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sabato 21 settembre 2013

Regione Abruzzo: 14 milioni per apporti al capitale dei confidi, bando in arrivo

L'assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, ha presentato ieri (vedi comunicato) una misura per rafforzare il capitale sociale dei confidi abruzzesi, attraverso l'aumento gratuito delle quote sociali delle micro, piccole e medie imprese, iscritte ai Confidi. L'avviso pubblico relativo alla procedura di selezione sarà emanato il 27 settembre.
Ecco le anticipazioni sul provvedimento, sempre estratte dal comunicato della Regione:
"La nostra convinta attenzione alle politiche creditrici, come leva per lo sviluppo, non è mai venuta meno in questi anni di Governo regionale", ha spiegato Castiglione. "Potevamo scegliere altre strade, per esempio aderire al Fondo unico nazionale di garanzia ed invece abbiamo preferito essere vicini a quelle che riteniamo cerniere tra chi produce e il territorio". L'Assessore ha poi aggiunto che ulteriori 10 milioni di euro, derivanti da economie o da ribassi d'asta, concorreranno all'implementazione complessiva del fondo di 14 milioni di euro. "Ora tocca ai confidi - ha concluso Castiglione - premere sulle politiche della fusione, strada necessaria a rafforzare e consolidare la rete del credito". I quattordici milioni di euro saranno suddivisi in quattro annualità come segue: 11,9 milioni(2013); 958 mila (2014), 570 mila (2015); 570 mila (2016). Le risorse saranno specificamente destinate all'aumento gratuito di capitale sociale dei Confidi, le cui quote o azioni verranno assegnate in parti uguali in favore delle imprese che ne faranno richiesta e che siano iscritte o che intendano iscriversi ai Confidi stessi. L'accesso ai benefici è infatti subordinato all'acquisto del titolo di socio. Le imprese sono libere di scegliere un solo Confido. Le domande dovranno essere presentate ai Confidi a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell'avviso sul Burat e fino al 31 dicembre 2013.
Dal punto di vista tecnico, riscontro un'analogia tra la nuova misura abruzzese e il programma della Regione Lombardia che pure destinava fondi pubblici (già assegnati ai confidi come prestiti subordinati detti anche Formigoni loans) a riserve di patrimonio da girare a capitale sociale con un aumento di tipo gratuito imputato alle quote delle imprese socie. Qui pare che si tratti di nuovi apporti derivanti da economie di bilancio. L'assessore, come già in passato, ha colto l'occasione per caldeggiare fusioni tra i confidi. Sappiamo dell'annosa contesa tra Regione e confidi minori che si oppongono alle fusioni e alle restrizioni dei criteri di accesso ai fondi pubblici basate su parametri dimensionali. Ne ho parlato l'ultima volta nell'ottobre 2012: la Regione aveva dovuto revocare un bando per l'assegnazione di contributi in conto interesse e a fondo rischi che lasciava fuori i confidi più piccoli. Anche il bando POR FESR n. 50 del 27.06.2012 gestito dalla FIRA (finanziaria regionale), che introduceva sbarramenti analoghi, era stato revocato con Deliberazione n. 209 del 18 marzo 2013, e poi è stato ripresentato nel maggio 2013, aggiungendo uno stanziamento non condizionato alle dimensioni e quindi di fatto "riservato" ai confidi più piccoli.
Speriamo che questa nuova misura non inneschi un altro contenzioso.
Ah, se per affrontare i bisogni delle imprese si spendesse anche soltanto un decimo delle energie dissipate in beghe tra intermediari e gestori delle risorse pubbliche!
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