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martedì 14 aprile 2015

Hape bank: non raggiunto il target di capitale della nuova banca di garanzia di Confartigianato Umbria

Nell'aprile 2014 (quando aleablog era in sabbatico), Confartigianato Imprese Umbria ha promosso la costituzione di Hape Bank, una banca popolare specializzata nella garanzia creditizia. Qui il tweet col video di presentazione del Segretario generale dell'associazione promotrice, Sergio Bova:

Bene, il 27 marzo è scaduto il termine di validità del prospetto informativo autorizzato dalla Consob senza che si raggiungesse l'obiettivo di sottoscrizioni di capitale, come si preannunciava in questo comunicato del Comitato promotore (a destra nella home page):
Si comunica che il prossimo 27 marzo 2015 scadrà il periodo di validità del Prospetto In­formativo della costituenda HAPE BANK-Banca Popolare di Garanzia Collettiva dei Fidi, autorizzato dalla Consob con nota di protocollo n. 0023642/14 del 27 marzo 2014.
Non essendo stato raggiunto il capitale minimo di Euro 11.500.000, il Comitato Promotore ha deliberato una proroga di sei mesi dell’Offerta pubblica di sottoscrizione, previa pubblicazione di un nuovo Prospetto Informativo da presentare alla Consob.
In attesa della eventuale autorizzazione della Consob alla pubblicazione del nuovo Prospetto, l’Offerta stessa è sospesa a partire dal 28 marzo 2015.
La pubblicazione del Prospetto di proroga sarà resa nota con avviso pubblicato nelle medesime modalità.
Nelle intenzioni dei promotori, la costituenda Hape Bank doveva proseguire e sviluppare l'esperienza dei due confidi associativi Co.se.fi.r. e Co.se.fi.r. green. con interventi che non si sarebbero limitati all’emissione di garanzie, ma che avrebbero incluso oltre ai classici servizi accessori dei confidi (attività di consulenza alle imprese socie per il miglioramento della gestione finanziaria), anche assistenza a sostegno dei programmi di internazionalizzazione e delle operazioni di private equity e soprattutto i servizi propri di un istituto di credito tradizionale attraverso aperture di credito, finanziamenti, mutui, ecc.
Dietro il progetto sta un chiaro rifiuto del modello del confidi vigilato a favore di una riproposizione della forma di banca popolare di garanzia (già testata nell'esperienza dell'ex Interconfidi Nordest a Padova infelicemente conclusa nel dicembre 2009). Il confidi 107 non piace perché costa quanto un intermediario vigilato, ma può fare poco di più di un confidi minore.
Il nuovo esperimento umbro non ha raccolto, per ora, il necessario supporto patrimoniale.
Il Comitato promotore ha deliberato una proroga dell'offerta pubblica di sottoscrizione, e dovrebbe redigere un nuovo prospetto informativo per farsela autorizzare. Il progetto andrà avanti?
Io andrei molto cauto nel lanciare un modello inedito in solitaria di intermediario di garanzia e altro: sulla carta si possono elencare tante cose interessanti da fare, ma poi servono tante risorse (patrimoniali, professionali, ecc.) per passare dalla teoria alla pratica, su un cammino pieno di insidie.
E nelle esperienze di questo tipo (rare) i fallimenti superano i successi.
Se l'atteso decreto del MEF innalzerà la soglia per l'iscrizione a 107 a 150 milioni, i due confidi di Confartigianato Umbria potranno (se vorranno) riunificarsi senza l'obbligo di assumere il costoso e non gradito assetto di confidi vigilati.
Le opzioni si arricchiscono.

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2 commenti:

Bastiano da Bastia ha detto...

Speriamo che Confartigianato Umbria lasci perdere questa iniziativa bizzarra e costosa: una banca che opera come confidi di secondo grado per fare garanzie "eleggibili per Basilea III" in appoggio a due confidi minori. Non sanno che col rating Italia BBB le garanzie bancarie (come quelle dei confidi 107) non danno nessun sollievo di assorbimento patrimoniale?

Sapio ha detto...

Non solo, una banca ha un requisito patr. minimo dell'8% (Bas. 2) e non del 6%.
Per gli amanti dei precedenti storici: non solo BPG Padova ha chiuso ma anche BIL Lazio.