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giovedì 31 marzo 2011

Indagine Ambrosetti su Basilea 3: Se viene meno la benzina del credito - Il Sole 24 ORE

Guido Gentili sul Sole 24 ore di oggi commenta l'indagine sull'impatto di Basilea 3 curata dallo Studio Ambrosetti (publicata a pag.3 ).
[...]non siamo all'anno zero. Nel pieno della crisi banche, imprese e Governo hanno reagito evitando inutili polemiche e imboccando la strada di accordi anche per rafforzare la patrimonializzazione delle aziende. Nel 2009 ci fu la «boccata d'ossigeno», come la definì il ministro Giulio Tremonti, con l'intesa sulla moratoria per la restituzione dei crediti alle aziende. È operativo il Fondo di investimento italiano promosso dal Governo ed è di un mese fa l'intesa con Confindustria per la moratoria dei debiti delle piccole e medie industrie.
Non si contano le intese tra banche e industria sul territorio e gli accordi bilaterali come quello raggiunto lo scorso settembre tra la Piccola industria e Banca Intesa Sanpaolo con un plafond di 10 miliardi per la crescita. Si discute la possibilità di un ruolo della Cassa depositi e prestiti nel rafforzamento patrimoniale delle banche.
Tutto bene, ma non per questo possono essere ora sottaciuti i rischi conseguenti la possibilità che il credito finisca compresso in un collo di bottiglia. La lettura dell'indagine Ambrosetti su «mercato, banche e imprese verso Basilea 3» che pubblichiamo a pagina 3 suggerisce una discussione aperta e non di comodo. Ci sono numeri e simulazioni che fanno tremare i polsi. Ad esempio, nel caso le banche scegliessero, come unica strada, quella di ridurre gli impieghi per adeguarsi alle nuove regole, l'impatto che ne deriverebbe sarebbe una restrizione dello stock di credito a famiglie e imprese tra il 9% e il 24% rispetto ai livelli del 2009.
Certo è un'ipotesi estrema, ma rende bene l'idea del problema che abbiamo di fronte. Considerata, per l'appunto, la natura "bancocentrica" del sistema italiano dove la reciproca, storica dipendenza tra banche e imprese raggiunge il picco in Europa. Se Basilea 3 provoca la febbre nelle banche, queste, a loro volta, possono scatenare la polmonite nelle imprese già in affanno. E allora addio crescita.
Basilea 3, con default elevati, mette in discussione un modello di finanziamento delle imprese, e il suo contesto (a cominciare dalla fiscalità). Va bene tamponare gli efetti meccanici sul credito di Basilea 3, ma costruiamo subito i pilastri aggiuntivi che potranno far reggere le imprese se i prestiti dovessero ritrarsi. C'è bisogno di qualche idea radicalmente nuova, e di un grande piano di formazione di competenze. Come la storica trasmissione "Non è mai troppo tardi", del benemerito maestro Alberto Manzi.
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