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giovedì 5 marzo 2009

Il Ministro Scajola annuncia la "ripartenza" del tavolo sulle garanzie



Cito una news ANSA:
(ANSA) - ROMA, 5 MAR -Il governo punta ad applicare al Fondo di garanzia,istituito presso il dicastero per il sostegno delle Pmi,la cosiddetta 'ponderazione zero'. Sarebbe il rischio zero della garanzia pubblica applicata al Fondo che viene gestito dal Mediocredito centrale, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Scajola,aggiungendo che il ''ministero sta cercando di alzare il tetto dei crediti garantiti da 500 mila ad un mln e mezzo di euro: un tavolo il 18 focalizzera' sulle Pmi gli interventi possibili''.
Appuntamento al 18 marzo, allora.
Luca

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7 commenti:

sapio ha detto...

Ucci ucci, sento odor di ritarducci!
NdR La frase originaria sta nella favola di Pollicino. Forse ve la ricordate da soli.
Salvatore Vescina alla convention di Unicredito la faceva facile, facile. Era tutto pronto per il decreto.

riccardo barbieri ha detto...

Decreto o non decreto, se non ho capito male il fondo triplicherebbe arrivando a 1,5 mld euro.
Considerato che copre fino all'80% di un credito, servirebbe a coprire fino a 1,875 mld euro di affidamenti.
Pochino rispetto ai 935 mld euro di stock di prestiti alle imprese oggi, ed anche rispetto ai 20 mld euro di stock confidi.
Insomma, lo strumento non possono essere solo i confidi! Oppure, se si ritiene che lo siano (ed io sarei anche d'accordo), si facciano sforzi ben diversi!
A proposito, in Sardegna la quota confidi supera la media nazionale (dal 2,14% ad oltre il 5% dei prestiti)!

sapio ha detto...

No, con 1,5 mld di Euro potrebbe reggere da 15 a 20 mld a seconda della rischiosità garantita. E non è più tanto pochino.

cassandra ha detto...

Attenti o miei confidiani! I Draghi ambulanti partoriranno garanzie solo ai canuti a tre gambe dai sacri lombi presentati. [Solo ai novantenni accompagnati dai genitori]

claudio r ha detto...

Cassandra era proprio antipatica anche perchè aveva ragione!

sapio ha detto...

Leggo oggi sul Sole che una cifra di 1,5 milioni (e non miliardi) è stata fatta. Ma non è la dotazione del fondo ma il tetto dell'affidamento singolo garantibile dal fondo.

sapio ha detto...

Questa è carina, viene da Repubblica dell'9/3/2009
Pare che il premier abbia in mano altri 9 miliardi e Tremonti altri 13. Da dove vengono? I nove sono fondi già stanziati e attribuiti a quattro diversi ministeri, rastrellati ora dai loro bilanci e unificati. I quattro ministri, tra i quali Scajola e Prestigiacomo, hanno strillato come aquile ma poi, come sempre, si sono acquietati.
I 13 miliardi sono della Cassa depositi e prestiti. Verranno destinati a finanziare progetti di privati costruttori. Tra i quali pensiamo ad Alemanno. Mi scuso: volevo dire a Caltagirone. Ma anche a garantire prestiti bancari alle Pmi (Piccole e medie imprese).
Questo governo adora garantire sperando così di fare le nozze con i fichi secchi: debiti di firma, se ci fosse un patatrac dovrebbe sborsare denari sonanti, ma fin quando non ci sarà si fa bella figura senza sborsare un centesimo. Quando si dice creatività!