Da leggere assolutamente: un pezzo di Bloomberg sul paradosso della finanza pubblica negli USA dopo la crisi: le spese extra (e che extra!) per i salvataggi e gli stimoli fiscali hanno fatto salire il debito totale del Governo a $10.700 md da $9.150md un anno prima, ma gli interessi non sono saliti, anzi si sono ridotti di $10 md. Abbiamo visto tassi sui T-bill negativi, tassi quasi nulli sulle scadenze brevi, dalla scadenza 3 anni in avanti yield ai minimi storici assoluti. Prezzi in rialzo, total returns sul 2008 da favola. E intanto i nostri CcT a cedola variabile che scendono a 92 su 100, per effetto del premio al rischio Italia che va su. Che invidia.
Gli USA rimangono il porto sicuro per i capitali di tutto il mondo, in fuga dagli asset rischiosi e dalle aree valutarie tornate fragili. Effetto paura, secondo molti. E la paura potrebbe durare quanto la recessione, e con loro questi tassi minuscoli. E se dovessero rialzare la testa, le Fed è pronta a inquadrarli nel mirino, e ributtarli giù comprando masse di T-bond con propria moneta.
Può durare a lungo, è impossibile prevedere quanto.
Ma come sarà il dopo, e come ci si arriverà, loro corazzata e noi naviglio leggero?
Luca
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