Dal Sole 24 ore di oggi:
Draghi: «Crisi della finanza, necessarie risposte aggressive»
Prefetti controllori del credito, Banca d'Italia detta le regole Cito: Draghi fa sapere che nei giorni scorsi le direzioni di alcune filiali di via Nazionale «sono state invitate a partecipare, presso le locali Prefetture, a incontri aventi a oggetto l'andamento delle relazioni di credito del sistema bancario con le imprese e le famiglie». Durante alcune di queste riunioni, spiega il governatore, «sono stati diffusi prospetti finalizzati a raccogliere direttamente dalle banche i dati e le informazioni concernenti il volume dei prestiti erogati dai singoli intermediari. In altri casi le Prefetture hanno richiesto direttamente alle Filiali» di Bankitalia «informazioni e valutazioni sull'andamento del credito a livello locale». Il governatore non ha dubbi: sulla base della legge «una richiesta diretta di dati disaggregati alle banche non appare giustificata». Saranno invece le Filiali di via Nazionale a gestire la trasmissione delle cifre e dovranno farlo «sulla base di linee guida che verranno predisposte» dal Servizio statistiche economiche di Palazzo Koch. [ma serve questa cosa?]
Confindustria, un'impresa su 10 fatica ad accedere al credito
Ma serve questa cosa? Si, a fare nebbia.
RispondiEliminaFare finta è il vero sport nazionale, altro che il calcio.
servirebbe spende risorse qualificate professionalmente e accreditate dallo stato a farlo sul territorio, in particolare sul fronte del rapporto banca impresa.
RispondiEliminale banche non possono essere obbligate a fare impieghi però possono esserne convinte se si tratta di impieghi meritati e spiegati correttamente.
meglio ancora se chi spiega supporta la propria convinzione facendosi carico di una quota del rischio legato al finanziamento.
meglio ancora se quello che spiega e che rischia esiste in una dimensione quantitativa tale da poter essere raggiunto con facilità dall'impresa cui occorre.
facciamo finta che non esistano i confidi, però io credo che servirebbe questa roba qua:
- riduzione del rischio di credito;
- capacità professionale sul rischio di credito;
- capacità distributiva;