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venerdì 2 aprile 2010

Dalla Regione Sardegna un maxi-fondo di garanzia



La Regione Sardegna ha annunciato ieri il varo di un fondo di garanzia affidato in gestione alla Sfirs, finanziaria regionale. Ecco uno stralcio del comunicato stampa:
"[...] La delibera adottata il 30 marzo dalla Giunta regionale con la quale viene istituito il fondo di garanzia per le imprese dotato di 238,2 milioni segna un ulteriore passo per dare risposte concrete e immediate alla crisi e al rilancio della nostra isola". E’ quanto affermato dall’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, nel presentare il Fondo di Garanzia per le imprese che sarà gestito dalla Sfirs e che favorirà le Pmi della Sardegna nell’accesso al credito. Il Fondo permetterà agli imprenditori di ottenere controgaranzie o cogaranzie su linee di credito concesse dalle banche e sulle stesse garanzie rilasciate dai Confidi. Tra le operazioni ammissibili saranno possibili i rifinanziamenti, il consolidamento dell'indebitamento e la rinegoziazione del credito.
"Per l'istituzione del Fondo - ha ripreso La Spisa - al contrario di quanto sostiene qualcuno, stiamo utilizzando risorse europee e le stiamo impiegando bene puntando su bisogni concreti".
La delibera sarà scaricabile da questa pagina. Lo stesso giorno la Giunta regionale ha deliberato l'istituzione del Forum regionale del credito.

Luca

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17 commenti:

Nostradamus ha detto...

La Sardegna si conferma un buon laboratorio.
Peraltro sembrerebbe che il fondo interverrà sia sui 106 che sui 107 indistintamente e nel merito di una situazione di crisi punterà alla rinegoziazione e al consolidamento.
Vedremo con quale tempestività ed efficienza ma sopratutto quale sarà il carico "buracratico" dell'operatività del fondo.
Sè non ricordo male in Sardegna ci sono 2 intermediari vigilati Finsardegna e Sardafidi.
Il primo nasconde i suoi bilanci da qualche anno nel sito è presente solo quello del 2006 mentre Sardafidi è molto puntuale. "Curioso questo utile nel 2008 di ben 1.338.000 € a dir la verità nel bilancio piu' di qualcosa non quadra !

Pietro ha detto...

Complimenti (e una puntina d'invidia) alla Regione Sardegna che può permettersi di creare un maxi-fondo da 238 milioni di Euro.

Marcello ha detto...

si Nostradamus non ricorda male, in Sardegna ci sono 2 confidi 107 e un altro sta completando l'iter e sarà 107 a breve. Conferma che in Sardegna, pur con grandi difficoltà, il sistema delle garanzie "esiste" e riesce a dare una mano alle imprese.
Il fondo di garanzia, gestito dalla Sfirs e dotato di importanti risorse, ha visto il coinvolgimento programmatico di tutti i confidi e non dovrebbe trovare difficoltà operative.
Curioso che Nostradamus richiami qualche "ombra" sui bilanci di Finsardegna e Sardafidi.
Dire che Finsardegna nasconde i bilanci è accusa poco carina .... basta scaricarli dalla Camera di Commercio .... e vi assicuro che ci sono.
Per quanto riguarda il bilancio Sardafidi, che vede giusta revisione contabile da parte di società abilitata e continuo esame da parte delle numerose banche convenzionate, viene redato con l'intento di dare la massima trasparenza possibile ai soci, alle banche e ai terzi. Se l'intento non risulta compiuto sono a disposizione per cogliere ogni suggerimento utile.

pico ha detto...

Complimenti alla Regione Sardegna; forse si è capito più che altrove che l'esistenza dei confidi può aver luogo solo grazie al sostegno "pubblico".

Tito ha detto...

Oltre alla sostanza (ovvero la pingue dotazione del fondo...), mi sembrano molto ben scritte le direttive di attuazione, raramente così precise.
A questo punto sorgono però spontanee alcune domande:
1) visto che è espressamente negata la natura personale della garanzia (infatti è più volte ribadito che è limitata al fondo in dotazione a Sfirs), perhè istituire un supporto di garanzia dichiaramente inefficace ai fini di Basilea?
2) non pare ci sia proprio alcun coordinamento tra la normativa stautale e quella regionale: d'accordo che siamo in piena onda federalista, e per di più in una Regione autonoma, però un minimo di simmetria sarebbe (stata) auspicabile....
3) visto che la limitazione della garanzia al fondo è lo schema predisto dalla maggior parte degli interventi agevolativi dell'ultimo anno (in piena Basilea 2), perchè a questo punto dobbiamo continuare ad ancorare l'eleggibilità della garanzia pubblica al solo impegno personale? Cambiamo la normativa di riferimento, almeno per le garanzie che provengono da soggetti pubblici o internazionali....
Cosa ne pensate?

Luca ha detto...

Tito: cambiare la normativa di riferimento significa passare prima da Basilea, poi da Bruxelles e infine da via Nazionale, Roma: non è fattibile. Se anche fosse fattibile, non si può accettare come eleggibile un fondo a dotazione limitata, che potrebbe essere il 20% dei rischi garantiti (e in questo caso se ne potrebbe parlare), ma anche il 2%. Per rendere eleggibili le garanzie "cappate" come quelle supportate dai fondi regionali, Basilea chiede di usare lo schema della tranched cover.

Tito ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che, ad oggi, sia impercorribile la strada della modifica e sul fatto che le attuali alternative compliant siano in sostanza le tranched cover.
Resta, in sostanza, la domanda nr. 1... cui personalmente non saprei dare risposte...

Tommaso ha detto...

Quindi in Sardegna la Regione prescinde dal fatto che l'intermediario sia ex art. 106 o ex art. 107. Nel senso che lo spirito è quello di favorire le imprese attraverso il sistema dei confidi indipendentemente da Basilea 2.
Oppure non sa quel che fà ?

Luca ha detto...

Tommaso: sì, il fondo in oggetto è del tipo più semplice e collaudato. Si vede che le banche e i confidi operanti in Sardegna non hanno problemi di assorbimento patrimoniale, o non li hanno fatti presenti all'Amministrazione regionale.

Tito ha detto...

Se non le banche, in effetti qualche confidi 107 sardo poteva pensarci, soprattutto per se e per il proprio pv....

Sapio ha detto...

A pensar male ....... E' semplice ignoranza dei burocrati regionali che non si vogliono rassegnare al fatto che ormai c'a Basilea2.

Sapio ha detto...

@ Marcello: scaricare i bilanci di Finsardegna dalla Camera di commercio è comunque costoso. Non sarebbe stato meglio pubblicarli sul sito come fanno tutti? O c'è qualcosa da nascondere? Non dimentichiamo che Banca Popolare di Garanzia cominciò col non pubblicare i bilanci, anche quelli si potevano scaricare dal Cerved.

Nostradamus ha detto...

Forse Marcello è un commercialista oppure un detective. Mi pare corretto quello che ha sottolineato Sapio.
Mentre un collega del Lazio mi riferisce che in relazione al fondo di garanzia della regione sardegna i principali ispiratori siano stati proprio i due 107 Finsardegna e Sardafidi .
C'è da sottolineare, anche sulla base delle varie relazioni annuali di Fedart Fidi, che in
Sardegna emergono consolidate e radicate realtà 106 che evidentemente contano o incidono positivamente nel sistema dell'agevolazione dell'accesso al credito.
Inoltre sarebbe bene tener conto della presenza massiccia del Gruppo Bper ( Banco di Sardegna e Banca di Sassari ) che assorbe la prevalenza dei rapporti convenzionati con i confidi e quindi dei volumi di credito garantiti.
Senza tanti giri di parole il gruppo Bper utilizza "standard approach" .
Vi segnalo questo studio del Gruppo AssoFrim http://economia.unipr.it/DOCENTI/SCHWIZER/docs/files/Gruppo%20azionisti%20ASSOFRIM.pdf

Sapio ha detto...

Un fondo di garanzia confezionato come quello della Regione Sardegna è inutile per qualsiasi tipo di banca (standard compresa). I due Confidi sardi ispiratori della norma dicono "Finché le banche si prendono queste garanzie, anche se non Basilea compliant, per noi vanno bene". Le banche se le prendono perchè tanto non incidono sul tasso, a scapito delle imprese che ci perdono. Insomma tutto come prima. Un'altra cosa valida per tutti i 107: hanno voluto la patente ma pensano di lasciare la macchina in garage. Come ebbe a dirmi personalmente un saggio DG di un importante Confidi: "Diventerò 107 ma non ci penso proprio a dare garanzie personali perché durerei pochissimo". Quindi avanti con le controgaranzie del centrale o con i fondi non eligibili. Eppure la soluzione c'èra e c'è ....

riccardo barbieri ha detto...

Da tempo non trovavo il tempo di leggere il blog. Poichè rappresento il quarto confidi sardo, dopo i primi due già 107 ed il terzo in istruttoria, pienamente interessato dal nuovo fondo regionale, ritengo di fare alcune osservazioni:
- sono d'accordo con Marcello (che saluto) e disapprovo, dai tempi del caso BPG, il gossip sui bilanci dei confidi
- il fondo regionale è stato impostato secondo l'unico schema possibile, sia pure con evidenti limitazioni ponderative (del resto note ai tecnici della regione);
- infatti (a) la tranched cover non si presta al multibanca, bisognerebbe spezzettare il fondo tra le diverse banche, cosa complicata;
-(b)la garanzia in ultima istanza non può essere rilasciata da una regione, che non ha potestà impositiva tale da non compromettere il proprio rating, ma solo dallo Stato; ad oggi non è stata ancora valutata l'adesione in quota regionale al fondo centrale.
Pur con le note limitazioni, l'avvio immediato dell'operatività può consentire almeno per tutto il 2010 di dare qualche spallata al muro delle banche.
un caro saluto,
riccardo barbieri

Claudio r ha detto...

Della serie .....meglio fare una cosa inutile che non farla !!!!

Tommaso ha detto...

Il quarto confidi sardo, dopo i primi due già 107 ed il terzo in istruttoria, che dice queste cose fà riflettere e molto ......!