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giovedì 10 gennaio 2013

Banca d'Italia: consultazioni su estensione Matrice a Intermediari non bancari e archivio storico perdite da default

Segnalo che il 31/12/2012 la Banca d'Italia ha messo in consultazione due importanti modifiche alla normativa di Vigilanza in materia informativa. Si tratta dell'estensione degli schemi di matrice dei conti agli Intermediari non bancari (e del loro arricchimento rispetto alla specifica attività di questi) e delle segnalazioni relative all'archivio delle perdite registrate storicamente sulle posizioni in default.

La prima consultazione è proposta in questa pagina del sito bancaditalia.it. Nel documento di presentazione si motiva così la modifica proposta:

Al fine di arricchire il quadro informativo sull’operatività di leasing, factoring, credito al consumo e garanzie rilasciate, così da favorire analisi più efficaci a livello micro e di sistema, nonché di posizionamento sul mercato, le informazioni di dettaglio su tali attività presenti nella Circolare n. 217 sarebbero replicate in matrice ed estese  pure alle banche (cfr. Sezione II, sottosezione 7 “Informazioni di dettaglio su specifiche attività”), che in taluni casi rappresentano operatori rilevanti nei settori in questione.
La proposta di modifica della matrice è stata illustrata, nelle sue linee principali, ai rappresentanti delle associazioni di categoria degli intermediari finanziari (Assilea, Assifact, Assofin, Assoconfidi, ecc.) nel corso di un incontro tenutosi nello scorso mese di giugno presso il nostro Istituto. 
Il termine per la presentazione delle osservazioni è 60 giorni dalla pubblicazione, quindi il 1° marzo 2013.

Per la seconda consultazione la pagina è questa. Il documento introduce così gli obiettivi del nuovo flusso informativo sollecitato dalle banche e dagli intermediari vigilati:

Scopo della segnalazione è la costruzione di un archivio che raccolga dati sull’attività di recupero dei crediti svolta dagli intermediari vigilati (bancari e finanziari), che permetta di calcolare i tassi di perdita registrati storicamente sulle posizioni deteriorate (default).
La costruzione di tale archivio è funzionale alla stima delle  expected losses che tutti gli intermediari saranno chiamati a effettuare nell’ambito del nuovo modello contabile di  impairment che sostituirebbe l’attuale modello  incurred losses previsto dallo IAS 39. La segnalazione ha anche finalità di vigilanza informativa sugli intermediari che adottano o intendono adottare i modelli interni avanzati per il rischio di credito (AIRB), con particolare riferimento al calcolo della loss given default (LGD).  
Anche in questo caso il termine per osservazioni e commenti è il 1° marzo 2013.

E' evidente quanto siano importanti le due innovazioni regolamentari di cui sopra per i confidi vigilati.
La prima delle due introduce una serie di estensioni della Matrice al fine di trattare più compiutamente anche le posizioni in garanzie emesse, pane quotidiano dei confidi. Sì, perché queste forme contrattuali hanno ricevuto fino a pochi mesi fa un trattamento piuttosto sommario nei sistemi informativi bancari. L'adeguamento a Basilea 2 ha migliorato la situazione, ma adesso si dovrebbe arrivare a uno schema esaustivo.
La seconda proposta pone le basi per una più precisa misurazione ex post dell'impatto del rischio di credito, e varrà a "costringere" i confidi che ancora non lo fanno a stimare con maggior rigore e omogeneità un driver fondamentale del loro pricing, la LGD.
Saranno probabilmente le banche a dover sopportare i maggiori costi di adeguamento alle nuove segnalazioni. I confidi dovrebbero ottenere una ricaduta positiva dall'upgrade e della standardizzazione delle procedure bancarie, dato che nei confronti delle banche sono mittenti e destinatari di informazioni sulle esposizioni creditizie garantite.
Dalle prossima settimana analizzerò più attentamente i testi messi in consultazione. Da tempo auspicavo la nascita di un tavolo comune Puma in materia di garanzie (vedi chiusa di questo post del settembre 2009). Le estensioni proposte pongono le basi per avviarlo quando le modifiche saranno varate o, meglio ancora, adesso che sono in consultazione.
Se volete approfittare del blog per mettere in discussione i punti specifici dei due documenti in consultazione, siete i benvenuti. Potremmo anche rispolverare l'etichetta "gruppo Smefin" per mandare commenti di contenuto tecnico alla Banca d'Italia (rigorosamente entro il 1° marzo).


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