Il 9 agosto (vedi post) Unicredit Banca con Confcommercio, Confartigianato, Cna e Casartigiani annunciavano la creazione di task force locali in aiuto delle piccole imprese in tensione di liquidità. Oggi sono stati resi noti da Roberto Nicastro, Deputy CEO di Unicredit Group, i dettagli, come promesso. Cito dal comunicato ripreso, tra gli altri, da ilVelino.it:
[...] “Nei prossimi giorni verranno quindi create 80 task-force, 30 operative a livello regionale e 50 a livello provinciale, impegnate a prendere in esame le situazioni di disagio creditizio segnalate dalle associazioni di categoria delle Pmi e dai relativi Confidi. Le task-force, che vedranno il coinvolgimento anche degli specialisti della banca, saranno dei veri e propri tavoli di confronto con la funzione di valutare, caso per caso, le richieste delle piccole imprese in difficoltà e individuare le soluzioni più efficaci per dare loro un’opportunità per il rilancio." [...]Un po' come il mio business point, ma con ben altri numeri, e con i quattrini (su questo non li possiamo seguire). Auguri sinceri di buon lavoro. Fateci sapere come andrà l'esperimento. In Trentino potremmo far qualcosa insieme.
"Questa iniziativa serve a dare immediata e concreta attuazione operativa all’accordo tra Abi e ministero dell’Economia – ha aggiunto Nicastro –. Ci aspettiamo che il 90 per cento delle imprese comprese nell’accordo abbiano meno di 20 addetti, poiché l’intesa è finalizzata alle piccole e piccolissime imprese in difficoltà”. Le task-force delle associazioni di categoria delle Pmi coadiuveranno dunque UniCredit sia nella concessione di nuova finanza, sia nell’individuare possibili soluzioni per le imprese che necessitino di una ristrutturazione delle attuali linee di credito o che debbano rafforzare il proprio profilo di rischio. Più in dettaglio, l’intervento della banca avverrà tramite soluzioni di finanziamento come per esempio: l’allungamento del piano d’ammortamento fino ad ulteriori 5 anni rispetto alla durata originaria; l’accodamento alla fine del piano di ammortamento delle quote capitale delle rate arretrate non pagate; la sospensione del pagamento della quota capitale attraverso l’inserimento nel piano di ammortamento di rate di soli interessi per 12 mesi ed il conseguente allungamento del piano residuo con rate comprensive di capitale ed interessi; il finanziamento a titolo personale degli imprenditori attraverso mutui ipotecari residenziali destinati al riequilibrio finanziario aziendale; il consolidamento di passività a breve termine finalizzato al riequilibrio della struttura patrimoniale e finanziaria aziendale; il prestito partecipativo, per il rafforzamento patrimoniale per l’azienda; l’allungamento a 270 giorni delle scadenze del credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa.
Luca
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