati preventivi in Trentino

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Il collega Danilo Galletti (guru del diritto fallimentare) e la dott.sa Anna Mantovani, giudice presso il Tribunale di Trento, mi hanno invitato a parlare al convegno "Liquidazione concordata dell’impresa in crisi: l’esattezza del soddisfacimento dei creditori e le tutele", che si è tenuto oggi a Trento. Ho trattato il tema "L’istituto del concordato preventivo : analisi dei profili economico - aziendali delle procedure in Trentino dal 2005 al 2009".

Fair value degli strumenti finanziari: cresce la distanza tra IASB e Commissione UE (e la babele delle lingue contabili)

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Dal Sole 24 ore:
Nelle stesse ore in cui l'organismo internazionale dei contabili (Iasb) ha licenziato la bozza finale sulla nuova classificazione e misurazione degli strumenti finanziari, dall'Europa è giunta una sonora bocciatura. Almeno per il momento, le nuove regole contabili – l'Ifrs 9, che entro fine anno avrebbe dovuto prendere il posto dello Ias 39 – non verranno validate con la procedura di endorsement dalla commissione europea e, quindi, non saranno incorporate nei bilanci delle società continentali.

giovedì 12 novembre 2009

Comunicazione della Banca d'Italia sui prestiti contro cessione del quinto

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Con una recente Comunicazione, la Banca d'Italia ha raccomandato cautela alle finanziarie di credito ai privati nella forma della cessione del quinto dello stipendio. Nelle verifiche condotte sulle reti, si sono riscontrate catene distributive lunghe, oneri accessori pesanti (polizze vita collegate), frequenti rinnovi prima della scadenza (con riaddebito di commissioni di erogazione) e in genere comportamenti intesi a massimizzare il flusso provvigionale per le reti, a spese del cliente finale.
L’acquisizione di clientela per il tramite di mediatori – piuttosto che attraverso agenti - sembra caratterizzarsi per maggiori livelli di rischiosità e minore incisività dei controlli. In tale evenienza, l’attenzione deve essere, dunque, rafforzata.

Convegno CRIF sulla finanza dei POE: dal nostro inviato

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Il nostro Sapio mi ha mandato questo resoconto dell'interessante giornata di lavoro organizzata ieri da CRIF a Roma, nella quale è stato presentato l'ultimo rapporto dell'Osservatorio sulla finanza per i piccoli operatori economici. Lo pubblico volentieri:
Crif ha presentato ieri 11/11, a Roma,nei locali messi a disposizione da BNL, l’osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici cui è seguita una tavola rotonda sul “Credito garantito dai Confidi: tra valutazione del rischio e analisi delle opportunità”. Hanno partecipato esponenti delle banche e dei Confidi. In sala il prof. Lorenzo Gai.

De Bortoli: le buone ragioni dei pro-pro

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Questo articolo di Ferruccio De Bortoli sul Corriere di ieri merita una ripresa integrale:
Le buone ragioni degli indipendenti

lunedì 9 novembre 2009

Dalla Regione 28 milioni per il patrimonio di Artigiancredito Toscano

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Da questa news di Repubblica.it apprendo quanto segue dall'Assessore alle attività produttive della Regione Toscana, Ambrogio Brenna:
La Regione ha dato poi 28 milioni per la patrimonializzazione di Artigiancredito toscano, tra i primi Confidi d´Italia (i consorzi di garanzia collettiva dei fidi per prestiti alle imprese, ndr), nato proprio con l´obiettivo di garantire l´accesso al credito.
Dopo il Piemonte e la Lombardia, ora anche la Toscana interviene per sostenere il capitale del suo confidi strategico per l'artigianato.

"Formigoni Loan" per i confidi 107 lombardi

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Il Sole di domenica 8/11 dava un annuncio interessante:
Entro fine mese partirà il bando per i "Formigoni bond", o meglio "Formigoni loan", cioè lo strumento finanziario da 30 milioni individuato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, per ricapitalizzare attraverso la Finlombarda i Confidi [...].

sabato 7 novembre 2009

John Reed (ex CEO Citigroup): ho fatto nascere un mostro, scusate

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Toccante la testimonianza resa John Reed, oggi settantenne, ripresa da Bloomberg. L'ex CEO di Citicorp, protagonista della creazione di Citigroup nel 1998,
Lawmakers were wrong to repeal the Depression-era Glass- Steagall Act in 1999, Reed said. At the time, he supported overturn of the law, which required the separation of institutions that engaged in traditional customer banking services from those involved in capital markets.

venerdì 6 novembre 2009

Ancora sull'articolo di Gai e Rossi: commento tecnico di Sapio

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Più di cinquanta commenti sul post che annunciava l'articolo di Gai e Rossi sulla valutazione comparata di forme di sostegno pubblico alle garanzie! Parafrasando Aristotele, mi verrebbe da dire "Quando parlate di tranched cover, vi dimenticate anche delle donne ..." (notate la seconda - non prima - persona plurale).

Da Catullo a Geanakoplos, passando per Shylock: letture suggestive della crisi

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Un'altra segnalazione dagli amici di Teramo, un pezzo di Mario Margiocco sul Sole 24 ore che illustra il pensiero sulla crisi di John Geanakoplos, già trader e gestore di hedge fund che oggi insegna a Yale dalla cattedra intitolata a James Tobin.
Partendo da Shakespeare, dal Mercante di Venezia, dall'usuraio Shylock e dalla sua assurda richiesta di una libbra di carne umana del debitore Antonio a garanzia del prestito concesso e in caso di default, Geanakoplos ha incominciato a riflettere sulla affidabilità degli algoritmi che sorreggono tanta finanza contemporanea. Se Shylock avesse avuto expertise matematica invece dell'arte avara innata, avrebbe creato l'impossibile algoritmo della carne umana.[...]

mercoledì 4 novembre 2009

Convegno a Verona: percorsi per facilitare l'incontro banca-impresa

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Luca Castagnetti, partner di StudioImpresa, affermata struttura professionale di Verona, mi ha invitato a intervenire domani al convegno "L’accesso al credito per le PMI: percorsi per facilitare l’incontro Impresa-Banca". L'evento avrà inizio alle ore 15.00 presso la Sala Convegni del Centro Servizi Banco Popolare Viale delle Nazioni, 4 - Verona (Zai). Cinque asociazioni di imprenditori si confronteranno con quattro Direttori Generali di Istituti di Credito. Trovate qui l'invito con programma.

Strumenti ibridi per i confidi piemontesi: la replica della Regione

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Su segnalazione di un attento e gentile visitatore, vi allego qui la lettera di risposta all'articolo uscito sul Sole 24 ore Nord-ovest qualche giorno. Il Vice-presidente della Giunta regionale Peveraro e l'assessore Bairati forniscono precisazioni sulle caratteristiche tecniche degli strumenti ibridi di capitale che la Regione potrà sottoscrivere nei confronti dei confidi, sottolineando che gli stessi saranno offerti secondo due modalità, e che entrambe sono attivabili tanto dai 106 quanto dai (futuri) 107.

Un commento interessante sulla crisi CIT

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Gli amici Nicola e Gabriele da Teramo mi segnalano un breve e incisivo commento sulla crisi della CIT (colosso USA del factoring e del'asset-based financing per le PMI) dal Sole 24 ore. Lo riprendo volentieri:
La bancarotta «pilotata» da 70 miliardi di dollari del gruppo Cit - il colosso americano del factoring per le piccole e medie imprese - segna una svolta importante nel rapporto tra istituzioni e mercato. Per mesi si è detto che la Cit, schiacciata da 30 miliardi di dollari di debito, era troppo grande e importante per essere lasciata fallire, ma gli eventi di questo week end - e soprattutto il rialzo segnato ieri dagli indici di Borsa - hanno dimostrato il contrario: ciò che fa paura al mercato non è la bancarotta di una società in senso assoluto, ma piuttosto «l'accanimento terapeutico» su società decotte a forti dosi di aiuti pubblici e in assenza di un vero progetto di ristrutturazione finanziaria. In altre parole, il fallimento pilotato della Cit - che dovrebbe riemergere dalla bancoratta entro due mesi - dimostra che il mercato non vuole più avere a che fare con degli «zombie finanziari», ma con società che anche se più piccole, hanno i mezzi per camminare da sole.
Non so se il commentatore abbia ragione sulla lungimiranza del mercato, ma concordo in pieno sulla necessità di seri progetti di ristrutturazione quando si affronta una situazione di crisi, piccola o grande che sia.

Articolo di Gai e Rossi su garanzie e politiche pubbliche per le PMI

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Lorenzo Gai (collega a Firenze ben noto ai visitatori) mi ha gentilmente inviato il pdf di un recente articolo pubblicato da Bancaria, "Le politiche pubbliche di sostegno alle PMI: una comparazione economica degli strumenti attivabili". Coautore è Federico Rossi di MPS. Lo potete scaricare qui.

martedì 3 novembre 2009

Roubini: attenzione alla bolla dei carry trade sul dollaro

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Cito da un commento di Nouriel Roubini pubblicato dal Sole 24 ore, parole che inquietano:
[...] Ma se è vero che l'economia americana e mondiale è timidamente ripartita, i prezzi degli asset sono saliti alle stelle a partire da marzo con un rally consistente e sincronizzato. Nel 2008 erano calati bruscamente, quando era il dollaro a salire, ma da marzo in poi sono schizzati in alto mentre il dollaro colava a picco. I prezzi delle attività rischiose sono cresciuti troppo, troppo presto e troppo in fretta rispetto ai fondamentali dell'economia. E allora che cosa c'è dietro a questo eccezionale recupero? Indubbiamente ha contribuito l'ondata di liquidità prodotta da tassi di interesse prossimi allo zero e politiche monetarie espansive. Ma all'origine di questa bolla c'è soprattutto la debolezza del dollaro, trainata dalla madre di tutti i carry trade. Il dollaro è diventato la moneta più utilizzata in queste operazioni speculative tra tassi e valute, perché la Fed ha tenuto sotto controllo i tassi d'interesse e si prevede che continuerà a farlo ancora per molto tempo. Gli investitori che puntano sul ribasso del dollaro per comprare, con effetto leva, attività a più alto rendimento, non stanno semplicemente prendendo in prestito a tasso di interesse zero rispetto al dollaro; stanno prendendo in prestito a tassi fortemente negativi - addirittura fino al 10% o 20% annualizzato - perché la caduta del dollaro garantisce cospicue plusvalenze. [...]

lunedì 2 novembre 2009

E quattro! Anche Artfidi Lombardia iscritto all'elenco speciale come confidi 107.

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Un articolo su BresciaOggi mi conferma un'indiscrezione di qualche giorno fa. Cito:
Da semplice confidi a intermediario finanziario. È la svolta compiuta da Artfidi Lombardia, il confidi dell'Associazione artigiani presieduto da Battista Mostarda e guidato da Francesco Gabrielli, che ha ricevuto dalla Banca d'Italia l'iscrizione nell'elenco speciale che permetterà di operare ai sensi dell'«ex articolo 107» come previsto dal Testo unico bancario. [...] «Abbiamo voluto accelerare - ha spiegato Gabrielli - un percorso iniziato dal 2007 quando abbiamo raggiunto il requisito (uno tra quelli richiesti) dei 75 milioni di euro di attività entrando in una normativa che di fatto ci equipara agli istituti di credito».

sabato 31 ottobre 2009

Regione Piemonte: per i confidi, ricapitalizzazione al primo posto

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In settembre, periodo di full immersion didattica, mi ero perso un provvedimento importante della Regione Piemonte, inteso a ricapitalizzare i confidi del suo territorio. I dettagli attuativi di una delibera di giunta presa ancora in marzo sono descritti in questo articolo di Moraglio del Sole 24 ore Nord-ovest del 23 settembre. In tutto il pacchetto vale €76mn, e riguarda sia i confidi 106 che i 107. Il grosso delle risorse (più di €50mn) viene in realtà dallo svincolo dei fondi rischi pubblici erogati in passato. Ci sono poi bonus destinabili a patrimonio netto tout court o a strumenti ibridi di capitalizzazione per i futuri 107, mentre per i 106 si utilizza la sottoscrizione di passività subordinate. Nel caso dei 107 in pectore, la misura estende al resto del sistema i benefici che il player maggiore (Eurofidi, partecipato dalla finanziaria regionale Finpiemonte) aveva ottenuto grazie ad una sottoscrizione di capitale.

Ancora sulla mission dei confidi

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Noto con piacere che la discussione sui post in materia di confidi è sempre vivace, con molti interventi lucidi e, fatto importante, una convergenza sulla diagnosi dei problemi pur mantenendo opinioni diverse sulle priorità e sulle soluzioni.

Evento XBRL Italia a Roma: la cronaca

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Ieri ho partecipato alla sessione XBRL del convegno Costi e business 2009 organizzato dall'ABI nella sontuosa Sala della clemenza di Palazzo Altieri. Maria Luisa Giachetti, che segue da sempre per ABI la tematica XBRL, ha avuto una bella idea di unire le due iniziative. Si è riunita così dopo qualche mese di calma la comunità che gravita intorno a XBRL Italia.

venerdì 30 ottobre 2009

Faissola alla giornata del risparmio: Basilea 2.5 non appesantisca le virtuose banche di territorio

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Il periodo rimane per me molto pieno. La vena creativa è modesta, sopperisco con le citazioni (e ci pensate voi nei commenti a mettere le idee brillanti). Ecco un passaggio dell'intervento del presidente ABI alla Giornata del risparmio:
Il processo di riforma della regolamentazione finanziaria ora in corso sembra dirigersi: verso un incremento del capitale bancario, sia in termini quantitativi che qualitativi; verso una riduzione della prociclicità insita in alcune norme prudenziali e contabili; verso una maggiore attenzione ai rischi di liquidità.

giovedì 29 ottobre 2009

Riforma dei confidi abruzzesi: forte dissenso di Confcommercio

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Un gentile visitatore mi segnala questo comunicato:
RIFORMA CONFIDI: CONFCOMMERCIO, “ANOMALA LA PROCEDURA E IMPROPONIBILI I CONTENUTI

S.O.S. Italia di Unicredit: i primi numeri

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Dal Sole 24 ore:
Oltre 7 mila aziende in difficoltà continueranno a svolgere la propria attività. Questo è il principale risultato dei primi 2 mesi di vita del progetto "Sos Impresa Italia", lanciato lo scorso 2 settembre, dal gruppo Unicredit, assieme a Confartigianato, Cna e Casartigiani. L'iniziativa ha consentito a più di 2mila imprese di ottenere nuovi finanziamenti o una riarticolazione dell'indebitamento e ad altre 5 mila di essere assistite nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti. Solo nel Lazio, le imprese supportate sono state oltre 1.300 e sono stati erogati più di 700 milioni di euro.

martedì 27 ottobre 2009

Turani sul finanziamento delle piccole imprese

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Sapio mi segnala questo post conciso e molto sensato dal blog di Giuseppe Turani:
Il credito alle piccole imprese è reso complicato da varie ragioni. La più importante è che i loro bilanci (redatti dal ragioniere del piano di sotto) di solito non dicono niente o quasi sullo stato di salute dell’azienda. E così le banche, quando fanno credito e queste entità, non lo fanno a loro, ma ai loro clienti. In sostanza, le banche scontano gli effetti che i clienti danno alle piccole imprese: se questi clienti sono buoni (medio-grandi e solvibili) non ci sono problemi. Se invece i clienti sono a loro volta piccoli (e indecifrabili) il credito si intoppa e per ragioni evidenti: di questi tempi dare soldi in giro è comunque rischioso. E più che mai a entità di cui non si riesce a valutare la solidità e il giro reale di affari. E qui non ci sono molte soluzioni. Ricorrere ai prefetti serve a poco. In realtà le banche sono avare di credito (e spesso con ragione) nei confronti di questi soggetti. Qui l’unica soluzione sembra essere quella che molti chiamano con l’espressione “credito di prossimità”, cioè di amici, conoscenti, fornitori. Secondo alcuni osservatori della realtà industriale italiana, però, l’unico “credito di prossimità” raggiungibile oggi (in tempi di crisi) sembra essere il patrimonio privato (quando c’è) del titolare dell’azienda o della sua famiglia. Difficile che di questi tempi il macellaio del quartiere si metta a finanziare l’aziendina di impianti elettrici del ragionier Rossi (della quale nulla sa, al pari delle banche).

lunedì 26 ottobre 2009

Intervista a Francesco Bellotti: Tremonti bond ai confidi 107

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Sapio mi segnala questa intervista al Presidente di Federconfidi Francesco Bellotti dal Sole 24 ore di sabato scorso.

sabato 24 ottobre 2009

Dal Sole 24 ore: un foglio di calcolo per l'autodiagnosi della salute finanziaria

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Oggi sul Sole i problemi finanziari delle Pmi sono più che mai alla ribalta. Su indicazione di amici visitatori, segnalo questo articolo divulgativo di Cioccarelli che illustra un semplice percorso di autodiagnosi dell'equilibrio economico, finanziario e patrimoniali basato su indici di bilancio. C'è anche un foglio excel per passare direttamente all'applicazione del modello ai dati della propria azienda.

Morandini: avanti con le T-Holding per salvare 1 mln di aziende in pericolo

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Dal Sole 24 ore riprendo una notizia molto gettonata oggi sulle radio:
Oltre un milione di aziende sono a rischio. In un frangente tanto complesso il presidente di Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, all'undicesimo forum di Piccola Industria a Mantova ha scelto di presentare un messaggio incentrato soprattutto su un'idea: la necessità di creare gli strumenti giuridici e societari per superare la crisi, puntando in primo luogo sul rafforzamento patrimoniale e sulla crescita dimensionale. Secondo uno studio commissionato all'Università di Perugia, che ha analizzato un ampio campione di bilanci, un terzo delle piccole aziende sta andando bene, un terzo è in mezzo al guado e un terzo sta soffrendo. Nella simulazione econometrica realizzata dall'ateneo umbro, si crea un meccanismo di conferimento dei diritti di proprietà di una serie di aziende a una holding definita T-holding. A latere si costituisce un fondo a capitale pubblico e privato con due miliardi di disponibilità che investe solo nelle aggregazioni di piccole imprese. Le linee di credito della T-holding sono garantite dall'accesso al credito diretto al fondo di garanzia. Se le banche desiderano investire nella T-holding, esse beneficiano di un trattamento fiscale di favore. La T-holding può contare su agevolazioni fiscali derivate dalla norma delle aggregazioni, che però vanno rafforzate con la rivalutazione gratuita dei cespiti, senza tetti.
Aggregazione e ricapitalizzazione, quel che si dice prendere le vulnerabilità delle nostre Pmi per le corna. Aspetto di leggere estratti più ampi dello studio dei colleghi di Perugia per capire meglio lo schema proposto.

giovedì 22 ottobre 2009

Mario Draghi su "Gli economisti e la crisi"

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Consiglio di leggere l'intervento del nostro Governatore al convegno della Società italiana degli economisti. Draghi contesta le accuse demolitorie alla credibilità di questa disciplina, divenute luogo comune con la crisi: l'incipit è un apprezzamento per le capacità mostrate dagli esperti economici delle banche centrali e delle istituzioni internazionali nella cura della malattia. Gli economisti hanno saputo guardare fenomeni esplosivi del tutto inediti, ricostruirne la genesi e studiare la terapia urto che ha evitato le risposte tragicamente sbagliate della crisi del '29, allontanando il disastro.

Lo schema di garanzia statale delle RMBS britanniche scade intatto

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Come riferisce Fitch in questa news (accesso gratuito utenti registrati), il programma varato nell'aprile dal governo britannico inteso a rivitalizzare il mercato dei titoli asset-backed su mutui residenziali (RMBS), va a scadere oggi senza che nessun emittente lo abbia utilizzato. Pare che i possibili fruitori si siano spaventati del costo, pari al premio mediano sui CDS a 5 anni riferiti al debito dell'emittente, più 0,25%. Più gradite le soluzioni di mercato che prevedono una garanzia dell'emittente sul default e sulla durata massima dell'investimento.

Ritorno al Glass Steagall: opinioni autorevoli

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Sul Sole 24 ore degli ultimi giorni sono usciti due pezzi interessanti sulla querelle che punta il dito contro le grandi banche internazionali (specie le ex-banche di investimento): la crisi non ha cambiato molto rispetto al punto dolente della commistione tra attività bancaria e trading. Il secondo è ripartito al galoppo nel 2009, complice un volume gigantesco di emissioni di bond (pubblici e privati) da collocare, con liquidità a prezzi da saldo per finanziare posizioni ad alta leva. Il tutto su bilanci salvati dalla disintegrazione pochi mesi fa a spese del bilancio degli Stati e delle Banche centrali.

lunedì 19 ottobre 2009

Da Basilea lo studio d'impatto delle nuove regole sul trading book

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Il Comitato di Basilea ha pubblicato oggi il rapporto Analysis of the trading book quantitative impact study. Secondo l' studio, le regole che stringono le maglie dell'attuale normativa (specialmente sui prodotti collegati al credito e sul rischio specifico) potrebbero raddoppiare o triplicare i requisiti patrimoniali.

Banca del Sud: i dubbi di Mucchetti

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Sul Corriere del 18 ottobre Massimo Mucchetti evidenzia le possibili fragilità del progetto governativo di Banca del Mezzogiorno (segnalazione di Sapio):
[...]la Banca del Mezzogiorno si propone di dare più credito e più a buon mercato a soggetti meritevoli trascurati dalle altre banche. E dovrebbe farlo guadagnando abbastanza da giustificare la partecipazione di soggetti privati al suo capitale: un capitale che si deve supporre importante pena l' irrilevanza dell' operazione. Qui insorgono tre difficoltà: a) se è vero che il torto delle grandi banche è quello di aver troppo centralizzato le decisioni allontanandosi dal cliente, la Banca del Mezzogiorno potrebbe rivelarsi ancor più centralizzata, essendo una banca di secondo livello senza nemmeno una rete di sportelli e di sperimentati direttori filiale propri (e senza l' esperienza di un Imi o di un Mediocredito); b) se l' agevolazione fiscale sulle obbligazioni destinate a finanziare il credito al Sud andrà a vantaggio dei sottoscrittori, potrebbe restare troppo poco per compensare il maggior rischio connesso al credito erogato ai «dimenticati» dalle altre banche; c) la quadratura del cerchio potrebbe forse venire dalla rinuncia a un margine d' interesse analogo a quello, peraltro basso, delle altre banche, ma allora perché gli investitori privati dovrebbero prendervi parte con cifre rilevanti e in modo spontaneo? Forse, sarebbe meglio prendere il toro per le corna: se ritiene insufficiente il credito al Sud e alle piccole imprese (che non stanno solo al Sud), Tremonti farebbe meglio a usare quello che già ha: il Banco Posta. Trasformandolo in una vera banca, lancerebbe la sfida alla banca privata nel rispetto della concorrenza. E in tutta Italia.
Aspettiamo che i promotori si facciano avanti e diano concretezza all'idea originaria, senza nascondere le molte difficoltà, la novità del modello e i precedenti storici non esaltanti.

giovedì 15 ottobre 2009

Per la Banca del Mezzogiorno ABS garantite dal fondo PMI?

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Sempre sulla notizia del giorno. Da una news Reuters apprendo:
Nel ddl appena varato dal Consiglio dei Ministri che tratteggia la nuova banca per il Mezzogiorno, è previsto, se il testo non verrà modificato nel passaggio parlamentare, che la nuova banca possa acquisire dalle banche aderenti "mutui a medio-lungo termine di piccole e medie imprese del Mezzogiorno per creare portafogli efficienti in termini di diversificazione e riduzione del rischio. Eventuali emissioni di titoli rappresentativi di tali portafogli possono essere assistiti dalla garanzia del Fondo di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, 662. Con decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'Economia e delle finanze sono stabiliti criteri e modalità per la concessione della garanzia, ivi incluso il costo della stessa".

Ancora da Fitch: rapporto su cartolarizzazione e supervisory formula

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Poche ore dopo aver letto il paper di cui ho parlato qui, ricevo un altra e-mail da Fitch che annuncia un rapporto di approfondimento del precedente su Basel II Supervisory Formula. The Meaning Behind the Maths (scaricabile previa registrazione). E' molto chiaro e corretto (non è uno spot pubblicitario per l'approccio concorrente alla Supervisory formula, quello dei Ratings Based Approach, che dà più lavoro alle Agenzie richiedendo, a differenza della SF, un rating esterno della struttura cartolarizzata), come risulta dalla seguente citazione
The IRB supervisory formula generally appears to result in higher Basel II capital charges than the IRB ratings–based approach (RBA) for securitisation. However, there can be significant variation from tranche to tranche between the supervisory formula and ratings–based charges, with the supervisory formula at times generating relatively lower charges on more senior positions but higher charges on mezzanine positions.

Dal Bollettino Economico Banca d'Italia, ultime notizie sul credito

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La Banca d'Italia ha pubblicato il n. 58 del Bollettino Economico. Come da tradizione, cito alcuni passaggi che toccano i nostri temi (da pag. 37):
Continua il forte rallentamento dei prestiti bancari... In agosto la crescita sui dodici mesi dei finanziamenti concessi dalle banche al settore privato non finanziario è scesa al 2,2 per cento (correggendo per l’effetto contabile delle cartolarizzazioni; fig. 28). Un anno prima il credito cresceva a tassi molto più alti, del 10 per cento circa. La variazione (destagionalizzata) sui tre mesi è stata pressoché nulla, come risultato di una contrazione dei prestiti alle società non finanziarie, del 2,1 per cento in ragione d’anno, e di un aumento del 2,8 per cento di quelli alle famiglie. I prestiti erogati dai primi cinque gruppi bancari italiani (al netto delle sofferenze e dei pronti contro termine) erano diminuiti in agosto del 3,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2008; quelli concessi dalle altre banche seguitavano a crescere, pur decelerando, a un tasso del 5,4 per cento. Tale divario si osserva nei prestiti sia alle famiglie sia alle imprese e, tra queste ultime, sia a quelle di dimensioni minori sia a quelle più grandi.

Accordo quadro Montepaschi - Confesercenti

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A completamento del progetto annunciato qui, il gruppo Montepaschi e Confesercenti hanno concluso un accordo quadro per iniziative a sostegno delle Pmi italiane. Cito dal comunicato stampa congiunto (ripreso anche dalla Repubblica)
L’intesa prevede un plafond di 2 miliardi di euro finalizzato a semplificare l’accesso al credito da parte delle aziende e a valorizzare i settori merceologici di appartenenza.

Arriva la Banca del Mezzogiorno

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Oggi la stampa dà risalto al piano di rilancio per il Mezzogiorno che sarà discusso oggi nel Consiglio dei Ministri. Piatto forte del piano è il ddl sulla Banca del Mezzogiorno. Cito dall'articolo di Isabella Bufacchi sul Sole di oggi:
Il provvedimento, un disegno di legge in cinque articoli, rafforza una serie di strumenti tradizionali, dal finanziamento bancario alla garanzia dello Stato, dal sistema di rete degli sportelli di banche e Poste sul territorio all'emissione di obbligazioni "di scopo" con interessi tassati al 5%: tutto questo per sviluppare la disponibilità del credito nel Mezzogiorno, storicamente svantaggiato rispetto al Centro-Nord, e migliorare le condizioni di raccolta per le imprese, soprattutto Pmi.[...]

Rapporto di Fitch su Basilea 2 e cartolarizzazione

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All'inizio pensavo che la crisi avesse travolto il mercato delle cartolarizzazioni. In realtà c'è stata una flessione drammatica dei volumi, ma la tecnica non è finita in soffitta, e ci sono progetti e iniziative per finanziarla. A me (a noi) interessa perché confidi e banche potrebbero utilizzare la tranched cover (che è una forma di cartolarizzazione "fatta in casa") per avere attenuazione del rischio Basel-compliant. E' l'alternativa alle garanzie eleggibili dei 107, e ne abbiamo scritto e parlato innumerevoli volte.

mercoledì 14 ottobre 2009

Confidi-Prof: studi professionali in rete per dare garanzie ai commercialisti e ai loro clienti

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Per circostanze del tutto casuali ho saputo dell'esistenza di Confidi-Prof, cooperativa di garanzia con sede a Bologna che intende associare (indirettamente, come si spiega qui) commercialisti ed esperti contabili e, loro tramite, proporsi come intermediario di garanzia alla platea delle imprese clienti dei loro studi. Il modello è inedito e non facile da descrivere, per cui vi rimando agli articoli recenti dell'Area stampa del loro sito. Presidente di Confidi-Prof è Gianluca Selvi, titolare di uno studio di consulenza aziendale e tributaria a Firenze e professore a contratto di matematica alla facoltà di economia di Bologna. Dal sito e dalla presenza recente sulla stampa si desume una forte ricerca di visibilità, e un piano di sviluppo ambizioso, che punta a coprire gran parte delle regioni italiane.

Verso un Cooperfidi Nazionale

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Da un sito di Termoli, ho appreso di un progetto di aggregazione tra confidi che riguarda il settore della cooperazione:
Cooperfidi Molise ha condiviso con i propri soci e deliberato nell’assemblea straordinaria, che si è svolta ieri nella sede operativa sita presso Confcooperative Molise, un processo di trasformazione che porterà entro l’anno alla costituzione di un Cooperfidi Nazionale.

Studio di Columba, Gambacorta e Mistrulli sui confidi pubblicato nei BIS Working papers

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Anche a Basilea si interessano di confidi, e lo dimostrano con la pubblicazione nella collana "BIS Working papers" di uno studio di Francesco Columba (Banca d'Italia), Leonardo Gambacorta (BIS) e Paolo Emilio Mistrulli (Banca d'Italia), dal titolo Mutual guarantee institutions and small business finance. Degli stessi autori Bancaria (rivista ABI) aveva pubblicato un articolo nel 2006 (“L’attività dei Consorzi di garanzia collettiva dei fidi in Italia”, (7-8), 84-96.).

martedì 13 ottobre 2009

La bozza della legge sui confidi della Regione Abruzzo

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Alex mi segnala cortesemente il link al quale potete consultare la bozza della legge di riforma del sistema confidi in Abruzzo. Il testo andrà in discussione oggi nella Quarta commissione del Consiglio regionale.

lunedì 12 ottobre 2009

Un nuovo sponsor per i confidi: il prof. Tabellini

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Scrive Guido Tabellini sul Sole 24 ore in un articolo sulle misure creditizie e fiscali a sostegno delle imprese:
I consorzi di garanzia dei fidi (confidi) si sono dimostrati efficaci nel canalizzare i flussi finanziari verso le piccole e le medie imprese, perché hanno una conoscenza capillare del territorio e delle sue specificità. Tuttavia anche in questo caso occorre che la burocrazia degli enti pubblici locali si astenga dall'intervenire direttamente: i confidi di natura privata gestiti dalle associazioni di categoria e dalle associazioni professionali, anche se ancora troppo piccoli e frazionati, sono stati più efficienti nella valutazione del merito di credito, rispetto a quelli amministrati dalle regioni. Potrebbe essere utile promuoverne l'aggregazione, mantenendoli però come soggetti autonomi di natura privata.
Non conosco i motivi che hanno indotto l'attuale Magnifico Rettore della Bocconi a prendere le parti dei confidi nella querelle infuocata che li contrappone alle finanziarie regionali. Non solo Tabellini, ma anche altri economisti monetari, dedicano attenzione ai confidi, e ben venga un po' di seria ricerca empirica a suffragare le opinioni di policy. Andando oltre le contrapposizioni di principio tra pubblico e privato, che mi hanno stufato, e sono un alibi per non approfondire i problemi.

Mucchetti su banca-impresa vs. banca-pubblico servizio

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Sapio mi segnala un articolo di Massimo Mucchetti sul Corriere dell'11 ottobre, dove ci si domanda cosa sia peggio: uno Stato che torna ad attribuire un ruolo pubblico alle banche, con le protezioni e i condizionamenti che ne conseguono, o il modello di banca-impresa, soggetta a regole stringenti ma guidata da logiche di mercato. Cito il commento finale:
Quell' impostazione tendeva a portare il credito fuori da quella zona grigia dove, per tutelare il bene primario della stabilità del sistema bancario, era di fatto sospeso il controllo di legalità. Basti pensare che l' art. 10 della legge bancaria del 1936 lasciava alla Banca d' Italia il tempo di prendere i suoi provvedimenti prima di denunciare i reati scoperti nell' opera di vigilanza. Le banche, allora, tenevano perfino riserve fuori bilancio, occulte per i soci ma non per la Banca d' Italia che le avallava e monitorava ai fini della stabilità. La privatizzazione delle banche, indotta dall' Europa e codificata dalla Corte costituzionale, ha superato il regime lasco dell' art. 10 e il regime più restrittivo che ne è seguito. [...] Ma la privatizzazione e il Testo unico bancario del 1993, che ha aperto alla banca universale, hanno generato un mostro ben più terribile: mescolando il rischio di credito (tipico dell' attività bancaria) al rischio di mercato (tipico dell' attività finanziaria), hanno reso impossibile la sana e prudente gestione dell' uno e dell' altro. Qui è il nodo. Ed è un nodo troppo intricato per farlo sciogliere ai prefetti. O, peggio, al ceto dei banchieri che 17 anni fa catturò il regolatore.
Mano invisibile, mano pubblica, quale preferire? Prima di valutare chi ci deve mettere le mani per sistemare i difetti, sarebbe meglio ripensare il modello di banca perché ne produca di meno, a costo di farlo diventare meno eccitante.

domenica 11 ottobre 2009

Pensieri da casa

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Amici, sono a casa da mercoledì un po' malato, e la vostra presenza sul blog mi fa compagnia.

sabato 10 ottobre 2009

Regione Abruzzo: consolidamento dei debiti Pmi con abbattimento dei tassi

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Su segnalazione di amici abruzzesi, cito dal sito del quotidiano Il Tempo:
PESCARA Contro la crisi economica arriva il sostegno della Regione Abruzzo. Questa volta l'ente tende la mano alle imprese e si propone di consolidare i loro debiti a breve contratti nei confronti degli istituti di credito. Per fare questo, infatti, mette a disposizione un fondo pari a 6 milioni e 500 mila euro. Lo stanziamento è il risultato di una convenzione sottoscritta nel luglio scorso con il Medio Credito Centrale (gruppo Unicredit) e diventata operativa ieri anche attraverso l'opera dell'Associazione Bancaria Italiana (Abi). «Attraverso tale provvedimento, tutti i debiti a breve, con scadenza entro i 12 mesi e per un massimo di 250 mila euro, potranno essere rimodulati per 5 anni - spiega durante la conferenza stampa l'assessore allo sviluppo economico Alfredo Castiglione -. Il contributo è pari al 100% del tasso di riferimento indicato e aggiornato con decreto del ministro dello Sviluppo economico (dal primo ottobre 2009 2,45%). [...]

mercoledì 7 ottobre 2009

Banca popolare di garanzia: il punto della situazione dal Mattino (di Padova)

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Un corrispondente mi segnala un articolo uscito ieri sul Mattino di Padova. E' un resoconto articolato che riassume i punti essenziali della questione. Ne cito alcuni passaggi.
Il futuro di Banca Popolare di Garanzia continua a rimanere molto incerto, a quattro mesi dall’avvio dell’amministrazione straordinaria. Le banche creditrici sembrano defilarsi da un impegno diretto, e Banca d’Italia storce il naso di fronte alle ultime manifestazioni di interesse che sposterebbero il modello di business della Bpg. E i 60 dipendenti cominciano ora a scalpitare. In piedi oggi c’è un dialogo con una finanziaria torinese, Conafi Prestitò, quotata in Borsa che, tramite una controllata, ha recentemente acquisito la maggioranza di Alta Italia Servizi Srl di Busto Arsizio (Varese). Alta Italia è specializzata nelle procedure di istruttoria di pratiche relative alle garanzie prestate dai Confidi, il cui ruolo è stato valorizzato in questi periodi di crisi per favorire l’accesso delle imprese al credito. E’ il business più vicino a quello storico da cui è nata la Bpg che ha tra i suoi oltre 3 mila soci la crema dell’imprenditoria padovana. Un’intesa con Banca Popolare di Garanzia servirebbe ad accrescere i volumi della società acquisita da Conafi Prestitò, gruppo attivo in particolare nei finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio. [...] Un accordo con la banca padovana, però, non troverebbe il consenso di Banca d’Italia che vuole la presenza nel capitale di Bpg di banche vere e proprie, come indicato a suo tempo dallo schema predisposto dall’advisor Imi-SanPaolo. Le banche creditrici hanno già messo in bilancio la perdita, ma non intendono rischiare oltre mettendo sul piatto altri soldi. E questo appare lo scoglio maggiore che si trovano di fronte il commissario straordinario Isacco Marchesini e il consiglio di sorveglianza della banca. E’ tramontato invece il dialogo avviato durante l’estate con La Centrale Finanziaria Generale presieduta da Giancarlo Elia Valori. Veneziano, Valori ha esaminato subito il dossier di Popolare Garanzia: anche perché La Centrale, nel cui cda siedono nomi illustri, da quest’ anno si è affacciata al settore del credito alle famiglie in virtù di un accordo con il gruppo Prometeo Spa. Il progetto su Padova prevedeva la trasformazione della banca in società di credito al consumo, ipotesi di fronte alla quale hanno storto il naso gli altri istituti e Veneto Sviluppo, finanziaria della regione Veneto coinvolta nell’operazione di salvataggio. La stessa Centrale Finanziaria, esaminati i conti della Banca, ha lasciato comunque subito cadere la proposta.

martedì 6 ottobre 2009

Su Italia Oggi articolo sugli sportelli di assistenza finanziaria alle imprese

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Su Italia Oggi è stato pubblicato il 5/9 un articolo di rassegna delle iniziative delle Associazioni di categoria e di altri soggetti volta ad assistere le imprese nella valutazione finanziaria dei progetti e nei rapporti con le banche. Nella tabella allegata si cita anche il nostro Business Point (che continua a lavorare).

giovedì 1 ottobre 2009

Basilea 2 e prociclicità: dalle parole alle cifre. Un primo test sui dati Unicredit

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E' proprio vero che per colpa di Basilea 2 le banche IRB stanno consumando il patrimonio per effetto del declassamento delle esposizioni e dell'aumento della PD e dei risk weight medi? Il terzo pilastro dell'Accordo famoso (famigerato per alcuni) prevede la pubblicazione di una ricca informativa semestrale (con aggiornamenti trimestrali) sulle politiche di risk management e sulla composizione delle esposizioni. Allora in un ritaglio di tempo sono andato a scaricare qui l'informativa per il gruppo Unicredit al 30 giugno 2009: alle pagine 88-90 si trovano le tabelle sulle attività di rischio trattate IRB, suddivise per portafogli. Sono dati riguardanti l'intero gruppo, quindi c'è l'Italia insieme con Germania, Austria Est Europa, ecc., e l'Italia pesa per meno della metà nelle esposizioni verso verso clientela (v. pag. 40 del rapporto). I dati sono comunque interessanti.

Al mattino, un pensiero da Praga

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Don Andrea Barbero, sacerdote della Fraternità San Carlo Borromeo, ha mandato da Praga questo pensiero:
A Praga, d'inverno, ogni mattina trovo sul vetro della finestra due centimetri di ghiaccio. Devo toglierlo per poter vedere fuori. La preghiera ha lo stesso compito: permette di vedere fuori di sé, e quindi di conoscere. Se non vedi, non conosci.
Trovate il resto sul numero di agosto/settembre di Fraternità e missione.

mercoledì 30 settembre 2009

Ridotte le perdite stimate nell'ultimo Global Financial Stability Report FMI

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Il Fondo Monetario Internazionale, nel Global Financial Stability Report diffuso oggi, stima che le perdite della crisi, fra il 2007 e il 2010, ammonteranno a circa 3.400 miliardi di dollari, un dato migliore di 600 miliardi di dollari rispetto alla valutazione precedente. Secondo l'FMI, «la stabilità finanziaria globale è migliorata, ma i rischi restano alti». Trovate un resoconto sul Sole 24 ore.

martedì 29 settembre 2009

La singolare protesta per 3 milioni di euro non erogati

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Il Sole 24 ore riferisce del sit-in dell'imprenditore Giuseppe Pizzino in Piazza Cordusio, davanti alla sede del gruppo Unicredit. Ecco uno stralcio del dialogo tra l'impresa e la banca, così come riportato:
Pizzino, a capo di un gruppo che occupa 300 addetti e fattura 20 milioni di euro l'anno, sostiene di avere bisogno di denaro per investire: «Abbiamo chiesto un finanziamento per attuare un piano di investimenti, non per ripianare passività pregresse. Abbiamo presentato – sottolinea – un progetto di rilancio e richiesto tre milioni di euro, garantiti da beni immobili, destinati a realizzare un nuovo impianto industriale tecnologicamente all'avanguardia. Questo consentirebbe non solo di mantenere gli attuali livello occupazionali, ma di assumere altre 60 persone». Il finanziamento servirebbe ad acquistare moderni macchinari, in grado di abbattere i costi di produzione del 15% e rendere dunque i prodotti più competitivi sul mercato. Pizzino chiede a Unicredit di «valutare la sostenibilità del progetto», ammettendo tuttavia che il 2008 è andato male, «com'è però successo ovunque».

Convegno SEC su "ICT per la trasformazione dei Confidi" a Padova, 9 ottobre

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SEC servizi, noto provider di servizi informatici al settore bancario, ha rafforzato l'alleanza con il polo di offerta per i Confidi Galileo Network, nel quale ha acquisito in luglio una partecipazione del 40%. A ulteriore riprova del commitment verso il settore della garanzia fidi, SEC organizza un convegno il prossimo 9 ottobre a Padova da titolo "Nuove opportunità per i confidi. Soluzioni e servizi ICT per la trasformazione dei confidi". I lavori iniziano alle 9.30 e coprono la mattina.

Pubbicata la versione provvisoria della tassonomia IFRS SME

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L'International Accounting Standards Committee (IASC) Foundation ha pubblicato la versione draft della tassonomia IFRS SME, rivolta alle piccole e medie imprese (vedi qui per il comunicato ufficiale).
Si tratta di una completa traduzione in linguaggio XBRL degli International Financial Reporting Standard per le piccole e medie imprese (IFRS for SMEs), pubblicati dall'International Accounting Standards Board (IASB) il 9 Luglio 2009 (vedi qui)
Questa tassonomia è accompagnata dalla documentazione e da esempi ed è possibile inviare commenti e suggerimenti a riguardo entro il 27 Novembre 2009 (partendo da qui).
Da un punto di vista tecnico, l'architettura di questa tassonomia ricalca quella della tassonomia IFRS 2009 ed in futuro le due tassonomie saranno sviluppate ed eventualmente modificate in parallelo.

Davide

sabato 26 settembre 2009

Audizione parlamentare del Presidente ABI su credit crunch e argomenti collegati

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Claudio D'Auria mi segnala la relazione presentata dal Presidente dell'ABI Corrado Faissola alla Commissione attività produttive della Camera. I punti trattati sono riassunti nell'introduzione, che cito:
Le riflessioni che noi portiamo a questa Audizione riguardano dunque il tema del sostegno al sistema produttivo e alle piccole e medie imprese in particolare. Dopo aver brevemente richiamato qualche dato di contesto e collegato la questione delle prestazioni dell’industria manifatturiera con quella più generale della crisi economica, svilupperò il mio intervento lungo due direttrici: nella prima parte ricorderò i dati più recenti sul credito e passerò criticamente in rassegna i principali temi che sono oggi al centro della discussione, dal credit crunch al costo dei finanziamenti, da Basilea 2 alla crescita della rischiosità; nella seconda parte ricorderò motivazioni, natura e dati delle nostre principali iniziative (Avviso comune, Accordo ABI- Cassa depositi e prestiti, Accordo ABI-Sace, Accordo ABI-Bei) cercando di sottolineare soprattutto gli sviluppi più recenti.
Buona lettura.

Ammissibilità dei commercialisti a soci dei confidi: il TAR della Sicilia dice no alle barriere

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Bartolo Mililli mi segnala una sentenza con la quale il TAR siciliano chiarisce che i liberi professionisti, hanno pari dignità delle imprese sia per essere soci dei confidi che per l'accesso alle agevolazioni collegate. Il Dr. Giovanni Cappello, di Profidi, ha dovuto fare ricorso contro l'Assessorato regionale al Bilancio perché i suoi soci, in prevalenza liberi professionisti, erano stati esclusi. L'UE, quando parla di attività economiche non esclude i liberi professionisti (così sottolinea la sentenza) e quindi accedono regolarmente al de minimis.

giovedì 24 settembre 2009

Vedi Napoli e poi ...

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... Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Una perifrasi per annunciare il cambio del nome e dell'ambito territoriale del Confidi Napoli, che diventerà Confidi Regione Campania, come riferisce questa news su denaro.it:
Dal Confidi Napoli nasce Confidi Regione Campania. Lo stabilisce l’assemblea dei soci, che decide all’unanimità di modificare lo statuto e di allargare l’operatività dalla provincia di Napoli all’intero territoriale regionale. Con la nuova denominazione prende il via la trasformazione del consorzio fidi in intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia ai sensi dell’articolo 107 del Testo unico bancario, come voluto dal presidente Giuseppe Calcagni. L’obiettivo è quello di agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese associate e di offrire condizioni più vantaggiose in termini di tassi. Diventano infine operativi gli accordi presi dal consorzio fidi con Confagricoltura Campania, Cis-Interporto di Nola e Cia-Confagricoltura di Napoli e Caserta. Il Confidi aprirà presidi presso queste strutture partendo da Castellammare di Stabia e da Nola.
Luca

mercoledì 23 settembre 2009

Marc Faber: il presidente della Fed è il John Law del secolo XX

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Marc Faber, noto investment advisor di Zurigo (suo il sito gloomboomdoom.com), vede sfracelli all'orizzonte per la troppa moneta creata dalla Fed. Ma lo dice con aria divertita. E la banca centrale più brava sta in India. E manderemo i nonni in casa di riposo, ma in Tailandia (costa meno).

Marcegaglia: follow-up su Basilea 2 light per favorire credito a Pmi

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Dal Sole 24 ore il resoconto dell'audizione di Emma Marcegaglia alla Commissione attività produttive della Camera, da cui cito:
Per Marcegaglia, inoltre, sarebbe opportuno «garantire in via automatica e immediata la deducibilità fiscale delle perdite su crediti» quando si ricorre agli strumenti concordati per le crisi d'impresa. Confindustria chiede, dunque, di allentare, per un periodo di 18 mesi, i vincoli che frenano le banche nel concedere finanziamenti alle Pmi. È necessario, ha detto il presidente degli industriali «rendere meno stringenti i vincoli patrimoniali e consentire alle banche di effettuare minori accantonamenti, a fronte di credito erogato alle piccole e medie imprese». L'obiettivo della proposta, ha aggiunto la Marcegaglia, «non è rinunciare alla valutazione del rischio del credito, ma diluire gli effetti della stessa valutazione». L'allentamento dei vincoli per le banche, tuttavia, «si deve riflettere integralmente su una maggiore erogazione di credito».

martedì 22 settembre 2009

BNL lancia la campagna di erogazione "Made in Lombardy", sostenuta dalla Regione Lombradia

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Il bando Made in Lombardy (annunciato nell'estate 2008) si è concluso con l'assegnazione dell'incarico al gruppo BNL, che vi ha partecipato con la propria rete bancaria e con la controllata Artigiancassa. L'iniziativa riguarda l'erogazione di mutui a tassi convenzionati per investire nello sviluppo competitivo, nella ricerca e nell'innovazione. La Regione Lombardia garantisce fino all'80% delle perdite con risorse comunitarie (POR FESR Competitività 2007-2013), nei limiti di un massimale pari ai fondi stanziati.

Studio Svimez sui confidi meridionali

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Repubblica riferisce di uno studio del centro di ricerca SVIMEZ sulla diffusione e le performance dei confidi nelle regioni meridionali. Cito dall'articolo:
A causa delle deboli condizioni del tessuto bancario e imprenditoriale del Sud - denuncia la SVIMEZ - la struttura attuale dei confidi non è in grado di supportare efficacemente le PMI. Per questo è necessaria una rinnovata attenzione dello Stato e delle Regioni a loro sostegno. In particolare,occorrono forme di intervento diretto (incremento dei fondi di garanzia ai singoli Confidi) ed indiretto (fondi pubblici di cogaranzia e controgaranzia), senza pregiudicare l'autonomia gestionale delle organizzazioni e soprattutto perseguendo una logica di sistema in grado di indirizzare e coordinare tutti gli attori coinvolti (imprese, banche, associazioni di categoria, Confidi, agenzie di sviluppo).
Dopo il lavoro promosso dall'Associazione SRM, un'analisi ulteriore che giunge a conclusioni non dissimili.

La storia di XBRL

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L'AICPA (l'associazione dei dottori commercialisti americani) ha raccolto le testimonianze di Charles Hoffman e di altri pionieri ricavandone un articolo di gradevole lettura sulle origini e la diffusione del linguaggio XBRL. Lo trovate qui (grazie ad Andrea Fradeani per la segnalazione). E' interessante perché l'esperienza narrata dimostra come le innovazioni procedano per iniziativa di singole persone, e riescano a sfondare per circostanze apparentemente casuali.

sabato 19 settembre 2009

Super Mario (pardon, Sapio) e Luigi su contributi in forma di garanzia e di abbattimento tassi

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Riprendo i passaggi salienti dal dibattito nato da questo post sul disegno di legge abruzzese in materia di confidi:
Sapio: Ai politici hanno fatto credere che gli aiuti in forma di garanzia siano "migliori" di quelli in conto interessi. Mi domando se questo è scientificamente provato.
Luigi: Premetto che non sono un politico e non ho mai cercato di convincere un politico che gli aiuti in forma di garanzia siano migliori di quelli in conto interesse.

venerdì 18 settembre 2009

Cominciati i corsi

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Gentili visitatori, vogliate perdonarmi se sono e sarò meno assiduo nell'aggiornare il blog, ma la prossima settimana vado a regime con quattro corsi per un totale di 18 ore di lezione settimanali. E in più ci sono gli altri lavori in corso.

martedì 15 settembre 2009

Intesa San Paolo per le imprese artigiane

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Dopo aver parlato di Unicredit e Montepaschi, riferisco di un'iniziativa di Intesa San Paolo per il sostegno finanziario della piccola impresa, riprendendo da La Repubblica:
L'accordo odierno tra Confartigianato, CNA, Casartigiani e Intesa Sanpaolo è un impegno ad accompagnare l'azienda artigiana in un percorso di recupero di solidità e fiducia attraverso interventi finanziari mirati, processi operativi semplificati per la concessione del credito in sede di delibera accelerando i tempi di risposta, disponibilità di un ampio plafond per le imprese dell'intero contesto nazionale, grazie ad una presenza capillare sia delle circa 2.500 strutture territoriali delle Confederazioni Artigiane, sia delle 22 Banche della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, che attraverso le 6.000 filiali distribuite in tutto il Paese garantisce la prossimità alle PMI su tutto il territorio.

Barack Obama: subito una riforma energica della finanza mondiale

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Dal resoconto del Sole 24 ore del discorso pronunciato ieri dal Presidente USA:
Non possiamo permettere alla storia di ripetersi» e «non torneremo ai giorni delle azioni sconsiderate e degli eccessi incontrollati alla base della crisi, dove troppi erano motivati solo dall'appetito per i bonus. Wall Street non può tornare ad assumersi rischi senza pensare alle conseguenze e attendersi che la prossima volta i contribuenti americani saranno lì a frenare la loro caduta. È per questo che abbiamo bisogno di regole più forti».Wall Street non deve sedersi sugli allori pensando che tutto possa tornare come era in passato contando su un nuovo salvataggio pubblico in caso di nuova crisi.

lunedì 14 settembre 2009

Rassegna trimestrale BRI settembre 2009

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Segnalo l'uscita del numero di settembre 2009 della Rassegna trimestrale BRI (BIS Quarterly review". Cito dal comunicato stampa in italiano:
La Rassegna trimestrale BRI pubblicata in data odierna si suddivide in due parti. La prima presenta una panoramica degli sviluppi recenti nei mercati finanziari e analizza quindi in maggiore dettaglio gli aspetti salienti emersi dalle ultime statistiche BRI sull’attività bancaria e finanziaria internazionale. La seconda si compone di quattro articoli monografici sui seguenti argomenti: il futuro della cartolarizzazione, l’impiego di controparti centrali nella negoziazione degli strumenti derivati over-the-counter, il costo del capitale proprio per le banche internazionali dal 1990 al 2009, e infine la rilevanza sistemica degli intermediari finanziari.
Buona lettura!

domenica 13 settembre 2009

Iscrizione a 107: a quanto pare, né proroghe, né deroghe

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Sto ricevendo le prime risposte al tam tam sui procedimenti di iscrizione dei confidi all'elenco speciale ex art. 107 TUB. La scorsa settimana, le principali associazioni dei confidi si sono riunite a Roma per fare il punto sulla possibilità di ottenere dal Ministero dell'economia la proroga della scadenza del 31/12/2009, oppure la deroga all'obbligo di iscrizione per i confidi con volume di attività superiore a €75mn ma inferiore ad una maggiore soglia da stabilirsi.

sabato 12 settembre 2009

In arrivo riforma dei confidi in Abruzzo

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Dal Tempo:
«[...] entro fine mese verrà portata in Giunta la nuove legge organica in materia di Confidi (Consorzi di garanzia collettiva dei fidi) per dotare il nostro territorio di un sistema capace di fare da cerniera tra il mondo che produce ed il sistema bancario». «È ormai diventata non più urgenza ma una vera e propria esigenza, 78 confidi sono troppi, la nuova legge porterà ad una riduzione notevole, saranno confidi di respiro intersettoriale e regionale, entreranno in vigore nuove regole che porteranno la Regione ad avere un sistema confidi in grado di svolgere il proprio ruolo fino in fondo». Castiglione poi si sofferma sulla Finanziaria Regionale: «la Fira dovrà svolgere un'azione di contro e co- garanzia. Si tratta di un salto di qualità e discontinuità dell'attuale sistema creditizio finanziario per coinvolgere indistintamente dai professionisti agli agricoltori, dagli artigiani ai commercianti».
Amici abruzzesi, ci raccontate qualcosa di più preciso con un commento?