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giovedì 7 giugno 2012

La Commissione UE si sveglia: comunicazione sul nuovo sistema di gestione delle crisi bancarie

Stretta dal pressing di Mario Draghi, Barack Obama e altri, la Commissione Europea ha messo oggi nero su bianco delle proposte di normative europee pe la gestione delle crisi bancarie e la risoluzione dei fallimenti delle banche cross-border. Qui il comunicato stampa. Cito due passaggi:
La crisi finanziaria ha dimostrato con chiarezza la necessità di modalità più solide per la gestione coordinata delle crisi a livello nazionale, nonché la necessità di istituire meccanismi che siano maggiormente in grado di far fronte ai dissesti bancari transfrontalieri. Nel corso della crisi si sono verificati numerosi dissesti bancari importanti (Fortis, Lehman Brothers, le banche islandesi, Anglo Irish Bank, Dexia) che hanno messo in luce gravi lacune nelle modalità esistenti per la gestione delle crisi. In assenza di meccanismi in grado di assicurare una riduzione ordinata delle attività, gli Stati membri dell’UE non hanno avuto altra scelta se non quella di salvare il loro settore bancario. La Commissione ha già pubblicato nel 2010 una comunicazione per indicare la strada da seguire (IP/10/1353). 
Il quadro di risoluzione delle crisi si fonda sulle misure recentemente adottate da diversi Stati membri per migliorare i sistemi di risoluzione delle crisi a livello nazionale, ne rafforza gli aspetti fondamentali e garantisce l’applicabilità degli strumenti di risoluzione delle crisi sul mercato finanziario integrato europeo.
Gli strumenti proposti si dividono in strumenti di “prevenzione”, di “intervento precoce” e di “risoluzione delle crisi”, e l’intervento delle autorità diventa più incisivo man mano che la situazione si deteriora.
E' questo l'inizio della ventilata banking union? Speriamo sorte migliore rispetto al fiscal compact
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