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mercoledì 2 marzo 2011

Delzio: fondo di garanzia e zero fiscalità per i giovani che vogliono lavorare

Luigi Delzio, manager Piaggio, autore di Generazione Tuareg e La scossa, lancia oggi in questo articolo sul Sole 24 ORE due proposte: un fondo di garanzia su prestiti ai giovani che vogliono investire in capitale umano (master all'estero) o in nuove imprese; dirottamento di tutti i fondi per incentivi discrezionali alle imprese (4 miliardi, giudicati poco rilevanti dagli stessi imprenditori) in una misura di azzeramento degli oneri fiscali e contributivi sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Le idee di Delzio, think leader della generazione dei 30-40enni, sono brillanti e conto di approfondirle sui suoi libri. Per me la questione è più semplice: la solidarietà tra generazioni, il lasciare spazio e opportunità, è una questione che si gioca a livello di rapporti personali, tra genitori e figli, tra professori e studenti, tra manager e assistenti, tra capi cantiere e manovali. Per ridare ai giovani quello che a poco a poco gli è stato grattato via i vecchi devono rinunciare a qualcosa, sacrificarsi. E' nella natura dell'uomo accettare questo sacrificio come parte di un compito. E' ben misera quella società dove le generazioni mature pensano soltanto a sé, al più passando ai congiunti un po' di benessere materiale.
Ci vuole la redistribuzione di risorse che invoca Delzio, ma non deve essere veicolata soltanto dal bilancio pubblico. Pagare meno un giovane perché lo Stato rinuncia a tasse e contributi è un passo avanti rispetto al pagarlo 1000 euro al mese di cocopro, ma è sempre una soluzione temporanea, a "scalone".
Un'ultima domanda birichina: i 30-40enni ispirati e visionari, non è che vogliono affrettare i tempi per prendere il posto dei 50-70enni? Sono davvero più bravi e compassionevoli? Stampa questo post

1 commento:

Gigi ha detto...

Né più bravi né più compassionevoli. Semplicemente desiderosi di determinarsi un futuro per loro e per i loro figli, visto che davanti ne hanno di più dei 70-80enni che gestiscono questa povera Italia e che pensano più al gaudente hic et nunc che non ai nipoti: salvo non siano nipoti di....