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domenica 22 marzo 2009

La Provincia di Macerata auspica un'alta leva dei fondi di co-garanzia



La provincia di Macerata ha stanziato €500.000 per fornire cogaranzie su prestiti già assistiti dai confidi, riferisce una news ASCA:
Il ''fondo'' delle Provincia - e' detto in una nota - costituisce una garanzia per gli istituti di credito, aggiuntiva alla garanzia offerta dai Confidi.Su un prestito bancario di 100 mila euro, ad esempio, 35 mila euro sono garantiti dal Confidi, altri 35 mila dalla Provincia e solo sui restanti 30 l'Istituto di credito rischia l'eventuale insolvenza.
ma prima si afferma
Complessivamente i finanziamenti bancari con la garanzia dei Confidi e dell'apposito ''Fondo'' della Provincia stanno superando i 15 milioni di euro e la capacita' potenziale del fondo stesso e' quella di arrivare fino a 34 milioni.
Facciamo due conti: il co-garantito (35% di €34mn) è pari a €11,9mn, ovvero 23,8 volte il fondo provinciale di €0,5mn.
Ben vengano queste risorse, naturalmente, ma non è un po' troppo alto come moltiplicatore su un portafoglio così piccolo, concentrato geograficamente e soprattutto di questi tempi?

Luca

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8 commenti:

sapio ha detto...

Se la crisi è di fiducia, e la fiducia è un concetto astratto, anche le soluzioni sono astratte. Magari un po' troppo astratte, quasi fumose. Comunque impalpabili. Ma anche la fiducia e la sficucia sono impalpabibili.

Giorgio ha detto...

A Macerata fra poco ci sono le elezioni provinciali: anche se non si capisce cos'è e a cosa serve il "Fondo della Provincia", l'importante è che se ne parli.

Luca ha detto...

500mila euro sono una bella sommetta, e alcune imprese ne avranno beneficio. E' altrettanto vero che nelle misure anti-crisi ogni ente sponsor (regione, provincia, camera di commercio, ecc.) vuole mettere il suo sigillo e fare annunci d'impatto. Sono ragioni comprensibili, ma non sono le migliori per intervenire in modo efficiente.

sapio ha detto...

E' grave che sia diffusa la convinzione che i fondi generosamente stanziati siano Basilea compliant. La risposta corrente è "le banche li accettano, quindi sono validi". Invece le banche li accettano ma sono costrette dalla normativa a non valorizzarli, fanno uno sconto nasometrico (che avrebbero praticato comunque) e sperano nella buona fortuna perché se verrà il momento di escuterli saran dolori.

Claudio D'Auria ha detto...

Come già abbiamo visto per la Regione Piemonte, siamo di nuovo di fronte a risorse strombazzate al pubblico, ma altamente inefficaci.
Mi chiedo, ma a cosa servono le varie Conferenze Stato-Regioni, Stato-Autonomie Locali nonchè la Conferenza Unificata tra Stato, Regioni e Autonomie Locali?
Invece di discutere dottamente su tanti argomenti di cui generalmente non si sa nulla, perchè non organizzare un bel tavolo tecnico, con tecnici che conoscono la normativa, per individuare delle linee di intervento comuni in materia di garanzie per i vari Enti Locali, evitando così che le iniziative estemporanee e inutili si susseguano senza soluzione di continuità?

Maranale ha detto...

Concordo sulla poca utilità di tali interventi frazionati e poco incisi.
Leggete il bando approvato e capirete come "una cosa sia la pubblicità ed una cosa sia la sostanza".
Mi sembra come al solito un piccolo intervento per fare propaganda politica in tempi di elezioni provinciali su temi molto importanti per le nostre aziende associate.
http://www.presidente.provincia.mc.it/progetti/progetto29/FondoSolidarietaDelibera.pdf

Giorgio ha detto...

Visto che il Presidente della Regione ha già detto che per la misura ci sono state tantissime richieste, sarebbe utile anche comprendere quante operazioni sono state erogate dopo l'emanazione del bando (conseguenza dell'intervento promosso e di reale aiuto alle imprese) e quante sono retroattive (regali ai confidi su operazioni già fatte anche senza intervento e propaganda elettorale).

Giorgio ha detto...

Errata Corrige: Presidente della Provincia