venerdì 14 ottobre 2016

Dopo due settimane intense, buon weekend!

Cari visitatori (e care visitatrici), vorrei salutarvi a due settimane dalla ripresa di aleablog. Ho trattato due temi che toccano i confidi: le situazioni di crisi (con i riflessi sul Fondo centrale di garanzia) e il movimento in entrata e uscita dagli albi ed elenchi di Vigilanza. Ho fatto circolare le informazioni che ho reperito, poco più di questo. Sono tornato su temi a lungo discussi sul blog e in tanti incontri pubblici. Mi è venuto l'impulso di farlo, ...
... non per giudicare chi avesse avuto ragione o torto, agito bene o male. Ho voluto osservare e capire quello che succede oggi, dialogare con le persone che sono in prima linea, portare un consiglio e un aiuto, nei limiti di quanto posso. D'istinto, mi è venuto di fare così. Penso che sia l'unico modo ragionevole per affrontare situazioni sempre più pesanti e scompaginate. 

Per questa ragione, ho ricostruito nel portalino la demografia dei confidi iscritti ad albi ed elenchi.
Parlando di crisi dei confidi, sono andato a vedere come era stato gestito il primo caso, quello di Sinvest. Sempre partendo dalla realtà, e dal dialogo con le persone che la affrontano.

Ho soltanto sfiorato il tema principe, quello di Eurofidi. C'è stata una riunione ieri a Roma di cui riferisce oggi Paolucci sulla Stampa. Il resoconto mi pare corretto, e dà un'idea dell'enorme lavoro che si accingono a fare i liquidatori di Eurofidi, supportati dalla sua struttura, in collaborazione con banche, altri confidi, MiSE, Gestore del Fondo centrale, e in accordo con il personale a rischio di licenziamento. Aspetto che escano i piani d'azione per entrare nelle questioni tecniche.

Non ho la soluzione in tasca per sistemare ordinatamente, come si dice, le attività e gli impegni del grande confidi torinese. Saranno messi sul tavolo interessi divergenti, forse inconciliabili, e ogni attore dovrà rappresentare quelli di una parte. Eccetera, eccetera.
Voglio però affidare un suggerimento a tutte le persone che si occuperanno di questo dossier, per un periodo sicuramente lungo. Apritevi alla realtà che vi troverete ad affrontare. Dialogate. Cercate senza sosta con vostri interlocutori le soluzioni più solide, difendibili, anche a costo di affrontare qualche fatica in più nel progettarle e condividerle.
Ognuno porta un pezzo della responsabilità di uscire nel modo migliore possibile da questa crisi.
Provate a scommettere sul valore unico del tempo, della fatica che dedicherete a questa impresa.
Verificherete se questo aiuta a viverla meglio, la circostanza che avremmo voluto evitare, con le altre persone che sono con voi sulla stessa barca. E non per caso.

Buon weekend!



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