aleablog

lunedì 19 aprile 2010

Commenti a Cutrera (3): piattaforme informatiche e banche dati per/su i confidi



Non conosciamo con precisione i volumi operativi dei confidi, e anche i contenuti della loro operatività (convenzioni, pricing, margini, coefficienti patrimoniali, ecc.). Per i 106 gli obblighi informativi sono modesti. In ogni caso sarebbe utile la raccolta di dati sugli schemi di bilancio e di segnalazione a Banca d'Italia (per i 107), la struttura di prezzo delle garanzie, gli apporti di fondi/risorse pubbliche il loro trattamento come aiuti di Stato.
Pensate che ci voglia un'iniziativa di sistema per colmare questo gap informativo con rilevazioni accurate e pubblicazione dei dati? Chi dovrebbe promuoverla, tra associazioni dei confidi, accademia, ABI, Banca d'Italia, enti o associazioni apposite? Si dovrebbero utilizzare dati pubblici (bilanci, fogli informativi, ecc.) o anche informazioni fornite dagli stessi confidi?

Luca

Stampa questo post

4 commenti:

Sapio ha detto...

Ma l'iniziativa dell'ABI che fine ha fatto? Ne parlammo il 2/12/2009 a Milano.

Luca ha detto...

Sapio, vedremo sicuramente dei progressi nei prossimi mesi quando andranno a regime le segnalazioni di vigilanza dei primi 107 operativi. Sarebbe bello che partisse un'iniziativa di sistema. Temo però che avremo una pletora di abboccamenti e accordi bilaterali (confidi A e banca X, software provider B e consorzio informatico Y, ecc. ecc. ecc.). Quando sarà il turno dei "miei" confidi ribadirò il concetto.

Mariolino ha detto...

Ciao Luca, tutti i confidi sono "censiti" in BI e tutti presentano i bilanci alle CCIIAA.
Accordo Università e Unioncamere con la collaborazione di BI. La prima si fa' finanziare dalle associazioni nazionali dei confidi ai vari livelli, la seconda mette a disposizione i bilanci di tutti i confidi degli ultimi 3 anni e la terza le segnalazioni di vigilanza o le chiusure.
Bastano tre incontri ai vertici, quindi con uno staff di 10 persone (che stiano percorrendo il corso di studi propedeutico a tale sforzo) guidate da tè e qualcun altro (Pagati!)
Ed in meno di 3 mesi abbiamo il quadro, i dati, da scomporre e ricomporre come meglio crediamo.
Fatto questo lo studio sarà reso pubblico e disponibile, quindi si potrà ragionare sia per l'andamentale nel peggior momento di crisi sia per le prospettive di trasformazione.
Contributo a disposizione ........

Luca ha detto...

Mariolino: buona l'idea. Servrebbero altre due condizioni: l'ok delle associazioni di categoria; l'adesione dei singoli confidi con eventuale aggiunta di informazioni extra.