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venerdì 9 settembre 2011

Cciaa Prato: bando per contributi al capitale dei confidi

Leggete questo bando con una dote di 200mila euro da assegnare a confidi 107 operanti in provincia di Prato contributi a rafforzamento del patrimonio. http://www.po.camcom.it/servizi/promo/ag_cam8.htm


I criteri sono molto articolati e premiano i confidi con maggior valore di un peculiare moltiplicatore (media geometrica di garanzie e nr soci su patrimonio e fondi rischi) calcolato per l'operatività nel pratese. Gli assegnatari saranno tenuti a rispettare limiti di importo unitario (30mila euro) e a far partecipare un rappresentante della Cciaa di Prato alle riunioni degli organi consortili. Come è fattibile? I due confidi 107 toscani che operano con la piccola impresa sono dei colossi (Italia Comfidi e Artigiancredito Toscano). Saranno disponibili a sottoporsi a questi impegni? E come si ad estrapolare un moltiplicatore per la sola provincia di Prato da un bilancio enorme?

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

La soluzione c'e', basta ripetere con me: "abbracadabbra diamone ancora un po' finche c'e n'e '....."

Anonimo ha detto...

Qui avanzerà tutto perché con quelle regole non so chi sarà ammesso.

Gigi ha detto...

Secondo me c'è lo zampino del conte Mascetti nella redazione del bando.

Beppe ha detto...

Usque tandem esisterà ancora la piccola provincia di Prato (come tutte le altre d'altronde)?
Si ha ragione Luca, avanzerà tutto... Meglio sarebbe stato donarli direttamente e subito alle popolazioni del Corno d'Africa (http://www.caritasitaliana.it/materiali/comunicati/settembre_2011/cs_28_02092011.pdf)

Oracolo ha detto...

Ma a Prato i confidi fanno garanzie a prima richiesta?

Paolo ha detto...

sta a vedere che è per garantire le imprese cinesi, in concorrenza alla guanxi....
Ma forse i break even sono diversi...

Anonimo ha detto...

Paolo, giusta osservazione. A proposito (da wikipedia):
Guanxi (Pinyin: gūanxi) indica un sistema di relazioni molto profonde, una trama di rapporti sociali ed economici, in un network interpersonale che si forma sin dalla scuola (i genitori infatti scelgono una scuola dove il figlio potrà inserirsi in un gruppo sociale su cui fondare i propri punti d’appoggio in età adulta). Guanxi è dunque un network di contatti (che si forma in un arco temporale molto lungo) a cui un individuo può fare riferimento quando ne necessita; ad esempio per velocizzare pratiche burocratiche, per ottenere informazioni importanti o per conseguire altri favori. Non necessariamente le guanxi devono essere dirette, ma si può raggiungere un obiettivo tramite guanxi altrui.
Concetti correlati a quello di guanxi sono il renqing (l’obbligo morale di mantenere la relazione interpersonale), il lian e il mianzi. Questi ultimi concetti sono le due componenti della “faccia”: il lian è realizzato tramite un comportamento adeguato alla relazione (ad esempio consono alla gerarchia e allo status), mentre il mianzi rappresenta la percezione sociale del prestigio di una persona. Una perdita di lian porterebbe ad una perdita di fiducia nel proprio network sociale, mentre una perdita di mianzi comporterebbe una perdita di autorità all’interno delle guanxi. Ad esempio, interrompere di continuo mentre un superiore sta parlando gli può causare una perdita di lian, ma non di mianzi.

Penso che accadrà l'opposto: le Pmi italiane per resistere si faranno le loro guanxi.

Paolo ha detto...

Intuizione notevole, Luca! Basterebbe ri-scoprire (e ri-modelllare) nuove forme mutualistiche (perchè la guanxi non è altro che mututalità....) come ad esempio forme di private equity / capital venture... (ma forse occorre cambiare anche questi termini e per così dire "de-anglicizzarli....).
Siamo pronti? Forse no, ma tempus fugit....