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sabato 13 aprile 2013

Fidindustria Emilia Romagna racconta la sua ispezione e fa appello ai soci

Il 10 aprile, Fidindustria Emilia Romagna ha pubblicato sul proprio sito questo comunicato a firma del Presidente, Alessandro Volta. Il comunicato prende atto del blocco di nuove operazioni disposto dalla Banca d'Italia per carenza di patrimonio (vedi ns post di febbraio) e dà notizia di un piano per porvi rimedio, presentato l'8 aprile alla Banca d'Italia. Non si scende nel dettaglio, ma si afferma con chiarezza che ci sarà bisogno di un coinvolgimento diretto dei Soci per la ripatrimonializzazione.

Cito il comunicato nella sua integralità:
Care imprese socie, è datata 7 febbraio la presentazione da parte di Banca d’Italia dei risultati dell’ispezione condotta presso i nostri uffici dal 30 luglio al 09 novembre 2012: si è trattato di oltre tre mesi di analisi puntuali ed approfondite sullo stato dell’arte di Fidindustria ER, dalla cultura organizzativa alle procedure operative, fino alla valutazione del credito e all’adeguatezza patrimoniale.
Un importante rilievo emerso riguarda i requisiti patrimoniali, più stringenti ed essenziali proprio in quanto confidi vigilato. Tale rilievo ci impone il divieto di emissione di nuovi impegni in garanzia; tutti gli impegni in essere sono, invece, da intendersi validi e non soggetti ad alcun impedimento. Nei 60 giorni successivi è stato predisposto un adeguato Piano di patrimonializzazione e potenziamento della struttura operativa: in data 8 aprile è stato inviato all'attenzione di Banca d'Italia.
L’osservazione posta dalla banca centrale evidenzia una questione già nota e sulla quale stiamo da tempo lavorando, certamente non aiutati dai tassi di insolvenza sulle posizioni garantite nel corso degli anni, in continuo incremento: stiamo lavorando sodo per costruire i presupposti di una rapida soluzione, supportati in ciò da tutti gli attori coinvolti direttamente e indirettamente nella nostra attività. La ricapitalizzazione di una struttura mutualistica come Fidindustria è una questione che coinvolge tutti, dal pubblico fino ad arrivare alla nostra base sociale che è chiamata ad investire sul nostro rafforzamento patrimoniale.
L’obiettivo che ci poniamo è solo uno: riattivare al più presto il supporto al nostro territorio. Vogliamo continuare a sostenere le imprese nell’accesso al credito: è un supporto mutualistico di vitale importanza per la sopravvivenza delle PMI dell’Emilia Romagna.
Se non ci fosse questa necessità, se la crisi non erodesse la reale possibilità del nostro tessuto imprenditoriale di sopravvivere e di guardare al futuro, allora non ci sarebbe bisogno di mettere a disposizione un patrimonio per garantire la crescita e probabilmente non ci sarebbe bisogno di un confidi che svolga questo lavoro.Ma purtroppo non è così. C’è bisogno di Fidindustria, e c’è bisogno che sia più forte e solido per affiancare le imprese in questo preciso momento storico e per fare questo ci sarà bisogno di un coinvolgimento diretto dei Soci per la ripatrimonializzazione.

Alessandro Volta
Presidente Fidindustria Emilia Romagna
Per il momento c'è poco da commentare. Conforta che il confidi industriale di questa regione importante stia lavorando sodo per uscire dalle secche. Aspettiamo i dettagli del Piano di rafforzamento e la sua declinazione nei confronti dei soci. I precedenti appelli a mettere mano al portafoglio (penso a  Unionfidi Piemonte e Confidi Mutualcredito di Pescara) non hanno avuto una risposta entusiasmante, ma forse la crisi ha rafforzato il senso di solidarietà. O forse scatteranno dispositivi statutari che impegnano i soci a sovvenire ai bisogni del loro confidi, come nei casi citati.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Evidenzio questa news da Fidindustria:

22 Maggio 2013
ATTIVA LA CONVENZIONE FIDINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA - UNIONFIDI PIEMONTE. NUOVE POSSIBILITA' DI ACCESSO ALLA GARANZIA PER LE IMPRESE EMILIANO ROMAGNOLE


In attesa che si produca il Piano di Patrimonializzazione avviato a seguito della sospensione di Banca d'Italia, Fidindustria Emilia Romagna intende proseguire la propria missione di sostegno alle imprese del territorio anche attraverso accordi e convenzioni con altri Confidi vigilati per l'emissione di nuove pratiche di garanzia. Questo fino a quando Fidindustria non avrà completato il processo di rilancio che condurrà ad una più adeguata patrimonializzazione, un’organizzazione più efficace e una governance rinnovata.

E' stata siglato nel mese di aprile un accordo con Unionfidi S.C. per il sostegno e l'accesso al credito delle imprese dell'Emilia Romagna; Unionfidi è una Società Cooperativa di garanzia collettiva dei fidi che nasce a Torino nel 1975 con lo scopo di agevolare l´accesso al credito delle Piccole e Medie imprese associate, attraverso la prestazione di garanzie.

Unionfidi potrà rilasciare garanzie a favore dei soci di Fidindustria senza la necessità che le imprese della nostra regione diventino soci diretti Unionfidi. Il rapporto con l'impresa resterà di competenza di Fidindustria, così come l'allestimento della pratica di domanda di garanzia e la gestione di tutto l'iter procedurale.

Per conoscere le banche convenzionate con Unionfidi e per ulteriori informazioni, contatta la sede territoriale di competenza di Fidindustria Emilia Romagna.

Anonimo ha detto...

Grazie della segnalazione, ho fatto un post apposito