Il Sole 24 ore commenta a pag. 41 (vedi ritaglio OCR dalla rassegna stampa del MEF) un rapporto del Servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo (che trovate qui).
Le banche italiane hanno core solvency ratio (attività ponderate per il rischio su capitale tier 1) più bassi delle omologhe europee (in ispecie dei gruppi elvetici), però il capital ratio (attività non ponderate su capitale tier 1) è sensibilmente più alto. Oggi la misurazione del capitale bancario (quello disponibile e quello necessario) è un arduo esercizio delle tre virtù teologali (fede, speranza e carità). Lo studio citato fornisce uno spaccato esauriente, nella prospettiva del cambio di paradigma (verso un apporccio più macro e sistemico) a cui vigilanza e mercati si stanno preparando.
Luca
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