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lunedì 6 febbraio 2017

Come procede la riforma del Fondo centrale di garanzia: i timori del MEF

Carmine Fotina sul Sole 24 ore di domenica 5 febbraio ha fornito un aggiornamento sui progressi della riforma. Lo trovate su questo tweet:
che ho commentato così:





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6 commenti:

sapio ha detto...

Evviva. Luca si è svegliato! Ma perché parlare solo di Confidi quando le banche hanno problemi immensi?

Anonimo ha detto...

Unicredit con normativa interna ha fortemente limitato l'accetabilità delle garanzie Confidi

Vecchioanarchico ha detto...

Caro Professore,
tutti dubbi più che fondati (ad eccezione del doppio default ... sono proprio curioso di vedere il ricorso "di massa" al doppio default quante escussioni a buon fine produrrà) ma facilmente illuminabili con 4 parole: TIRATE FUORI I DATI !
Basta far sapere i dati del deteriorato (di firma e per cassa), storici e annuali, delle operazioni in garanzia diretta e di quelle in controgaranzia, poi cominciano a ragionare su chi veicola più porcheria allo Stato, come la veicola è perché la veicola. Altrimenti sono tutte chiacchiere senza costrutto.
Non riesco a capire a chi o a cosa servano quelle penose ed inutili tabelle riepilogative sul sito del Fondo, che spaccano il capello in quattro, ma intanto non mi dicono nulla sullo stato di salute dei miei capelli.
Vorrei chiedere alle Associazioni, ABI compresa ovviamente, a cosa serve l'accesso agli atti (L. 241/1990 ... al Fondo pare che la conoscano bene) oppure il più recente FOIA (art. 5 D.Lgs. 33/2013 come modificato da pochi mesi).
Ma probabilmente hanno tutti timore di qualche ...fantasma. In Italia vale sempre il principio ...non disturbate il "manovratore". E chissenefrega se intanto andiamo a sbattere.
Alla prossima. 😉

Guiderdone ha detto...

Per il FOIA sono tutti infoiati, le autorità concedono l'accesso ai dati previa somministrazione di bromuro in dosi da cavallo ...

Anonimo ha detto...

Caro Professore,
cercando di inserire le proposte di riforma del FdG in un quadro strategico più ampio, che ne pensa della proposta di integrazione delle garanzie pubbliche con altri strumenti agevolativi (Nuova Sabatini per esempio) e del progetto di banca di sviluppo che vede la cessione della Banca del Mezzogiorno ad Invitalia?
Grazie dell'attenzione.

Luca Erzegovesi ha detto...

Caro Anonimo,
le garanzie del FCG sono già collegate con la Nuova Sabatini, che dovrebbe anche fare da caso pilota per l'introduzione delle disposizioni operative con il nuovo modello di rating.
Quanto alla Banca del Mezzogiorno-MCC, è un progetto che non si è sviluppato secondo le attese nel gruppo CDP-BancoPosta, a parte la gestione del Fondo centrale.
Invitalia è un agenzia che ha maggiori motivazioni a rilanciare la Banca come development bank territoriale, anche se le motivazioni della cessione mi sembrano più legate a istanze del cedente (non ultima quella di rifornire il free capital) anche alla luce degli interventi richiesti su vari fronti (vedi partecipazione al Fondo Atlante).
Aspettiamo gli sviluppi.