Sono reduce da una riunione fiume (4 ore e mezza) tenuta stamattina con Dedagroup e Phoenix, fornitori IT dei confidi trentini aspiranti 107. L'incontro è stato utilissimo. I nostri interlocutori ci hanno aggiornato sullo stato di avanzamento dell'applicazione D&D confidi, che è installata presso Finsardegna, il confidi sardo iscritto come 107 nello scorso gennaio. Senza parlare del prodotto (non voglio rubare il mestiere ai bravi commerciali Deda) propongo alcune riflessioni fatte stamattina.
Per dotarsi di sistemi informativi adeguati i 107 e i loro fornitori stanno pedalando su una strada in salita con qualche buca. D'istinto, si attribuiscono le difficoltà al gap di cultura organizzativa, contabile, tecnologica dei confidi. In realtà, c'è un gap non meno importante nelle attuali piattaforme contabili e informatiche bancarie, che formano la base di partenza per le soluzioni rivolte ai 107.
Alcuni esempi: i gruppi di lavoro Puma 2 non hanno ancora rilasciato specifiche esaustive per le operazioni di garanzia e credit risk transfer. Se ho inteso correttamente, per i crediti di firma e per le cartolarizzazioni sintetiche non sono ancora parametrate le "tabelle decisionali", ovvero le impostazioni che pilotano l'estrazione, l'elaborazione e l'aggregazione dei dati dagli archivi gestionali verso i tracciati delle segnalazioni di vigilanza su dati contabili e di rischio. Soltanto da poco sono state coperte le cartolarizzazioni per cassa.
Anche per Centrale Rischi i tracciati hanno bisogno di una manutenzione evolutiva per gestire adeguatamente le garanzie, in particolare per abbinare le doppie segnalazioni fatte dalle banche e dai confidi di una stessa pratica, che è garanzia ricevuta per le prime e rilasciata per i secondi, in modo da non duplicarla nella posizione dell'azienda acquisita col flusso di ritorno. Abbiamo poi già detto qui dei dubbi sulla gestione contabile delle contro-garanzie,e in genere delle garanzie ricevute.
Un ulteriore problema deriva dalla separazione tra i tavoli di lavoro Puma delle banche e degli intermediari non bancari. I confidi 107 afferiscono al secondo comparto, nel quale però attualmente si discute di leasing, factoring, credito al consumo, merchant banking, e non di crediti di firma.
In generale, la gestione delle garanzie rilasciate e ricevute negli applicativi banca (e qui il problema non è soltanto Puma, ma sta a monte) è lungi dall'essere completa.
C'è tanto lavoro da fare, e in fretta, per mettere a fuoco questi ed altri aspetti, e con maggior grinta, sistematicità e coordinamento. E avendo presente che non si possono risolvere con l'acquisto (o lo sviluppo) di un software problemi organizzativi e gestionali complessi trascurati fino a quel momento.
Luca
Ma le segnalazioni di garanzie ricevute o rilasciate (da banche, ma per i Confidi non dovrebbe essere diverso) sono cosa vecchia. Perché ci sono difficoltà ora?
RispondiEliminaMi hanno riferito che la segnalazione duplice (di banca e di confidi) dà luogo ad una duplicazione dell'esposizione in capo all'impresa garantita sul flusso di ritorno. Può darsi che ci fosse qualche errore di codifica. Comunque la gestione transazionale e contabile dei crediti di firma necessita di maggior robustezza, questo me l'hanno detto diverse società di IT.
RispondiEliminaSul primo punto mantengo le mie perplessità: la banca segnala crediti per cassa garantiti, il Confidi segnala crediti di firma. E' chiaro che una parte della firma del secondo copre la cassa del primo. E' nella logica del sistema.
RispondiEliminaSul secondo punto (gestione dei crediti di firma) è verissimo.
Sapio,
RispondiEliminala banca affida il cliente e utilizza il fido per crediti di cassa, il confidi 107 affida il cliente e utilizza il fido per crediti di firma. Quindi doppio fido e doppio utilizzo.
Per evitare tale duplicazione, a livello di tabella decisionale banche mi sembra che venga utilizzato il campo puma 564 per discriminare se la garanzia è prestata verso altro soggetto segnalante (e quindi si presume il fido già segnalato da altro soggetto) o verso soggetto non segnalante.
Quindi le informazioni dovrebbero esserci
Caveat:
1) Non conosco però l'uso che la procedura fa di tali informazioni
2) Ho appena verificato che per i 107 i valori ammissibili per il campo 564 sono diversi che per le banche
3) Non mi ritengo un esperto di Puma
4) Oggi è sabato e dovrei pensare ad altro
Mi piacerebbe avere più informazioni sulla riunione fiume...
Oracolo:. Per quanto riguarda la riunione fiume, metterò sul blog riflessioni riguardanti aspetti specifici di questo ed altri progetti informatici per i confidi. Grazie delle puntualizzazioni sul Puma. Deduco che c'è un'armonizzazione da fare fra le tabelle e le prassi di banche e intermediari 107. Il problema è che si tratta di due tavoli di lavoro distinti, e che in quello dei 107 i confidi sono (presumo) poco o per nulla rappresentati.
RispondiEliminaNon ci si poteva pensare prima?
E soprattutto le Banche dovranno organizzarsi per dare ai Confidi flussi informativi trattabili dai sistemi informatici dei partner garanti. Al momento e salvo l'eccezione rappresentata da Unicredit, dovremo attendere ancora qualche mese.
RispondiEliminaMi aspetto che dopo il bagno di sangue dei primi start-up di sistemi per i 107, fornitori IT, confidi e banche si mettano attorno a un tavolo per concordare dei flussi informativi standard (tracciati record) e delle modalità di trasmissione standard, un po' come si è fatto per il corporate banking interbancario. I confidi arriverebbero facilmente ad avere degli integratori di dati multi-banca.
RispondiEliminaQuesta è la ragione del mio riavvicinamento a Luca. Avevo conosciuto Luca una 30' di anni or sono allorché ci occupavamo di duration e poi ci eravamo persi di vista. Recentemente ero così convinto della necessità di migliorare le comunicazioni fra Banche e Confidi che stavo cercando notizie su Xbrl, che, secondo me, poteva costituire una soluzione. Cercando notizie su Xbrl ho ritrovato Luca e .... eccoci qua.
RispondiEliminaHo domandato ad un collega esperto di Ceri. Il problema della doppia esposizione per cassa e firma c'è sempre stato, anche quando garante era una banca.
RispondiEliminaGrazie delle indagini suppletive, Sapio. Questo significa che il problema non esiste, che esiste, ma è irrilevante, o che è un'incongruenza da risolvere prima o poi?
RispondiEliminaSignifica che la Ceri va anche interpretata.
RispondiEliminaCon l'occasione ricordo un altro problema di cui parlammo via mail un paio di anni or sono. La Ceri non sa distinguere fra debito in capo ai singoli fondi immobiliari (perché non hanno cod. fiscale) e debito della società che gestisce i fondi. La situazione è ancora così?
Ho capito, il flusso di ritorno CeRi non è ipso facto un report ad uso gestionale, ma necessita di un affinamento da parte della banca che intercetti duplicazioni come questa.
RispondiEliminaSui fondi immobiliari non so, mi informerò.
A margine noto che l'informatichese che si parla nel mondo segnalazioni di vigilanza (PUMA 2, CeRi, etc.) è rigorosissimo, ma molto da addetti ai lavori. E'l'informatica dei mega-CED e degli elaboratori centrali. L'esperto funzionale o l'utente finale che vuole capire qualcosa delle cose che interessano a lui, ad esempio il modello logico dei dati, entità e relazioni, deve fare un notevole investimento per entrare in questo mondo.
Non bisogna farsi spaventare dal lessico. Alla fine sono concetti comprensibili, solo espressi in un linguaggio nuovo, per i non addetti.
RispondiEliminaSuggerimento ai Confidi segnalanti.
RispondiEliminada Circ. BdI n.139 del 14/06/04 CERI-Istr. per Intermediari Creditizi, Cap. II, Par. 2 Crediti di Firma
.......... Nell'ambito della categoria di censimento "garanzie connesse con operazioni finanziarie" devono essere segnalate distintamente, previa valorizzazione della variabile di classificazione "tipo garanzia" : le garanzie che assistono finanziamenti concessi al cliente da altri intermediari segnalanti;......
Il "tipo garanzia" dovrebbe essere il flag 108 da porre =1