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giovedì 12 aprile 2012

ABI: l'agenda digitale dell'industria bancaria

L'ABI, nel corso dell’evento Dimensione cliente,  svoltosi a Roma l'11 e 12 aprile,  ha illustrato le su proposte per l'Agenda digitale dell’industria bancaria.
L’Agenda individua tre macroiniziative prioritarie di intervento:
  1. Normativa Digitale Amichevole. Ha lo scopo di promuovere la creazione di un sistema normativo che favorisca la digitalizzazione dell'interazione tra banca e clientela (consumatori e imprese) attraverso l’utilizzo di strumenti volti al miglioramento della qualità della vita e all’efficienza produttiva, e allo stesso tempo innovativi e flessibili (come ad esempio la firma elettronica); 
  2. Ecosistema digitale pubblico per una modernizzazione della Pubblica amministrazione e delle imprese. L’obiettivo è una più funzionale interazione tra banca e clientela, secondo quattro specifici interventi: fatturazione elettronica; digitalizzazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione; internazionalizzazione del settore produttivo italiano, attraverso il supporto del Ministero dello sviluppo economico nella realizzazione dell’International Trade Hub in Italia (la piattaforma unica che permette alle imprese italiane di espletare in modo digitale tutte le procedure burocratiche, amministrative e finanziarie di gestione dell'import ed export); digitalizzazione del rapporto tra Pubblica amministrazione e cittadini/imprese, tramite il canale bancario. 
  3. Stimolo dei Comportamenti Digitali, iniziativa volta da un  lato all'avvicinamento dei cittadini alla realtà digitale, migliorandone la percezione in termini di sicurezza, di convenienza e di facilità di utilizzo, e, dall’altro, all'identificazione di incentivi per stimolare l'uso di canali e strumenti più efficienti.  
Per ciascuna macroiniziativa, il piano identifica gli interventi specifici,  i soggetti coinvolti e i benefici attesi per il sistema Paese.  L’Agenda Digitale del settore bancario è stata trasmessa al Governo.

Colgo l'occasione per proporre alcune innovazioni che possono essere attuate dalle stesse banche direttamente e autonomamente (le riprendo da questo post): riguardano i servizi di internet banking, che non consentono oggi di accedere con facilità ai dati del proprio conto, o dei rapporti di prestito, o degli investimenti finanziari, da modelli di pianificazione finanziaria realizzati con fogli elettronici o altri software. Care banche, perché non aggiungete una funzionalità di interfaccia web service per interrogare con protocolli internet standard i nostri dati, integrando quelli relativi a diversi rapporti bancari? Lo so che esiste uno standard CBI, ma copre soltanto alcune informazioni ed è molto, molto complicato.

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