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lunedì 13 maggio 2013

Valfidi Aosta: dal bilancio 2012 buona tenuta dell'equilibrio economico e crediti deteriorati sotto controllo

Ricevo in anteprima e volentieri faccio conoscere il Bilancio 2012 di Valfidi Aosta. Ve ne consiglio la lettura, più rassicurante di quella dei bilanci di altri confidi operanti in aree economiche più esposte alle turbolenze della crisi rispetto alla Regione autonoma della Valle d'Aosta.

L'operatività ha rallentato e lo stock garantito si è abbassato, ma rimane sopra gli 87 milioni. I parametri di redditività per commissioni di garanzia e di istruttoria presentano una confortante stabilità. Con un buon andamento del margine da titoli e tesoreria, non ci sono stati problemi nel coprire il milioncino di spese del personale e amministrative, e le rettifiche su crediti di 377 mila euro. L'utile di esercizio raggiunge 274mila euro. Il rapporto sofferenze / garantito a fine 2012 era il 2,6%, aggiungendo gli incagli (2,98%) si arriva a partite deteriorate per 5,58%. Il rischio è molto frazionato. Il solvency ratio è al 16%. Non male, di questi tempi. Merito ovviamente di un contesto operativo (per ora) più tranquillo, ma anche di una gestione ragionevole, pulita, dell'equilibrio gestionale.
Non siate invidiosi. E ditelo al dott. Ingroia che ad Aosta si vive bene, anche nel settore della garanzia. 
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Su 87 milioni di portafoglio in bonis solamente 290.000 euro di rettifiche non mi sembra il massimo della sana e prudente gestione.

LaRAVA e LaFAVA ha detto...

Concordiamo: le sofferenze sono svalutate adeguatamente ma le rettifiche di valore "di portafoglio" sulle esposizioni in bonis (v. pag. 90) sono bassine, 290.515 / 82.546.074 = 0,35%
Le mitiche insolvenze da prefisso telefonico vantate dai confidi artigiani. Roba d'altri tempi.

Anonimo ha detto...

Dopo cinque anni di crisi Valfidi ha un'incidenza delle sofferenze sullo stock garantito davvero contenuta rispetto alla media nazionale e dei confidi. La situazione delle amministrazioni a Statuto speciale del Nord è mediamente più florida. Anche lì (o qui, penso al Trentino) la ricca finanza locale garantita dalle leggi di autonomia non durerà sempre. Potrebbe verificarsi anche lì (qui) un'accelerazione dei deterioramenti.