Nell'assemblea Federconfidi due temi sono stati più volte sottolineati: il finanziamento con capitale di rischio delle Pmi attraverso il MAC (Mercato Alternativo dei Capitali), e l'internazionalizzazione (non a caso li trattiamo in appositi moduli del nostro progetto smefin). Del MAC ha parlato Pietro Modiano, che ha dato un impulso decisivo alla sua creazione. Il tema è complesso, e conto di tornarci sopra. In alcuni commenti ho letto che il MAC dovrebbe sopperire alla refrattarietà delle nostre Pmi al private equity fornito dai fondi chiusi. Il MAC assegna un ruolo trainante alle banche, ovvero ai partner tradizionali delle Pmi, che svolgono nel modello il ruolo di sponsor della quotazione. Si tratta di un mercato non regolamentato (sistema di scambi organizzati, sia pur gestito da Borsa Italiana) riservato ad operatori qualificati, che dovrebbe attrarre imprese con fatturato tra 5 e 50 milioni di euro. Modiano parla di una pipeline di 25 candidate seguite da Intesa Sanpaolo: dovrebbe essere un big bang.
Di internazionalizzazione hanno parlato due imprenditori nelle domande dal pubblico. Pare che le Pmi delocalizzate all'estero non trovino facilmente credito presso le banche dei paesi ospiti. Anche le banche controllate dai gruppi italiani, come quelle del gruppo Unicredit nell'Est Europa (di cui ha parlato Alessandro Profumo), non sposano automaticamente le decisioni di affidamento della casa madre nei confronti di un cliente, dovendo rispondere alla loro Autorità di vigilanza locale. La circolazione di informazioni sulla qualità del credito nel gruppo è ostacolata dalle norme sulla privacy.
Da qui la domanda di assistenza creditizia sui mercati esteri, che chiama in causa le banche italiane, e potrebbe sollecitare (udite, udite ...) forme di collaborazione tra confidi di paesi diversi, con fornitura di garanzie incrociate. Mi sembra una cosa interessante, seppur futuribile. In nessun altro paese europeo i confidi hanno la diffusione e il legame con le imprese a cui siamo abituati in Italia (come i relatori, a cominciare da Giovanni Carosio, hanno riconosciuto). Nei paesi della nuova Europa si potrebbe gemmare una rete di confidi simile alla nostra, e mi risulta che ci siano già progetti di collaborazione del genere.
Luca
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