mercoledì 11 giugno 2008

Strano, ma vero?



Cari visitatori, dato che negli ultimi tempi noto un calo di vivacità, voglio stimolare la vostra curiosità con un quesito. Lo spunto mi è venuto da questo sito nel quale si presenta un prodotto innovativo di credito a medio termine con garanzia confidi.
Con l'aiuto di un esempio, si dimostra la netta convenienza di una convenzione che preveda un elevato deposito cauzionale da parte dell'impresa mutuataria in cambio di una riduzione dello spread bancario e della commissione di garanzia. Con i numeri ipotizzati sul sito, si arriva ad un tasso annuo effettivo globale (TAEG) "di filiera", comprensivo del costo della garanzia, che nel caso tradizionale è il 6,13%, mentre nel caso con alto deposito cauzionale scende sensibilmente, portandosi al 4,86%.
L'esempio mi ha stuzzicato, e mi sono armato di Quantrix modeler (voi potete usare Excel, se preferite) per ricostruire i dati. In effetti sono riuscito a ricostruire il 4,86% del caso innovativo, mentre non mi ritrovo esattamente con il risultato nel caso tradizionale (il mio dato è dello 0,3% più basso, rimarrebbe comunque una convenienza dell'1% circa). Ma ..., c'è un ma. Quali elementi entrano nel piano finanziario che sottostà ai valori così calcolati? Il procedimento utilizzato è corretto? Come cambiano i valori adeguando il procedimento?
Giro queste domande ai "solutori più abili" che si dilettano con la matematica finanziaria. Potremo poi discutere i risultati ottenuti, magari interloquendo con la società che ha ideato questa struttura e la promuove in ragione dei vantaggi che porterebbe a imprese mutuatarie, confidi e banche.

Luca

Post scriptum: Trovate le mie ipotesi di soluzione qui.

8 commenti:

  1. Appena avrò un po' di tempo farò qualche calcolo.
    Pef ora ricordo solo questo proverbio russo che non è altro che l'espressione del 2' principio della Termodinamica (notate la maiuscola) applicato all'economia : "Il formaggio gratis sta solo nelle trappole per i topi"

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  2. No, non ho ancora fatto i conti. Ma
    richiamo l'attenzione dei lettori sulla seguente frase:
    "Il valore nominale del Deposito Cauzionale potrà essere restituito all'Azienda contestualmente al pagamento dell'ultima rata del finanziamento."
    Notate il potrà ! Potrà solo se il finanziamento (o il portafoglio garantito)non sarà stato colpito dalla Perdita attesa ed Inattesa ! altrimenti ciccia !!
    Quindi il valore netto dell'erogato è inferiore al nominale ed il Taeg superiore a quello che sembra. A presto.

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  3. Cristiano Gianangeli12 giugno 2008 alle ore 12:07

    A me sembra che nella simulazione mancano informazioni determinanti per calcolare il TAEG ed il senso dell'operazione:
    1)perchè la banca dovrebbe concedere uno sconto di 0,3%? (il confidi da percentuale di garanzia maggiore?)
    2)ci sono costi accessori bancari (le banche a Euribor + 0,7 oggi non lavorano se non pochissime aziende di fascia alta: non il target dei confidi) ?
    3) l'accantonamento a "fondo rischi" corrisponde esattamente alle commissioni di garanzia che il confidi fa pagare all'azienda?
    Se si, una cauzione del 20% non può giustificare (matematicamente) una diminuzione della commissione di garanzia da 0,5% a 0,2%: nel lungo periodo il confidi ci rimetterebbe moltissimo.
    A me sembra tanto uno specchietto (mal fatto) per le allodole
    PS per il Prof. Erzegovesi
    Questa sera forse non riuscirò ad essere al convegno Fidimpresa e me ne scuso (abbiamo CdA domani e siamo un po' incasinati)

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  4. Ma .. non so come definire questa cosa.
    Vuole essere una specie di Tranched Cover ?
    Il Confidi accantona una % di fondi inferiore ?!
    Ma nella Tranched il confidi non accantona nulla, gira il deposito ricevuto alla banca erogante. Quest'ultima deve essere IRB (sono escluse le standard), deve calcolare il Kirb (PA + PI), in funzione della rischiosità media del portafoglio, e non è facile, e calcolare l'assorbimento della quota senior protetta dalla quota junior (se il deposito=Kirb) con la Supervisory Formula. In base a questa ponderazione la banca potrà calcolare il tasso al cliente. Poi se alla fine del periodo di ammortamento il fondo cauzionale non sarà stato assorbito dalla PA e dalla PI, allora si potrà restituire qualcosa ai clienti non defaultati.

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  5. Primo calcolo del finanz.to con deposito cauzionale di 10.000 euro.
    Netto erogato apparente 49.250=50.000-250(quota ass.va)-500(fondo rischi). Ultima rata (la 60esima) positiva e non negativa di 8.884,15=10.000(rest.depo cauz.) -1115,85.
    TAEG=7,28 annuo con cap.composta del tasso mensile.
    Per un calcolo corretto però bisognerebbe sapere quanta parte del deposito cauzionale (arricchito dal rendimento)sarà retrocessa alla fine al mutuatario. E qui sta il trucco !
    Vi torna ?

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  6. Considerando che una corretta e precisa valutazione quali-quantitativa del "Finanziamento Decafin" non riesco a farla in quanto le condizioni economiche e contrattuali che i soggetti interessati applicheranno alle imprese beneficiarie sono molto sintetiche e soprattutto vaghe, ritengo che un prodotto del genere (al di la' del TAEG, TAN,% deposito cauzionale, % fondo rischi e fondo spese del Confidi,.....) trascuri fondamentalmente(a mio avviso in maniera molto forte)diversi principi aziendali di efficienza economica e finanziaria che sono alla base delle scelte di finanziamento delle imprese e che i Confidi, oggi piu' che mai, hanno il compito di monitorare, assistere e consigliare.
    saluti

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  7. Grazie e a tutti dei contributi, e in particolare a Sapio che si è fatto carico di ricostruire il procedimento. Anch'io ottengo valori di TAEG simili nel caso in cui si consideri il deposito cauzionale infuttifero.
    Peraltro non sono certo delle ipotesi di calcolo. Il deposito cauzionale potrebbe essere fruttifero. Penso che lo stesso non sia intaccabile da perdite su altre posizioni, se non in caso di insolvenza del confidi (ho visto alcune convenzioni che prevedono questa condizione, che rende il deposito cauzionale una sorta di passività subordinata sottoscritta dall'impresa, di solito infuttifera).
    Domani metterò sul blog un esempio di soluzione in excel.

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  8. Se il deposito è fruttifero e non intaccabile siamo in presenza di una garanzia reale (pegno denaro). Sono operazioni già diffuse in passato per ragioni fiscali (occhio all'aspetto fiscale).
    In questo caso però il trucco è nel fatto che il rendimento del deposito è inferiore al costo del prestito ed il differenziale costituisce un costo per il mutuatario. Basilea2 : un mutuo di 60.000 E si scinde in due, uno di 10.000 E garantito da denaro, scende, per la banca, a ponderazione minima, ed una parte di 50.000 E, non garantita, che rimane a ponderazione naturale. Dubito assai che sia vantaggiosa per il cliente. Il formaggio gratis ........

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