venerdì 20 aprile 2007

Dall'Umbria a Roma via Reggio. Ancora sul progetto Fedart



Di nuovo cronache di viaggio. Felicemente tornato da Perugia, mi accingo a partire per Reggio Calabria. Domani presenterò al CdA della Banca popolare delle province calabre il programma di attività messo a punto con il Direttore, Alfredo Vadalà. Da lì mi porterò a Roma, dove venerdì parlo al workshop "Ingegneria finanziaria" organizzato dal Laboratorio per le politiche di sviluppo del Ministero dello Sviluppo Economico. Una settimana variegata.
A Perugia il convegno ogranizzato da Fedart e CoFiRe (confidi di secondo livello dell'artigianato umbro) è stato interessante. Le relazioni introduttive sono state di Tino Vaccari, coordinatore Fedart, di Alessandro Carpinella, di KPMG (società che affianca Fedart nel progetto di riposizionamento dei confidi artigiani), e di Leonardo Nafissi, di CoFiRe, che ha parlato della possibile applicazione del modello Fedart-KPMG in Umbria. Io ho fatto un breve intervento su garanzie reali e personali, perdite attese e inattese, 106 e 107 (i temi analizzati negli ultimi paper). Il giorno prima avevo terminato lo studio sul sistema della garanzia in Umbria, commissionato dall'associazione ATI Prisma, che riunisce i confidi umbri e Gepafin, finanziaria regionale, ma ovviamente non ne ho parlato. A seguire, nutrita tavola rotonda con esponenti delle associazioni di categoria, chiusa dall'assessore Riommi.
Il progetto Fedart prevede un'ossatura di confidi 107 "baricentro" con competenza almeno regionale e preferibilmente di natura interassociativa. A contatto con le imprese colloca degli sportelli dei 107, o degli "sportelli societarizzati 106" (nome strano, evoca uno sportello con un CdA di cui si potrebbe fare a meno). In entrambi i casi gli sportelli fanno istruttoria delle pratiche di garanzia e assistenza finanziaria di base, i 107 erogano le garanzie e forniscono servizi di assistenza evoluta. Le funzioni di governo e supporto operativo si appoggiano su piattaforme IT e consulenza in outsourcing.
Nel settore artigiano sono in corso diverse iniziative di riassetto. La griglia di KPMG dà un menu di soluzioni sensate e politicamente accettabili. Al momento è un programma strategico, aperto a diverse soluzioni tecniche per le garanzie. Inviterei Fedart e il suo consulente ad approdofondire questi profili tecnico-finanziari, perché senza precisarli non si può valutare l'efficacia dell'uno o dell'altro assetto organizzativo e di governo.
Nel pre e post convegno, chiacchierate piacevoli con gli ospiti e i relatori, di confidi e varia umanità. Ma ne parliamo un'altra volta.

Luca

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