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martedì 31 maggio 2011

Dal credito dolori per la BCC di Padova

Finanza e mercati racconta il caso della Banca Padovana, terza BCC italiana per dimensioni, da mesi sotto osservazione da parte della Vigilanza.
In Calabria il 2010 molte delle giovani BCC della regione sono state commissariate. Altri casi sono quelli di Firenze e Mantova, . Alla radice delle difficoltà sta una politica generosa di espansione degli impieghi, complice una governance non troppo intralciata (per così dire) dal risk management. Come ne verrà fuori il sistema? Stampa questo post

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sono moltissime le bcc sanzionate e diverse quelle in amministrazione straordinaria. Per due ragioni:

1) una numerica: le bcc sono tantissime mentre le altre banche, pur esse oggetto di sanzioni, sono molte di meno (vedi fusioni ecc. ecc.)

2) banca di italia da qualche anno e' molto piu' severa, a quanto si sente in giro.

3) gli amministratori delle bcc sono dei "pazzi", sia detto in senso buono: rischiano senza guadagnare compensi, che normalmente sono ridicoli, tipo 120 €/ 150 € a gettone, lordi!

4) questo può determinare altri motivi per cui si decida di amministrare (ditte proprie da affidare ecc., anche se sono alla luce nuovi limiti per gli affidamenti degli amministratori).

5) non che nelle altre banche cio' non avvenga... ma con ben altri compensi.

E' un sistema in crisi, dove si pretende da amministratori del territorio di dovere fare i banchieri a tempo pieno.., le strutture sono piccole e le norme sono le stesse che per le grandi banche, con mega staff ecc. ecc.

Gigi ha detto...

Erano quelli che criticavano le grandi banche durante la crisi. Purtroppo non esistono pasti gratis neanche per le BCC. Bisognerebbe trarne degli insegnamenti, ma non sempre si riesce ad essere onesti con se stessi.