aleablog

mercoledì 31 marzo 2010

Fitch aggiorna i rating dei confidi torinesi

12 commenti |


Il 25 e i l 29 marzo Fitch ha emesso i rating relativi e Unionfidi Piemonte ed Eurofidi (accesso con registrazione gratuita). Premetto che le notizie non sono e non possono essere positive, visto l'andamento della qualità del credito in Italia e nel Nord Ovest in particolare. Va riconosciuto un plauso a queste due importanti realtà del settore, che danno un flusso informativo (comprendente il rating esterno) continuo e non condizionato alle fasi del ciclo o alla bontà delle notizie del giorno.

martedì 30 marzo 2010

Basilea preme sullo IASB per applicare perdite attese thorugh the cycle

2 commenti |


Come riferisce Risk.net, la scorsa settimana il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria ha presentato allo IASB le proposte di modifica del documento sul trattamento delle perdite su crediti, rilasciato il 5 novembre 2009. I rappresentanti della Vigilanza bancaria hanno suggerito cautela agli standard setter contabili, che parevano orientati verso svalutazioni dei crediti agganciate al loro fair value, stimato in modo molto simile al prezzo di un'obbligazione. Per Basilea va bene scontare le perdite attese, ma non seguendo le oscillazioni cicliche: meglio utilizzare percentuali di accantonamento ragguagliate alla perdita media attesa sulla vita futura del portafoglio di esposizioni.

venerdì 26 marzo 2010

Andrea Bianchi nuovo direttore di Artigianfidi Varese

6 commenti |


Sono davvero lieto di annunciare la nomina di Andrea Bianchi a direttore generale di Artigianfidi Varese. Andrea, che è un amico di aleablog e mio personale, succede al compianto Marino Bergamaschi. Gli faccio le più sincere congratulazioni via web (per ora). Lo cercherò nei prossimi giorni anche per farmi raccontare le ultime novità da Varese e dal mondo dei confidi lombardi, nel quale Andrea già ricopriva un ruolo importante, che presumo sarà ulteriormente valorizzato.

giovedì 25 marzo 2010

Cogart CNA Piemonte nuovo 107

27 commenti |


Su segnalazione di un visitatore, riprendo dal Corriere Nord-Ovest del 24 marzo la notizia dell'avvenuta iscrizione nell'elenco speciale di Cogart CNA Piemonte. Non l'avevo censito nel portalino tra le istruttorie in corso. Complimenti per l'ingresso nel mondo dell'intermediazione vigilata. Con Cogart i 107 autorizzati che ho contato diventano dodici.

Brutte notizie da Soverato

19 commenti |


Da ieri circola una notizia che rischia di fare più danno ai confidi di un'impennata dalle insolvenze. La riprendo da l'Altro quotidiano:
La Guardia di Finanza di Catanzaro ha arrestato il presidente del ”consorzio fidi” di Soverato società che gestisce, tra l’altro, fondi pubblici destinati a garantire finanziamenti ad imprese economiche in difficoltà – per peculato, falso, simulazione di reato e false comunicazioni sociali. L’accusa è di aver sottratto fondi, per un milione di euro, erogati dal ministero dell’Economia e delle Finanze e destinati alla prevenzione del fenomeno dell’usura. Soldi che invece di affidarli alle persone o aziende sotto strozzo, avrebbe investito anche in borsa.

martedì 23 marzo 2010

Da una BCC del Varesotto un bond per finanziamenti da imprenditore a imprenditore

5 commenti |


La BCC di Busto Garolfo e Buguggiate ha lanciato un plafond di 4,5 milioni di prestiti per le imprese del territorio. La novità è il funding, che per 2/3 sarà assicurato da bond collocati presso imprese associate all'Unione Industriali della Provincia di Varese (o loro soci o manager). I titoli hanno scadenza 2 anni e tasso fisso del 2,25%, taglio minimo 1.000 euro. Anche il Sole 24 ore riporta e commenta la notizia. Le BCC hanno aumentato il loro rapporto impieghi/raccolta diretta dal 2007. Per non essere costrette a rallentare o contrarre le erogazioni (come i gruppi maggiori) devono procurarsi provvista stabile. Con questo programma le imprese (o gli imprenditori) liquidi sostengono l'offerta di credito locale.

lunedì 22 marzo 2010

La Regione Emilia-Romagna lancia un fondo di co-garanzia con supporto del fondo centrale

29 commenti |


La Regione Emilia-Romagna con questo comunicato stampa, ripreso da IncentiviOnlineMCC, dà notizia di una misura nuova e antica allo stesso tempo:
La Regione Emilia Romagna ha istituito il Fondo Regionale di Cogaranzia con uno stanziamento di 50 milioni di euro. [...] Il fondo garantirà operazioni finalizzate a sostenere la liquidità di breve e medio termine, il sostegno agli investimenti produttivi, la capitalizzazione, il finanziamento dei prestiti partecipativi, la ristrutturazione del debito delle imprese. Il fondo opererà in sinergia con altri fondi messi a disposizione dai consorzi fidi regionali dell’artigianato, dell’industria e della cooperazione (25 milioni di euro). Il volume di garanzia che verrà attivato sarà pari a circa 750 milioni di euro per un corrispondente volume di credito di circa 1,5 miliardi di euro. [...] I confidi regionali individuati dall’Amministrazione interverranno con la loro cogaranzia nella misura di un terzo della garanzia complessivamente prestata, mentre i restanti due terzi saranno a carico delle risorse regionali del Fondo (tale suddivisione degli oneri, prevista per il 2010, ogni anno è suscettibile di variazione). La garanzia complessiva sarà prestata, a seconda della fascia di rating in cui si colloca l’impresa beneficiaria, in misura pari al 50% o all’80% del finanziamento o del contratto di locazione finanziaria o della operazione di factoring sottostante, entro un importo massimo di 1,5 milioni di euro per singola impresa o 750 mila euro per quelle del settore dell’autotrasporto. [...]

venerdì 19 marzo 2010

La metamorfosi delle Pmi vista dal panel della Fondazione Nord Est

0 commenti |


Daniele Marini sul Sole 24 ore presenta il quadro che emerge dall'ultima rilevazione dall'Opinion Panel di imprenditori riuniti dalla Fondazione Nord Est. Si raccolgono tre evidenze importanti:
  1. è in atto una ripresa trainata dalla domanda intercettata sui mercati esteri (America Latina, Est Europa, Nord Africa); il mercato domestico rimane troppo fiacco; questo toglie spazio alle piccolissime imprese non inserite in filiere internazionalizzate;
  2. è in corso la riorganizzazione delle supply chain volta a guadagnare produttività (anche riducendo l'impiego di capitale nei processi produttivi internalizzati); questo però esercita una pressione sul network dei subfornitori delle imprese più grandi;
  3. questi processi hanno un impatto sull'occupazione che genera preoccupazione, soprattutto se si pensa al progressivo svuotamento del buffer di ammortizzatori sociali.
Ci sono quindi problemi grandi, correlati, diffusi. Le imprese se ne stanno occupando, cercando di adattarsi. Molte però soffrono, e i costi sociali rischiano una crescita esplosiva. Chi altri, se non le stesse imprese, potrà farsi carico di un piano di azione che incoraggi il rilancio delle imprese forti senza abbandonare al loro destino quelle deboli? Come organizzare questa riflessione collettiva, e le iniziative conseguenti?

Aiuti di Stato alle imprese: si può uscire dal temporary framework UE?

0 commenti |


La Commissione Europea ha inviato agli stati membri un questionario sulle azioni intraprese in attuazione del Programma di aiuti temporanei di importo limitato approvato nel novembre 2008. Come riferisce Il sole 24 ore:
Il questionario inviato alle rappresentanze diplomatiche degli stati membri, oltre che a definire le cifre degli aiuti di stato concessi alla luce del TF, mira soprattutto a valutare se tali misure sono servite a qualcosa, in particolare a riattivare l'accesso al credito per le imprese, e qual è la situazione attuale dell'economia in ciascun paese. I governi dovranno fornire informazioni sui settori interessati, sulle cifre messe in campo, sul numero delle imprese coinvolte e in particoalre sulla percentuale di Pmi che stanno beneficiando degli aiuti pubblici in deroga ai vincoli ordinari fissati dall'Unione europea.

mercoledì 17 marzo 2010

Stipulati i primi "Formigoni loan" per rafforzare il patrimonio supplementare dei confidi lombardi

30 commenti |


Da una news AGI:
(AGI) - Milano, 16 mar - Sono Sinvest s.c, Confidi Province Lombarde, Artfidi Lombardia, Confapi Lombardia Fidi e Confidi Lombardia s.c. i primi 5 beneficiari dei 'Formigoni Loan'. Da oggi, infatti, cominciano a essere sottoscritti i contratti di finanziamento per un totale di 14,5 milioni di euro sui 30 inizialmente messi a disposizione. I Formigoni Loan sono lo strumento finanziario che la giunta regionale della Lombardia ha voluto per ricapitalizzare e riorganizzare i Confidi. In pratica l'iniziativa si propone di sostenere i Confidi operanti nel rilascio di garanzie di primo grado (attraverso la concessione di prestiti subordinati che ne consentano il rafforzamento patrimoniale) e di assicurare alle imprese di poter disporre di un sistema di rilascio delle garanzie piu' efficiente. I Confidi, in questo modo, rafforzano la loro posizione di collegamento strategico con il sistema del credito. "Essere riusciti a sottoscrivere contratti di questa importanza in soli 100 giorni - commenta il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - significa aver colto nel segno. Abbiamo centrato in pieno l'obiettivo di favorire una risposta al bisogno di credito delle nostre aziende, micro, piccole e medie, che cercano garanzie da presentare alle banche".

Sardafidi nuovo 107

0 commenti |


Claudio D'Auria mi informa che Sardafidi ha ottenuto ieri l'iscrizione all'elenco speciale. Mi associo alle sue congratulazioni al Presidente Enrico Gaia e al Direttore Marcello Tiddia.

Fondo Italiano di Investimento per le Pmi: Cappellini (MPS) e Vitale prossimi AD e Presidente della SGR

0 commenti |


Il Sole 24 ore riferisce dell'accordo raggiunto tra i promotori del Fondo Italiano di Investimento per le Pmi riguardo ai vertici della SGR che viene costituita oggi per gestire gli interventi di private equity del Fondo. L'Amministratore Delegato sarà Gabriele Cappellini, responsabile di MPS Venture SGR, per la quale ha lanciato sette fondi chiusi per 450 milioni di euro di investimenti. Presidente sarà invece Marco Vitale, figura storica della consulenza direzionale, già presidente dell'AIFI.

martedì 16 marzo 2010

Nuova operazione di Banca Impresa Lazio

10 commenti |


Da Radiocor una news su una nuova operazione di Banca Impresa Lazio in forma di garanzia su portafogli multi-originator, con il coinvolgimento dei confidi:
Banca Impresa Lazio da' avvio ad un nuovo programma di finanziamenti per 165 milioni a sostegno delle piccole e medie imprese della Regione. Ad aderire all'iniziativa dell'Istituto controllato da Sviluppo Lazio, Bnl (gruppo Bnp Paribas), Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare di Roma e Banca Popolare del Cassinate. Il target prefissato e' quello di concedere credito chirografario per un valore di 165 milioni entro la fine del 2010: il plafond di finanziamenti che ciascuna banca eroghera' ammonta rispettivamente a 100 milioni per Bnl, a 50 milioni per Mps e a 15 milioni per Banca Popolare di Roma. Beneficiarie dell'intervento di agevolazione sono tutte le piccole e medie imprese con sede legale e operativa nel Lazio, senza alcuna limitazione di settore. Inoltre, la nuova operazione di garanzia si caratterizza per un ampliamento degli scopi per i quali il credito viene concesso: i finanziamenti assisti da garanzia di Banca Impresa Lazio potranno infatti essere finalizzati a sostenere nuovi investimenti produttivi, all'acquisto di beni materiali e immateriali, al consolidamento del debito a breve termine, al finanziamento del circolante e alla provvista di liquidita'. Questa operazione di finanziamento vede per la prima volta schierata la Regione (rappresentata da BIL) insieme con i Confidi. L'avvio del nuovo programma si colloca in un quadro di intervento piu' ampio, che nel corso dei prossimi mesi prevede un ampliamento del novero di banche e Confidi coinvolti: l'obiettivo e' quello di realizzare un canale privilegiato di finanziamento per le imprese, nell'intento di contrastare sensibilmente gli effetti della crisi e di preparare il tessuto produttivo del Lazio ad una nuova fase di espansione.

Lettera da via Nazionale: "Banche, rafforzate il capitale"

0 commenti |


Il Sole 24 ore riferisce della lettera inviata dalla Banca d'Italia alle banche italiane con la quale raccomanda un rafforzamento del patrimonio, e in particolare della componente di maggiore qualità (core tier 1), per arrivare preparati all'appuntamento con Basilea 3. Secondo MF, le banche - per voce del Direttore dell'ABI Sabatini - avrebbero replicato che il patrimonio di base è più che adeguato grazie agli aumenti di capitale e alle dismissioni già attuate. Non ci sarebbe motivo, pertanto, di limitare la distribuzione di dividendi nel 2010.

Consulenti in cerca di adozione

2 commenti |


C'è un articolo interessante di Dario Di Vico sul Corriere di oggi Se le piccole imprese "adottano" un professionista. I consulenti stanno soffrendo come le imprese forti cali di fatturato. Per rimpiazzare il lavoro perso con i medi o grandi clienti, molti professionisti guardano con interesse al mercato delle piccole. Si portano come esempi le iniziative di studi legali, esperti di marketing, risolutori di crisi aziendali. Le Pmi hanno forte bisogno di competenze da fuori per adattarsi ad un mondo che cambia, quindi ben vengano consulenti qualificati, utili e non troppo cari. Tre requisiti per nulla scontati.

Amici di XBRL, è l'ora dei cartoni!

2 commenti |


L'ordine dei commercialisti del Giappone ha preparato un cartone animato "Please teach! XBRL". Il giovane Suzuki-san spiega all'attempato (e testone) Sato-san che cos'è XBRL, perché è utile e come ci si lavora. Il parlato è in giapponese con sottotitoli in inglese. Un autentico spasso ...

Assoconfidi: più di 20 miliardi garantiti nel 2009

8 commenti |


Come riporta Il Sole 24 ore, Francesco Bellotti (presidente Federconfidi) ha presentato ieri i numeri del sistema di garanzia collettiva elaborati da Assoconfidi:
Nel 2009, i Confidi hanno garantito 20,2 miliardi di euro di finanziamenti alle piccole e medie imprese (+30% rispetto al 2008). In crescita, a doppia cifra, anche l'operatività, rispetto al 2008, +28% e il numero di garanzie in essere: 575.389, +32%, rispetto alle 433.103 dell'anno precedente (per un volume totale di affidamenti in piedi superiore ai 45 miliardi di euro). Sono questi i dati principali dell'attività 2009 dei 312 confidi appartenenti al sistema Assoconfidi, l'associazione che riunisce 1.148.230 imprese (praticamente una su 4) operanti nei settori agricoltura, artigianato, commercio e industria
Bellotti ha ribadito la necessità di sostenere il rafforzamento patrimoniale dei Confidi per venire incontro ai rilevanti investimenti economici e organizzativi, sopportati per il passaggio a intermediario vigilato:
«Chiediamo - ha spiegato - di poter utilizzare strumenti come i Tremonti-bond e consentire anche a soggetti terzi di poter accedere e partecipare al nostro capitale sociale, oggi costituito in prevalenza dai contributi degli associati. Penso a istituzioni come le Camere di commercio, alle finanziarie e fondazioni bancarie, agli stessi istituti di credito».
Bellotti è ritornato poi sulla possibilità di estendere la garanzia dello Stato anche alle operazioni pregresse del Fondo centrale Pmi.

lunedì 15 marzo 2010

Il dibattito su Basilea 2/3 e imprese vola bassissimo

3 commenti |


Repubblica Affari/Finanza pubblica oggi un articolo: Basilea 2: l'allarme delle imprese. Riassume le prese di posizione di Confindustria, Confapi e ABI sui rischi di credit crunch dovuti ai brutti bilanci 2009 passati nel processo di rating. L'articolista ha chiesto un parere a due dirigenti di grandi banche, che così hanno espresso, in forma anonima, il loro pensiero. Cominciamo dal "Direttore A":
"Intanto ridimensioniamo il problema, a cominiciare dal fatto che tutte le microimprese che ricorrono alla contabilità semplificata sono escluse da un esame dei bilanci ispirato dai criteri di Basilea 2." Diverso il caso delle aziende con un giro di affari fino a 5 milioni di euro che utlizzano la contabilità ordinaria. "In questo caso il nostro "punteggio" per la determinazione del rating creditizio si basa anche sull'esame dei bilanci. Ma le posso assicurare che il "peso" di questi ultimi è molto basso, sensibilmente inferiore al 20%. Al contrario diamo un valore nettamente più alto ai dati che ci provengono dalla centrale rischi sulla puntualità nel rientro delle scadenze. Se un'azienda tarda a rimborsare le rate di un mutuo il suo rating cala molto di più."
Ah, il controllo andamentale pesa tanto, sia per le micro che per le piccole. Allora non c'è problema col bilancio 2009, l'impresa è già stata declassata!

sabato 13 marzo 2010

Istruzioni Centrale Rischi: clienti più tutelati col 13° aggiornamento

0 commenti |


La Banca d'Italia ha pubblicato in data 4 marzo il 13° aggiornamento della Circolare n. 139 dell’ 11 febbraio 1991 (Centrale dei rischi. Istruzioni per gli intermediari creditizi). Scorrendo il testo ho annotato alcune delle modifiche evidenziate:
[pag. I.6] Gli intermediari devono ottemperare senza ritardo agli ordini dell’Autorità giudiziaria riguardanti le segnalazioni trasmesse alla Centrale dei rischi (ad es. ordine di cancellazione di una sofferenza). Ove l’ordine sia impartito alla Banca d’Italia, quest’ultima chiede prontamente tramite posta elettronica certificata (PEC) o a mezzo fax all’intermediario che ha effettuato la segnalazione di provvedere - tempestivamente e comunque entro i tre giorni lavorativi successivi a quello della richiesta - alla rettifica e all’eventuale riclassificazione della posizione oggetto di accertamento. In caso d’inerzia dell’intermediario, la Banca d’Italia provvede d’iniziativa entro il giorno seguente a quello di scadenza del predetto termine e avvia la procedura per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art. 144 del T.U.B. nei confronti dell’ente segnalante.

Ed ecco a voi la Banca del Mezzogiorno

5 commenti |


Ieri è stato presentato (vedi news e slide dal sito del MEF) il progetto di start up della Banca del Mezzogiorno (di cui ho parlato in varie occasioni). Si è confermato il modello tratteggiato nella Finanziaria 2010 (art. 2 comma 169): un'istituzione finanziaria di secondo livello, investita della missione di sostenere progetti di investimento nel Mezzogiorno e promuovendo in particolare il credito alle piccole e medie imprese, la nascita di nuove imprese, l’imprenditorialità giovanile e femminile, l’aumento dimensionale e l’internazionalizzazione, la ricerca e l’innovazione, al fine di creare maggiore occupazione. E' stata resa nota la composizione del Comitato promotore, presieduto da Vito Dell'Erba (Presidente Fed. BCC Puglia e Basilicata) e composto da altri esponenti delle BCC, non solo meridionali, rappresentanti di MEF e MiSE, Unioncamere, ISMEA, Poste Italiane, più un'imprenditrice e un collega di diritto commerciale di Teramo. Al comitato promotore si affianca un “tavolo di consultazione” cui fanno parte le maggiori organizzazioni imprenditoriali e associazioni economiche.

Unifidi Imprese Sicilia autorizzato come 107

1 commenti |


Da questo comunicato, ho appreso che giovedì 11 marzo è pervenuta comunicazione della delibera del Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi in forza della quale Unifidi Imprese Sicilia è ufficialmente iscritto all’Albo degli Intermediari vigilati da Banca di Italia ex art.107.

venerdì 12 marzo 2010

Una banca di microcredito a Bologna da UniBo e Unicredit (con Reitz e Yunus)

2 commenti |


Il settimanale Vita pubblica un'intervista (ripresa dal sussididario.net) con Hans Reitz, che insieme a Muhammad Yunus, ha creato il Grameen Creative Lab: una società di consulenza che offre a Ong e multinazionali strumenti e opportunità di partnership per combattere la povertà applicando il modello di business sociale che Yunus ha ideato, e testato, con la Grameen Bank. Il Lab è nato da una collaborazione tra lo Yunus Center di Dhaka e il Circ di Wiesbaden.

Piccoli grandi rimedi contro la crisi: l'accesso ai dati finanziari delle Pmi

3 commenti |


Oggi ho ripreso in mano il budget di cassa di una delle aziende che abbiamo seguito per il business point. Mi serve una proiezione della situazione di cassa e linee di credito del 2010. Mi aspetta un simpatico percorso a ostacoli, nell'ordine:
  • acquisire i dati di contabilità 2009; li detiene un centro servizi che li aggiornerà in base alle esigenze della chiusura del bilancio; non riesco ad acquisirli in formato elettronico; mi va bene se arriva un tabulato cartaceo del bilancio di verifica (per motivi misteriosi i consulenti del centro servizi sono infastiditi per l'aiuto che diamo all'azienda; io ho cercato in varie occasioni di incontrarli, ci riproverò)
  • acquisire i dati delle fatture emesse e ricevute, e dei crediti / debiti commerciali, per aggiornare il preconsuntivo 2010 e gli scadenzari; questi dati stanno su un gestionale che l'azienda ha in casa (ovviamente diverso da quello del centro servizi) e che utilizza per seguire fatturazione e incassi / pagamenti, nonché l'IVA; qui posso copiarmi il database (in formato Access) ed estrarre i dati con delle query;
  • acquisire i dati del conto corrente, della linea sbf e dei mutui dall'internet banking; c/c e sbf sono esportabili in formato csv (per un motivo misterioso l'export non contiene la colonna "codice causale" che pure mi farebbe comodo); dei mutui si può esportare solo il pdf del piano; lo posso tagliare e incollare in excel, ma c'è qualche colonna che si disallinea e serve un po' di manualità per assestare i dati; non ho ancora trovato nell'internet banking un mutuo erogato nel marzo 2009 (sarà un mutuo speciale ...)
Morale: l'aggiornamento del modello mi costerà una giornata abbondante di lavoro soltanto per acquisire i dati dai vari sistemi. E tra un mese dovrò ripetere una buona parte di queste operazioni. Ma ne vale la pena, perché potrò costruire un bilancio previsionale e un budget di cassa, con i quali andremo in banca a concordare ammontare e mix delle linee di credito. Se non lo facessimo, basterebbe un pagamento imprevisto per far scattare un'anomalia andamentale (extrafido, arretrati,e cc.). L'azienda lavora con una banca non IRB e quindi non si scatenerebbe un downgrading (anche le banche IRB dovrebbero aver disattivato gli allarmi sulle tensioni di liquidità), ma in ogni caso prevenire è meglio che bussare a quattrini quando scade una RiBa o il pagamento degli stipendi.

Piccoli: la pancia del paese. Il libro di Dario Di Vico

0 commenti |


Presentato ieri il libro di Dario Di Vico, editorialista del Corriere: Piccoli: la pancia del paese. In questa news ADN Kronos trovate una breve video intervista all'autore. C'è un bel commento di Pierluigi Magnaschi su MF di oggi Uno sguardo illuminante sulle Pmi, pancia, motore e speranza del Paese.

Audizione alla Camera di Banca d'Italia sugli impatti presenti e futuri Basilea 2

2 commenti |


Giovanni Carosio (VDG di Banca d'Italia) ha presentato ieri alla Camera dei deputati un'Indagine conoscitiva sulle problematiche relative all’applicazione dell’Accordo di Basilea 2. Ci trovate una sintesi molto chiara dei cambiamenti all'accordo in discussione. La parte più interessante è quella conclusiva, dedicata all'impatto delle suddette revisioni sulle banche italiane:
Non ci si può però nascondere che le modifiche regolamentari proposte dal Comitato di Basilea richiederanno alle banche italiane adeguamenti non trascurabili. Sebbene esse partano da una situazione migliore di quella di altri sistemi bancari sul fronte, ad esempio, della qualità del patrimonio, rimangono aperti aspetti importanti delle proposte che potrebbero determinare conseguenze di rilievo.

Rapporto di Fitch: Basilea 2 stima correttamente il capitale a rischio delle banche?

0 commenti |


Mentre ferve il dibattito sulla transizione a Basilea 3, la conoscenza dei meccanismi dell'accordo vigente (Basilea 2) non è ancora sufficientemente diffusa. Fitch Ratings ha pubblicato un rapporto che intende mettere a fuoco i meccanismi che impattano sui requisiti minimi di patrimonio partendo dalle scelte strategiche della banca, per apprezzare quanto le regole di vigilanza siano coerenti con una corretta valutazione a fini gestionali interni, e nell'ottica di un investitore esterno. Potete scaricare il rapporto da questo link oppure dalla pagina di Fitch dedicata a Basilea 2 (serve registrazione gratuita).

giovedì 11 marzo 2010

Ricordiamo Marino Bergamaschi

3 commenti |


Claudio D'Auria mi ha informato stamattina dell'improvvisa morte di Marino Bergamaschi, direttore di Artigianfidi Varese. La notizia mi ha commosso. Ho un bel ricordo dell'ultima occasione in cui ci siamo incontrati, il seminario tenuto a Varese sulla trasformazione dei confidi.

martedì 9 marzo 2010

Anche Repubblica denuncia i suicidi a Nord-Est

0 commenti |


Oggi anche Repubblica parla dei suicidi dei piccoli imprenditori veneti con due articoli (il racconto dei 14 drammi già consumati e un commento di Luciano Gallino).

lunedì 8 marzo 2010

Modi di stare davanti alla crisi

15 commenti |


Cari amici, noto da qualche settimana una rarefazione degli interventi sul blog. Forse mancano spunti interessanti. Più probabilmente (stando a quello che sento) rischia di spegnersi l'interesse per quello che continua a succedere.

domenica 7 marzo 2010

Le due rincorse dell'economia italiana: l'analisi di Salvatore Rossi

1 commenti |


Ho un buon consiglio di lettura per chi cerca profondità storica e lucidità nell'analisi della crisi: è l'intervento di Salvatore Rossi, direttore della ricerca economica in Banca d'Italia, alla giornata di studio in onore di Guido Rey organizzata lo scorso 5 marzo a Roma. In 18 pagine di testo e altrettante di grafici Rossi traccia il cammino dell'economia e della politica economica in Italia dalla crisi del 1992-93 (uscita della lira dallo SME) a quella del 2008-09. Lo fa con dono raro di chiarezza e di sintesi, concludendo che il nostro paese si sta giocando tutto, o quasi, nella seconda rincorsa (dopo la prima, del 1997-98 per entrare nell'euro): l'adeguamento strutturale all'impatto della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica delle ICT, da completare sotto i colpi della crisi reale e gravati da ritardi strutturali. Cito:
I difetti strutturali del sistema economico italiano rappresentano altrettante difficili sfide per una politica economica che voglia rilanciare la produttività, la competitività e la crescita di lungo periodo. E’ in questo vasto e variegato campo delle politiche cosiddette “strutturali” che la capacità decisionale del sistema politico viene messa alla prova decisiva, un campo irto di difficoltà perché tecnicamente complesso e disseminato di agguerriti interessi di gruppi di pressione e corporazioni.
E' una battaglia durissima, chi è disposto a combatterla? Se i centri decisionali pubblici sono bloccati e debilitati, che cosa si può fare dal basso, sussidiariamente, per sopperire? Se qualcun altro pensa che queste domande siano importanti, ci faccia dono anche soltanto della sua trepidazione, del suo disagio. Ma anche dei motivi che alimentano la sua speranza di costruire.

martedì 2 marzo 2010

Basilea 2 è morta? Abbasso Basilea 3!

8 commenti |


Il titolo bizzarro del post riassume un articolo dal Sole 24 ore di oggi a pag. 42 (v. ritaglio su rassegna MEF). Si riassumono i risultati di uno studio di Deloitte sull'impatto di alcune modifiche al framework sul capitale attualmente in consultazione. In realtà (se ho inteso bene) Deloitte stigmatizza l'inasprimento dei requisiti sul rischio di mercato e quello di controparte, conseguente alla chiusura dei buchi che consentivano arbitraggi regolamentari su asset illiquidi semplicemente spostandoli dal banking book al trading book. L'articolo trae però la conclusione che Basilea 3 colpirà soprattutto la capacità di prestito delle banche. Da questo punto di vista, conclude l'articolo, Basilea 3 porta indietro l'orologio ai tempi di Basilea 1, revocando i benefici di Basilea 2 (ma non era Basilea 2 l'origine di tutti i mali, compreso il credit crunch?).

Perasso (lavoce.info): una tassa sulla leva eccessiva, impariamo dalla NBA

0 commenti |


Nic&Gabri mi segnalano un articolo-provocazione di Giancarlo Perasso su lavoce.info. Ecco il succo della proposta:
Nell’Nba, esiste il “salary cap”, cioè un monte salari fisso per ogni squadra (i premi sono liberi). Se la squadra di Los Angeles, ad esempio, volesse ingaggiare un campione che porterebbe il monte ingaggi al di sopra del tetto fissato, dovrebbe versare alla Nba stessa il corrispondente dell’ammontare per cui ha superato il monte salari. Per fare un esempio: se il monte salari è 100 dollari e cresce a 110 con l’arrivo del nuovo giocatore, la squadra dovrà versare 10 dollari all’Nba.

Litan dà i voti alle innovazioni finanziarie utili, inutili e dannose

0 commenti |


Il Sole 24 ore segnala In Defense of Much, But Not All, Financial Innovation, un paper di Robert Litan, membro del think thank Brookings Institute. Litan ha inteso rispondere alla provocazione di Paul Volcker che delle innovazioni pare salvi soltanto il Bancomat. Nel saggio si classificano i nuovi servizi di pagamento, gestione del risparmio, credito, allocazione del rischio secondo tre profili: facilità di accesso, convenienza e contributo al PIL. Bocciati senz'appello i figli degeneri della bolla subprime, ovvero gli adjustable rate mortgages (quei mutui con le prime rate in offerta speciale), i CDO (contenitori di asset tossici) e le SIV (veicoli fuori bilancio per asset tossici). Bocciati gli hedge fund. Promossi (se usati bene) i derivati su crediti, che Wolfgang Münchau del Financial Times, vorrebbe invece l'utilizzo naked, cioè senza posizioni sottostanti da coprire, vedi articolo in italiano e in inglese).

Saccomanni: le sfide per le banche popolari nel nuovo scenario regolamentare

0 commenti |


Fabrizio Saccomanni, Direttore Generale della Banca d'Italia, è intervenuto il 26 febbraio al Convegno dell'Istituto centrale delle banche popolari su "Banche cooperative e sviluppo solidale: sfide e opportunità". Qui trovate la relazione, che tocca problemi cruciali per le popolari, quali lo sviluppo degli impieghi e il loro tasso di deterioramento (entrambi più rapidi rispetto alle medie di sistema), nonché le modifiche (sollecitate su base volontaria) alle regole di governance.

lunedì 1 marzo 2010

Anche Di Vico (Corriere) sul gesto estremo degli imprenditori

0 commenti |


Il tema discusso per radio da Giannino è ripreso da Dario Di Vico sul Corriere di oggi. Alcuni passaggi:
Giuseppe Nicoletto, Paolo Trivellin, Walter Ongaro e gli altri caduti, rappresentano altrettanti casi di un’imprenditoria coraggiosa e battagliera che il mercato l’ha conosciuto giorno per giorno, nella sua versione più realistica e selettiva e non in quella teorico-accademica che si può tranquillamente apprendere sui manuali di management.

Osservatorio Cerved sulle crisi d'impresa: crescita a due cifre di fallimenti e concordati

0 commenti |


Cerved ha pubblicato il rapporto del proprio Osservatorio sulle crisi d'impresa nel 4° trimestre 2009. Cito alcuni passaggi:
Dopo la brusca caduta delle procedure seguita alla riforma della disciplina sulla crisi d’impresa, dall’aprile del 2008 i fallimenti hanno iniziato una corsa che dura da sette trimestri consecutivi, con tassi di crescita sempre a due cifre: complessivamente, nel 2009 si contano oltre 9 mila fallimenti (+23% rispetto al 2008).L’aumento dei fallimenti è stato particolarmente elevato tra le società di capitale (+25%), mentre le società di persone, le imprese individuali e le altre forme giuridiche fanno registrare tassi inferiori alla media, ma comunque a due cifre (rispettivamente +21%, +15% e +17%).

Rassegna trimestrale BRI: il rischio sovrano scuote i mercati

0 commenti |


E' disponibile sul sito della Banca dei regolamenti internazionali il nuovo numero della Rassegna trimestrale. Riporto il comunicato:
La Rassegna trimestrale BRI del marzo 2010 pubblicata oggi presenta una panoramica degli sviluppi recenti nei mercati finanziari. Essa attribuisce il calo dei prezzi delle attività osservato tra metà gennaio e metà febbraio a una serie di fattori, fra cui la disomogeneità della ripresa economica a livello mondiale e i timori circa il rischio di credito sul debito sovrano dati gli ampi disavanzi di bilancio.