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venerdì 30 luglio 2010

Celebrata a Milano la fusione di nove confidi in Artigianfidi Lombardia



Come annunciato qui, oggi presso la Camera di commercio di Milano si è perfezionato l'ultimo passaggio di approvazione del progetto di fusione per incorporazione in Artigianfidi Varese ("107" dal febbraio scorso) di otto altri confidi di area Confartigianato. Artigianfidi Lombardia (nome della nuova creatura) è stato poi presentato in un incontro pubblico.
Mi ha fatto piacere prendere la parola insieme al Direttore Andrea Bianchi (grazie dell'invito inaspettato), al presidente di Confartigianato Lombardia Giorgio Merletti e al Vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli (nonché Assessore all'Industria, artigianato, edilizia e cooperazione).
Trovate un resoconto su questa news. Mi limito a dare qualche flash. Artigianfidi Lombardia copre il territorio della regione come una "C", tracciata partendo da Sondrio e toccando via via Como, Varese, Legnano, Pavia, Vigevano, Lodi, Crema, Cremona e Mantova. Non c'è stata l'adesione plebiscitaria di tutti i confidi Confartigianato, ma anche le realtà che hanno preferito restare autonome (Lecco, Bergamo e Brescia) seguono con attenzione gli sviluppi del progetto, e i vantaggi che potrebbero ottenere da una futura integrazione. Poi c'è Sinvest (Milano) che ha ottenuto l'iscrizione a 107 lo scorso aprile e segue una propria strategia.
I numeri di AFL sono già interessanti: a fine 2009 la situazione consolidata raggiunge 600 milioni di prestiti in essere, 320 milioni di esposizioni garantite, 28 milioni di patrimonio di vigilanza. Sono numeri che nei settori small business consentono di comporre un portafoglio rischi ben frazionato e diversificato. Il Presidente Merletti (varesino come Bianchi) ha sottolineato il lavoro paziente che la struttura di Confartigianato ha svolto dal 2005 per raggiungere questa meta. Negli ultimi mesi c'è stato un cambio di passo. Nella base associativa dei nove confidi è maturato il consenso per il progetto, approvato all'unanimità anche nelle piazze inizialmente diffidenti.
Il Vicepresidente Gibelli ha evidenziato l'importanza dei confidi nel suo modello di azione regionale per le attività produttive, definito"lombardismo". Il lombardismo promuove l'intelligenza collettiva diffusa nel sistema produttivo, organizzato in reti e filiere capaci di innovare e competere nel mondo. E' questo il fattore propulsivo, che viene prima dell'azione pubblica ed è da questa valorizzato, a differenza di quanto accade in altre regioni, dove l'ordine dei fattori si inverte.
Sul tema specifico della garanzia, Gibelli ha regalato uno scoop: la Regione intende creare una struttura rafforzata per il dopo-crisi, imperniata su una "newco di garanzia", che presumo sarebbe un soggetto di rilevanza regionale, integrato con la rete dei confidi, ma aperto anche ad altri partner (enti pubblici, banche). Aspettiamo maggiori dettagli.
Per il momento (aggiungo io) c'è molto da fare per rafforzare la rete esistente nel durante-crisi, portando a buon fine progetti già massicci come questo di Artigianfidi Lombardia, e il rilancio di Federfidi Lombarda.
Sono contento che nelle ultime settimane fioriscano occasioni di incontro come questa. E' un frutto del lavoro cominciato nel gruppo Smefin. Sono cresciuti il dialogo, la stima e il lavoro con persone della tecnostruttura dei confidi (come Andrea Bianchi, o Fabio Cutrera), e questi amici si sono presi il rischio di parlarne e proporre l'esperimento ai loro presidenti, o referenti delle associazioni. Nonostante la presenza di un soggetto come me, noto per le posizioni spesso critiche, e i discorsi sempre complicati.
Questo lavoro è cominciato, e potrebbe (chi lo sa?) portare idee nuove, voglia di fare, spirito di corpo nel sistema dei confidi. E' interessante progettare i modelli e le newco, ma forse oggi è altrettanto se non più utile lavorare con le persone, sul campo.

Luca

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