Dal bell'articolo di Isabella Bufacchi in seconda del Sole 24 ore di oggi, giusto per non trascurare del tutto i macro-rimedi (che non sono la mia specialità)
Sì ai crediti al consumo e ai mutui commerciali cartolarizzati in asset-backed securities purché contrassegnati dal massimo rating "AAA" e sì alle cartolarizzazioni di mutui residenziali ( agenzie escluse) nati con la tripla "A" e poi rovinosamente declassati perchè ad alto rischio subprime o rischio medio Alt-a: ma niente collateralized debt obligation o Cdo, nessun titolo strutturato sintetico, escluse a tutto tondo le cartolarizzazioni di cartolarizzazioni. È questo il terreno scivoloso, ma con moderato contenuto di "tossicità", sul quale stanno muovendo i primi passi i due ambiziosi programmi Talf e Ppip lanciati dal segretario al Tesoro Usa Tim Geithner per ripulire i bilanci delle banche americane per svariate centinaia di miliardi di dolari di titoli "tossici". [...]
Il grado di tossicità dei titoli sostenuti dai programmi del Tesoro Usa è aumentato con le cartolarizzazioni dei mutui residenziali Rmbs: con lo scopo di spingere le banche a ripulire i bilanci dagli asset ad alto rischio oltre che a migliorare il mercato secondario di questi prodotti strutturati. Che la "legacy" sia pesante lo dimostra l’andamento del rating: Standard & Poor’s ha declassato il 43% delle Rmbs americane originate con "AAA", di cui quasi la metà collegate ai mutui subprime. Queste retrocessioni sono state in alcuni casi molto dolorose per gli aveva creduto nell’inossidabilità del rating tripla A: ad oggi il 57% delle Rmbs emesse negli anni 2005-2007 con la "AAA" di S&P’s ha conservato questo rating mentre il 5% è divenuta "A", il 5% "BBB" il 5,89% "BB" e addirittura il 15,66% "B", grado altamente speculativo.
Il mercato delle cartolarizzazioni e i bilanci delle banche soffrono per la dose massiccia di titoli tossici in circolazione, o come preferisce chiamarli Geithner "legacy assets": Barclays capital ha calcolato che i prezzi di mercato secondario dei bond strutturati che entrano nel programma Talf e anche Ppip oscillano tra 25 e 85 (rispetto a un prezzo di emissione di 100). Il loro valore di mercato a livelli stracciati spesso riflette il deterioramento dell’affidabilità e la sequenza di pesanti retrocessioni di rating, in molti casi scaturite dallo scoppio della bolla immobiliare americana: le più colpite sono state le residential mortgage backed securities su mutui residenziali subprime, alt-a (tra prime e subprime) e second lien (subordinati) e le commercial mortgage backed securities (sui mutui ipotecari commerciali). In molti altri casi però, le cartolarizzazioni costruite su mutui residenziali prime (concessi a debitori affidabili) o su crediti al consumo (acquisto di automobili, carte di credito, prestiti agli studenti) con rating "AAA" hanno prezzi di mercato sotto la pari (sotto 100) solo perchè il mercato è illiquido, non ci sono compratori per colpa della fuga verso la qualità e del crollo della fiducia nella finanza strutturata. L’obiettivo dei programmi Talf e Ppip è di sbrogliare la matassa e riscrivere i prezzi del mercato secondario, penalizzando i titoli veramente rischiosi e speculativi ma al tempo stesso riqualificando e riabilitando quelli a basso o bassissimo rischio di default.
Luca
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