Dal Sole 24 ore di ieri riprendo il sunto dell'Outlook rilasciato dal Fondo Monetario Internazionale:
Le prospettive a breve termine per l'economia italiana restano comunque «tetre»: i «rischi al ribasso dominano l'outlook» e l'eventuale ripresa sarà «con tutta probabilità lenta e debole» anche a causa delle «rigidità del sistema, della mancanza di concorrenza, e del limitato spazio per una risposta fiscale». A pesare sarà anche l'eccessiva dipendenza dell'Italia dalle esportazioni. «L'Incertezza sulle prospettive è eccezionalmente elevata», aggiunge il Fmi, evidenziando la necessità di adottare «riforme di lungo termine per risolvere la principale sfida italiana: la mancanza cronica di crescita». Il Pil italiano si contrarrà sia nel 2009 sia nel 2010, anno in cui la crescita pur «risalendo modestamente rimarrà decisamente al di sotto del già basso potenziale». E questo anche perchè «l'Italia, rispetto ad altri paesi avanzati, è mal posizionata per lanciare un più aggressivo piano di stimoli fiscali» contro la crisi in atto.Lo sapevamo già, ma hanno fatto bene a ribadirlo. Vediamo di smentirli, dipende da noi. Siamo un paese speciale, teniamo nascoste le cose, brutte e bellissime. La diagnosi del Fmi in astratto è corretta, le terapie ce le dobbiamo inventare noi.
Luca
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