aleablog

giovedì 30 agosto 2012

Sondaggio a risposta secca: confidi, tutti 107?

Trovate in alto a destra un sondaggio minimalista, che riprende il ragionamento, e la proposta, fatti qui a fine giugno. Prima di immergersi nella ripresa post-ferie, prendetevi un momento per rispondere. Quello che il cuore vi suggerisce.
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31 commenti:

Anonimo ha detto...

No.

Anonimo ha detto...

Chiedevo una risposta secca per il sondaggio.
Ma anche qui c'è piena libertà di esprimere le proprie opinioni, più o meno stringatamente e anonimamente.

Gigi ha detto...

Posta così la domanda è troppo tedesca. Un buon italiano, magari avvezzo alla politica risponderebbe 106 e mezzo.

Reo ha detto...

Se dovessero vincere i Si' allora vorrebbe dire che i frequentatori di aleablog sono tutti tedeschi ! La percentuali di italiani sara' quella che si riferiscono ai 106. Io mi sono espresso come un italiano.

Anonimo ha detto...

Se ci mettiamo a tavola, meglio l'italian way of life. Se si tratta di gestire progetti e risorse pubbliche, la Germania ha molto da insegnarci. Nello specifico dei confidi, a fare ordine per cambiare.

Anonimo ha detto...

The question is: Se invece provassimo ad abbandonare questa dicotomia ed iniziassimo a pensare e ad agire come Europei, piuttosto che ancora come Italiani, Tedeschi, Francesi, Inglesi, Polacchi e chi più ne ha più ne metta.....Le Api di Padre Dante avrebbero da insegnarci molto.

Anonimo ha detto...

meglio 106 e mezzo

Anonimo ha detto...

@Anonimo 11:34: il volo delle api verso i fiori come metafora della beatitudine delle anime in Paradiso? Ovvero:
"sì come schiera d'api che s'infiora / una fiata e una si ritorna / là dove il suo laboro s'insapora" (Paradiso, XXXI, 7-9)
Che immagine vertiginosa! Che tu poni sulle fondamenta dell'ideale europeo. Roba tosta!
Io ti seguo con ammirazione in questa visione estatica, ma trovo più appropriato collocare i confidi nel contesto del Purgatorio, che è un posto dove ti fanno fare cose scomode e dal quale non vedi l'ora di uscire, ma è comunque rischiarato dalla speranza.

@Anonimo 11:35: il negozio di calzature per confidi non ha le mezze misure, mi spiace; ma forse con 106 e mezzo intendi un'unica tipologia regolamentare di confidi, ma snellita rispetto agli attuali 107. Se è così sono d'accordo sul principio, anche se si può facilmente dissentire sulla sua attuazione.

Anonimo ha detto...

sarebbe interessante analizzare bene i bilanci di alcuni confidi 107, sopratutto in riferimento ai costi di gestione, ai costi richiesti alle imprese per la fideiussione e il monte dei crediti deteriorati e le escussioni pagate alle banche...

Anonimo ha detto...

@Anonimo: sarebbe interessante analizzare bene anche i bilanci di alcuni confidi 106. Troveremo forse un minor livello dei costi di struttura, ma non necessariamente una minor incidenza sul monte garanzie. Sulla qualità del credito, beh, anche i 106 non operano su Marte.
E poi, torno a ripetere, se escludiamo 4-5 grossi calibri, i 107 di oggi sono i 106 medio-grandi di ieri. Non hanno subito un ibridazione forzata. Non ragioniamo sulle targhette.

Michey ha detto...

non c'è solo il bianco e il nero...c'è anche il grigio in rerum natura!!

Anonimo ha detto...

Grigi ci son diventati i capelli a parlare senza andare alla radice dei problemi.

Michey ha detto...

Per così poco!!
Allora per evitare che diventino bianchi completamente, andiamo alla radice del problema una volta per tutte!

Felice ha detto...

SEMPLIFICAZIONE!!!

Luca Erzegovesi ha detto...

@Michey: non è il poco o il tanto del problema, sono gli anni che passano. Per me sono dieci di frequentazione di un sistema alla faticosa ricerca di un'identità.

Luca Erzegovesi ha detto...

@Felice: per semplificare bisogna essere almeno in tre, confidi - banche - Banca d'Italia, lavorare con grande competenza e fiducia reciproca. È tutt'altro che semplice!

Felice ha detto...

L'associazione dei Confidi deve fare da promotrice abbozzando il lavoro!!!

Anonimo ha detto...

Diamo il merito ad AssoConfidi di essere più propositiva che in passato, l'ho notato negli ultimi tempi, ad esempio nel progetto XBRL sullo scambio dati. Però c'è da cambiare qualcosa: primo, i tempi di attivazione e risposta, troppo lunghi per i troppi passaggi di decantazione tra livello tecnico e livelli di governo; secondo, per il fatto che il lavoro deve nascere su tavoli tecnici che riuniscono fin dall'origine le tre parti interessate. E' più probabile che i livelli tecnici trovino soluzioni condivise.

Sapio ha detto...

Semplificare: richiesta sempreverde. BdI ha chiarito bene che non intende semplificare oltre. Immagino ritenga ogni ulteriore richiesta un tentativo di sfuggire alla vigilanza.

Felice ha detto...

Il modus procedendi è il problema!

Raffaele Galano ha detto...

Complimenti Prof. Erzegovesi per l'iniziativa.La propoata da Lei avanzata è totalmente condivisibile.Partecipando a un convegno promosso dalla Provincia di Salerno in occasione della presentazione del rapporto sulla "Struttura e Prospettive dei Confidi nella Provincia di Salerno",da me curato, ho sostenuto con forza la tesi del superamento della separazione tra Confidi vigilati e non vigilati, azzerando la soglia.Spero proprio che la Sua iniziativa possa essere l'occasione per una riflessione seria da parte di tutti. Raffaele Galano

Anonimo ha detto...

@Raffaele: grazie per l'incoraggiamento, ma non parlerei di un'iniziativa, è solo uno spunto per scaldare i motori del dibattito informale sui confidi che spero si animerà nelle prossime settimane.

Anonimo ha detto...

Dunque. Al gioco partecipano tre soggetti: i confidi le banche e le imprese. ora, a cosa servono i confidi?:
Per le imprese: 1) accedere al credito per cui senza non vi avrebbero accesso; 2) possibilmente ottenere tassi di mercato migliorativi; 3) ottenere agevolazioni pubbliche; 4) ottenere consulenza (su agevolazioni, in materia di credito ecc...).
Per le banche: a) ottenere delle garanzie a riduzione del rischio di credito; b) ottenere, se possibile, informazioni sull'impresa; c) ottenere una garanzia che possa ridurre l'assorbimento patrimoniale.
Bene. Per quel che mi risulta (ma potrei tranquillamente essere in errore) l'unica differenza tra un confidi 106 e il 107, oggi, rileva in punto c). (vi sono sempre piu indirizzi pubblici a differenziare in punto 3). Peraltro con una graduale ma significativa diminutio (leggasi ponderazione dal 20 al 50%, e della ponderazione da ricoscere alle PMI al 57%). Se e' così ma allora mi domando, perché 107? Non si poteva far evolvere il confidi in qualcosa di diverso da ciò per cui e' stato pensato? Ma era necessario giungere sotto il controllo di BI? (non x il timore dei controllo o altro). E' giustissimo che delle strutture come i confidi vengano sottoposti a controlli (peraltro i 106 hanno il Collegio Sindcale, le società di revisione, l'imminente Organismo). Era necessario arrivare a fare le segnalazioni in CR? L'antiriciclaggio? L'anagrafe tributaria? (Forse si, ed io non ben focalizzato i motivi). Credo, in conclusione, che si sia sbagliato l'indirizzo da attribuire al confidi, volendolo trasformare in un gigante. Giganti dai piedi di argilla che senza il sostegno pubblico sarebbero già crollati (a pochi anni dalla loro nascita).

Anonimo ha detto...

Si era necessario. Mi sapresti dare il dato aggregato sull'ammontare dei finanziamenri pubblici che arrivano ogni anno ai confidi italiani? Sai che quelli sono soldi pubblici.?
La questione e' che allo stato, finiti i soldini, non avete piu' motivo di esistere.

++ ha detto...

Chiudendo i Confidi si risparmierebbe tempo e soldi. Chiudendo le miniere si risparmierebbero tempo soldi e medicine. Chiudendo la bocca all'anonimo del 06 Settembre 00.48 si commetterebbe un gesto non democratico perchè è giusto che ognuno di noi possa eprimersi liberamente.Quindi va bene dare aria ai denti. Addossare a chi presta solo garanzie gli adempimenti antiriciclaggio e l'anagrafe tributaria è una grande fesseria. Un adempimento doppio poichè lo fanno le banche dove si eroga il finanziamento. Una cosa mostruosa frutto della deriva adempimentistica di Assoconfidi con politici e burocrati ormai in fase di stordimento acuto.

Sapio ha detto...

@ ++ scusa cos'è 'sta storia dell'anagrafe tributaria?

Anonimo ha detto...

Le cose che dici hanno portando al fallimento il mondo dei confidi.
Non sapete dire altro che non volete vincoli, adempimenti, controlli da perte di nessuno.
Nessun'altra proposta!
Intanto, però, perfettamente in linea con il vostro modus operandi pretendete soldi pubblici a quantità.
Forse non vi bastano più o forse sarebbe meglio dire che sono finiti?
Sono d'accordo con Sapio. Non c'è più spazio per voi (e neppure i soldi).
Cambiare mestiere?
Su questo punto non seguirei più i consigli di Sapio perchè di mediatori ce ne sono già troppi.
A proposito ma se sarete costretti a chiudere (o a cambiare mestiere) le vostre garanzie chi le pagherà?
Perchè non iniziate a riflettere su queste cose?

P.S.: dimenticavo: Forse non sai che la normativa antiriciclaggio è ormai applicata a tutti? (professionisti compresi?).

Sapio ha detto...

@Anonimo 22:26 : il punto a) ed il punto c) coincidono. Il punto b) è evanescente. Oggi la ponderazione delle garanzie personali concesse da una grande banca è 100%. Idem quella di un Confidi 107. Quindi al momento sono inutili. I punti 1) e 4) possono essere svolti da mediatori qualsiasi. Il punto 3) direttamente da banche. Il punto 2) (tassi inferiori) non l'ho mai visto. Ciononostante hai ragione: i Confidi potevano esser fatti evolvere verso un modello diverso e più utile al paese. Ma la politica non ci avrebbe guadagnato.

Anonimo ha detto...

C'è qualcuno che conosce il dato aggregato sull'ammontare dei finanziamenri pubblici che arrivano ogni anno ai confidi italiani?

Anonimo ha detto...

Passo ora a postare i risultati del sondaggio che si è appena chiuso. Proseguiamo lì la discussione.

Anonimo ha detto...

Ecco il link al post con i risultati:
http://alea-smefin.blogspot.it/2012/09/sondaggio-confidi-tutti-107-i-risultati.html