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mercoledì 2 settembre 2009

Ancora sui sovra-profitti della banche: l'opinione di Antonio Foglia



Sapio mi segnala un intervento di Antonio Foglia (Banca del Ceresio) sul Sole di oggi. Cito un passaggio:
la rischiosità del bilancio complessivo del sistema bancario [occidentale] è identica a quella di un portafoglio che, a fronte di capitali propri pari a 100, fosse investito in azioni per 380 e in obbligazioni AAA per 1.270, finanziando con un debito di 1.550 la differenza rispetto all'esiguo capitale di 100. Un simile portafoglio è 3 o 4 volte più rischioso di quello degli hedge fund più aggressivi e circa 8-10 volte più rischioso di quello del proverbiale buon padre di famiglia. Provate a metterlo in relazione col vostro portafoglio personale: vi sembra che le banche corrano rischi ragionevoli?
Con così tanta leva e rischio in portafoglio, e le banche più grandi ne hanno ancor di più, non deve stupire che le banche passino dall'insolvenza a utili straordinari quando governi e banchieri centrali permettono loro di falsificare la contabilità e assicurano loro un sostegno incondizionato. L'aumento radicale dei requisiti di capitale delle banche e il ripristino di mercati regolamentati per titoli e derivati inciderebbero alla radice sulle cause degli extraprofitti e dei bonus vergognosi.
Dalla pagina linkata sopra è scaricabile l'analisi dei bilanci di settore che porta Foglia alle conclusioni forti sopra citate.

Luca

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1 commento:

Sapio ha detto...

Da quanto sopra traspare la responsabilità delle soc.tà di Rating. Se infatti quelle triple A non sono tali, allora sì che la cosa è insostenibile. Ma è già stato ipotizzato un rimedio al problema(proposta Draghi, Stability Forum) ponendo un limite minimo al Cap in rapporto al totale Passivo, indipendentemente dai Rating.