Viaggiare in treno è uno stimolo alla lettura. Non lo facevo da tempo, e oggi con solo 1 ora e mezza tra Peschiera e Milano ho scorso una rivista che da settimane giaceva sulla mia scrivania. E' l'ultimo numero del Journal of Applied Corporate Finance, una rivista di finanza di buon livello, a metà strada tra accademia e pratica. Ho trovato un breve articolo su XBRL, in coda ad uno più ampio sul contenuto informativo dei bilanci per gli analisti e gli investitori.
Ecco i riferimenti dell'articolo:
Mark Schnitzer, Campbell Pryde (2006) A Note on XBRL and The Promise of "Modular" Accounting, Journal of Applied Corporate Finance 18 (4), 53–53.Gli autori sono un giornalista del portale Microsoft MSN, e un dirigente della banca d'investimento Morgan Stanley (sponsor della rivista). Nel pezzo si dice che con l'avvento di XBRL, e la diffusione di informazioni analitiche codificate in formato digitale, gli analisti avranno la possibilità di accedere quasi istantaneamente a una messe di informazioni capaci di spiegare la formazione dei valori economici e finanziari. Le disclosure sulle grandezze driver in formato XBRL potranno alimentare modelli sofisticati di analisi finanziaria e bilanci pro-forma. Mi ha fatto piacere trovare i concetti che anch'io ho trattato nel paper scritto con Elena Bonetti su XBRL e Quantrix.
Luca
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