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sabato 14 febbraio 2009

Contro la crisi anche la Regione Toscana punta €48mn sui fondi di garanzia



Cito da una news ASCA
(ASCA) - Firenze, 9 feb - Dal prossimo 12 febbraio le imprese toscane che hanno bisogno di ottenere crediti dalle banche potranno contare sulle garanzie fornite dalla Regione Toscana. E' stato infatti definito l'intervento annunciato nelle scorse settimane per fronteggiare il rischio di 'credit crunch' e che prevede la costituzione di un fondo da 48 milioni di euro che la Regione mette a disposizione della propria finanziaria 'Fidi Toscana' e che servira' a garantire almeno 480 milioni di euro di finanziamenti. Assieme alle garanzie, gratuite, la Regione, ha spiegato il presidente Claudio Martini, e' riuscita a contenere dalle banche anche tassi convenienti. Sul suo rispetto vigilera' un osservatorio regionale. L'accordo e' stato finora firmato da 22 istituti che hanno sportelli in Toscana, oltre alla Federazione delle Banche di credito cooperativo che ricomprende a sua volta circa altre quaranta banche.
Ad una prima lettura, avevo inteso che le garanzie fossero queste di qui parla questa sezione del sito di Fiditoscana: mi pareva che la finanziaria regionale fosse semplice soggetto gestore di un fondo sotto la linea; in tal caso l'intervento non sarebbe Basel-compliant, ma in compenso la Regione (e FidiToscana) limiterebbero la loro perdita massima. Poi ho letto il commento del dott. Geroni della regione Toscana che rettifica la mia affermazione dicendo che si tratta di garanzie di cui FidiToscana risponde col suo patrimonio, e quindi Basel compliant essendo la finanziaria un intermediario 107. Ho trovato sul sito della Regione questo comunicato. Si parla di assegnazione di fondi pubblici a "Fidi" in diverse tranche, alcune alimentate da fondi europei. Cercherò di assumere informazioni più precise.
Quello che è sicuro è che la garanzia regionale è gratuita. Il regime opera con un moltiplicatore target di 1 a 10. A fronte di essa le banche applicano spread vantaggiosi (rispetto ai veri livelli di adesso) e poco differenziati: su finanziamenti a 5 anni per il sostegno alla liquidità si va da un minimo di 0,9% per rating ottimo, a 1,3% per rating discreto a 1,7% (il massimo) per un rating mediocre (le aziende beneficiarie devono essere valutate finanziariamente sane da FidiToscana e dalla banca erogatrice).

Luca PS 16/2: dopo il commento del dott. Geroni della Regione ho rettiiccato alcune affermazioni scritte in precedenza. Ho chiesto lumi sulla natura dell'apporto regionale.

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19 commenti:

claudio c ha detto...

Per le banche una cosa è aderire (per non finire sulla lista nera dei cattivi, Fiditoscana ha imposto gli spread alle banche)ed un'altra è erogare. Vedrete che daranno i soldi solo ai novantenni accompagnati dai genitori!

Ferruccio ha detto...

La verità è che tutti invidiano la forte concertazione tra il Governo regionale toscano e gli attori chiave del sistema creditizio, la finanziaria regionale, i confidi. C'è piena sintonia, anche grazie alla consonanza valoriale tra la maggioranza politica e gli stakeholder della prima banca toscana. Qui il gioco di squadra e il sacrificio delle ragioni economiche immediate per il bene dei cittadini non sono parole vane.

claudio c ha detto...

Una banca che fa beneficienza mette in pericolo i ns risparmi.
Vedremo. Non sarebbe stato meglio che la Regione desse garanzie vere (Basilea 2 compliant)? Il fatto è che non ha i soldi per far questo, e getta fumo negli occhi.

Jacopo Geroni ha detto...

Salve,
vorrei solamente precisare che la garanzie sopra descritte sono erogate direttamente da Fidi Toscana con il proprio patrimonio, quindi dovrebbero essere "buone", essendo Fidi un intermediario 107. Quindi nessun limite alla perdita da parte della Regione: a garanzia dei finanziamenti bancari è posto "solamente" il patrimonio di Fidi Toscana.
Saluti e buon lavoro a tutti

Luca ha detto...

Dottor Geroni, mi scuso per il fraintendimento, ma non sono riuscito a trovare sul sito di Fidi Toscana indicazioni precise sulla natura del nuovo intervento, e l'ho assimilato a quelli su fondi di terzi in amministrazione di cui riporta il bilancio 2007. Pertanto i nuovi €48mn sono apporti al patrimonio o a fondi eleggibili come patrimonio di vigilanza. Mi può gentilmente fornire gli estremi del provvedimento che spiega le cose come stanno?

Jacopo Geroni ha detto...

Gent.le Prof. Erzegovesi,
la Regione Toscana e le Banche operanti in Toscana hanno firmato lo scorso 12 dicembre un protocollo di intesa "Emergenza Toscana": il testo, se vuole, glielo invio per posta elettronica. Dalla pagina di Fidi Toscana, invece, può reperire il regolamento delle 2 nuove misure di garanzie promosse dalla Regione e attuate da Fidi Toscana.
Rimango a disposizione per chiarimenti ed informazioni.
Saluti.

claudio c ha detto...

Non è chiaro come la Regione ha apportato i fondi a Fidi Toscana. Quali sono gli estremi del provvedimento con cui è stato aumentato il patrimonio di Fidi Toscana (migliorando anche la copertura delle garanzie pregresse)?

Jacopo Geroni ha detto...

La Regione ha concesso a Fidi Toscana un prestito subordinato finalizzato alla concessione di garanzie, così come strutturate all'interno del Protocollo Regione-Banche del 12/12/2008, tenuto conto che l'intesa è aperta a tutte le banche.

sapio ha detto...

I prestiti vanno rimborsati ! Che senso ha concedere un prestito a Fidi Toscana se questo prestito è destinato a non essere più restituito perchè coprirà le Perdite Attese future e la Perdita Inattesa ?!
C'è un limite anche alla innovazione finanziaria.
Bastava porlo a pegno presso Fiditoscana come garanzia dell'esposizione di firma assumenda. Ma forse cambiava l'esposizione in bilancio ?! Così si traveste una spesa in prestito.

Claudio r ha detto...

Vino, io ti battezzo acqua, disse il prelato desideroso di bere senza far peccato. Fondo non eligibile, io ti battezzo eligibile, disse la Regione Toscana desiderosa di far bella figura ma momentaneamente sprovvista di contante.
Guardate questo art. del Regolamento-Convenzione che mi sono procurato.
Art. 15 (Limite di intervento del Fondo)
1. L'ammissione alla garanzia e la liquidazione degli importi dovuti ai soggetti
finanziatori sono deliberate da Fidi Toscana esclusivamente nei limiti delle risorse
impegnabili del Fondo alla data di eventuale ammissione alla garanzia o disponibili
alla data di eventuale attivazione del Fondo.
Il fondo non è eligibile, altro che "[le garanzie]dovrebbero essere buone".
Voci da me raccolte dicono che pure non eligibile è stato giudicato dalle grandi banche chiamate a sottoscrivere la convenzione, banche che hanno gentilmente declinato, anche a causa dei bassi spread imposti.

Jacopo Geroni ha detto...

Salve,
mi permetto di richiedere all'utente "Claudio r" quale siano le fonti consultate. I Regolamenti della 2 Misure approvati con decreti dirigenziali non citano tale espressione. In merito alle "voci" delle banche, non giudico, tutto è possibile.
Mi limito solamente a dire che, precedenti e simili esperienze (però "non buone" ai fini di Basilea 2) avevano già riscontrato notevole successo, non solo dalle imprese.
Preciso inoltre che le imprese che accedono alle suddette misure di garanzia sono tenute a non fornire ulteriori garanzie personali o reali alle banche finanziatrici.
Cordiali saluti.

Claudio r ha detto...

Il doc.to è Allegato A, Regione Toscana, Fondo regionale di garanzia per gli investimenti delle piccole e medie imprese(dicembre 2008).

Jacopo Geroni ha detto...

Mi dispiace ma ha sbagliato documento. Consulti il sito di Fidi Toscana alla sezione "Emergenza Economia". Attendo un riscontro.
Buon lavoro.

Claudio r ha detto...

Ho verificato e ricostruito. In un primo tempo Fidi cercò di far passare l'operatività secondo il decreto Regione Toscana n. 4215 con l'allegato A di cui sopra, pubblicato sul bollettino del 1/10/2008. Poi, probabilmente per la pressione delle banche, è stato emanato un nuovo regolamento secondo la delibera di giunta n. 1086 del 15/12/2008 che si ispirava al protocollo di intesa Emergenza Economia del. 1027 del 9/12/2008 e 12/12/2008. Ora veniamo al dunque : che senso ha dare a Fidi un finanziamento subordinato la cui erogazione verrà da fondi futuri (si segua il link indicato dal professore in COMUNICATO)? Questo soldi ci sono o non ci sono? Si badi che Fidi Toscana è al limite dell'8% e per fare nuova attività ha bisogno di risorse vere a titolo di capitale versato (non promesso). Ci può chiarire tutto questo? Grazie.

Luca ha detto...

Claudio r: penso che stai sottoponendo il dott. Geroni a una pressione eccessiva, che giudico fuori luogo in questo blog (non è un tribunale). Il problema andrebbe sollevato a livello di governi, regionali e nazionali: stanno partendo azioni anti-crisi con le risorse che si riescono a raccogliere, dal passato, nel presente o (si spera) nel futuro. In tutti i casi è opportuno valutare i benefici reali.
L'aspetto tecnico è chiarito: la regione Toscana concede a Fidi Toscana un prestito subordinato che vale come capitale supplementare entro il limite massimo del 50% del patrimonio di base. Non è la forma più solida, ma è riconosciuta a fini di Vigilanza.

Jacopo Geroni ha detto...

Ringrazio il Prof. Erzegovesi per la "moderazione". Tuttavia, mi preme precisare che il decreto 4215/2008 rigurda una modifica apportata alla sezione per le energie rinnovabili del Fondo Unificato gestito da Fidi, fondo "non Basel II compliant".
Le misure di garanzia nuove, nate dalla volontà di aiutare le PMI toscane, sono altre "cose" e, ai sensi del decreto dirigenziale n. 265 e 266 del 2009 (scaricabli dal sito della Regione), Fidi avrà, come da contratto di finanziamento, le risorse necessarie (come c'è scritto nel decreto sono in corso alcune variazioni di bilancio che si concluderanno a breve): è anche nell'interesse della Regione che la misura giri effettivamente, credetemi. Come ho ribadito prima, rispetto alle presunte "azioni" delle banche non giudico, ma visto quanto spiegato, le questioni affrontate dall'utente "cladio" sono un po' confuse.
Comunque rimango a disposizione per chiarimenti ed informazioni.
Sinceri saluti.

sapio ha detto...

Intervengo per ricordare che un prestito subordinato dovrebbe fronteggiare la Perdita Inattesa. Non mi sembra corretto fronteggi la Perdita Attesa. Come dicevo sopra c'è un limite alla innovazione finanziaria.

Excelsus ha detto...

ACCORDO DI FINANZIAMENTO SUBORDINATO TRA FIDI TOSCANA SPA E REGIONE TOSCANA.
Per focalizzare il dibattito sulla questione centrale di questo argomento, e cioè i benefici reali che trarranno le PMI toscane da questa operazione, copio ed incollo l'art. 3 del Regolamento del Fondo dato in gestione a Fidi Toscana S.p.A.:
11.2.2009 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 pag. 125.
"Art. 3
(Soggetti e Settori ammissibili)
1. Possono beneficiare della garanzia e della controgaranzia le PMI:
a. che rispettino le norme vigenti in materia ambientale, di pari opportunità tra uomo e
donna e di contrattazione collettiva nazionale del lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro;
b. cui Fidi Toscana abbia rilasciato un rating non inferiore a 'B' (!? a quale PD corrisponde?), salvo quanto previsto
all'articolo 12 comma 1, e per le quali la stessa Fidi Toscana abbia positivamente valutato -
sulla base della consistenza patrimoniale, della redditività e della capacità gestionale ' la
possibilità di far fronte, secondo le scadenze previste e tenuto conto dell'indebitamento
aziendale in essere, agli impegni finanziari derivanti dai finanziamenti per i quali sono richieste la garanzia e la controgaranzia a valere sulla Misura. Devono risultare in ogni
caso rispettati i seguenti parametri:
(a) il rapporto tra patrimonio netto e totale dell'attivo non può risultare inferiore al
5% con riferimento all'ultimo bilancio approvato. Per le società di persone e le
imprese individuali il patrimonio netto è considerato integrato con il patrimonio
dei soci o del titolare e ridotto dei prelevamenti dei soci o del titolare. La PMI dal
cui l'ultimo bilancio approvato risulti un rapporto tra patrimonio netto e totale
dell'attivo inferiore al 5% è ammissibile alla garanzia o controgaranzia a
condizione che produca:
(i) idonea documentazione comprovante che il necessario incremento
del patrimonio netto sia avvenuto, tramite apporto dei soci,
successivamente alla chiusura dell'ultimo esercizio;
(ii) uno stato patrimoniale aggiornato da cui risulti un rapporto tra
patrimonio netto e totale dell'attivo non inferiore al 5%;
(b) il rapporto tra oneri finanziari e fatturato non può risultare superiore al 5% con
riferimento all'ultimo bilancio approvato. Per le imprese edili il fatturato è
sostituito dal valore della produzione. Per le imprese alberghiere proprietarie
dell'immobile in cui operano il parametro oneri finanziari su fatturato può essere
sostituito con il parametro: rapporto tra patrimonio netto e totale dell'attivo non
inferiore al 15%; (...)."
E' un fondo pubblico dato in gestione dalla Regione Toscana a Fidi Toscana, finanziaria partecipata dalla stessa Regione al 30%, sotto forma di "finanziamento subordinato" finalizzato a prestare: a)garanzie dirette, b) cogaranzie e c) controgaranzie a favore delle sole PMI che rispettino tutte le condizioni dell'art. 3 di cui sopra. I suddetti vincoli di ingresso sono tarati sulla controgaranzia poichè Fidi Toscana cercherà di riassicurare, a sua volta, il proprio portafoglio sul Fondo costituito presso MCC.
"A buon intenditor poche parole". Excelsus.

fabio m ha detto...

salve... la mia azienda ha avuto la delibera da fiditoscana il 14/8/2009. mi sapete dire più o meno quando verrà erogato il finanziamento?