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giovedì 31 maggio 2012

Relazione annuale Banca d'Italia: si parla anche di confidi 107

A pag. 217 della Relazione annuale, nel paragrafo dedicato agli intermediari "107", ecco cosa si scrive a proposito dei confidi:


Oltre la metà dei confidi ha chiuso il bilancio 2011 in perdita. Per le società del comparto, connotate da una modesta redditività, rileva il peso dei costi operativi, che assorbono complessivamente il 60,5 per cento del margine di intermediazione.
[...]
Il comparto dei confidi presenta nel complesso un adeguato livello di patrimonializzazione; il rapporto tra il patrimonio di vigilanza e le attività ponderate per il rischio è pari, mediamente, al 13,5 per cento. Tale dato risulta, peraltro, significativamente condizionato dalle misure di sostegno provenienti dal settore pubblico: da un lato, i contributi erogati dagli enti regionali rafforzano il patrimonio di vigilanza; dall’altro, il ricorso ai meccanismi di controgaranzia a valere sul Fondo centrale di garanzia gestito dal MedioCredito Centrale consente la riduzione delle attività ponderate per il rischio.
La Banca d'Italia mantiene alta l'attenzione verso l'equilibrio gestionale dei confidi, come conferma il passaggio sulle ispezioni a pag. 238, dal capitolo 19, L'azione di Vigilanza:

Per il comparto dei confidi, il cui peso all’interno dell’elenco speciale è ulteriormente cresciuto nel corso dell’anno (cfr. il paragrafo del capitolo 16: La struttura del sistema finanziario), sono stati effettuati interventi volti a favorire un rafforzamento della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni. Particolare attenzione è stata posta all’adeguatezza della dotazione patrimoniale, in molti casi dipendente dai contributi pubblici erogati dalle Regioni e dalle Camere di commercio, al monitoraggio delle posizioni garantite e alla possibile sottostima della rischiosità degli impieghi, attese le difficoltà per tali soggetti di reperire informazioni sull’andamento dei rapporti creditizi sottostanti.
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