Come riferisce Fitch in questa news (accesso gratuito utenti registrati), il programma varato nell'aprile dal governo britannico inteso a rivitalizzare il mercato dei titoli asset-backed su mutui residenziali (RMBS), va a scadere oggi senza che nessun emittente lo abbia utilizzato. Pare che i possibili fruitori si siano spaventati del costo, pari al premio mediano sui CDS a 5 anni riferiti al debito dell'emittente, più 0,25%. Più gradite le soluzioni di mercato che prevedono una garanzia dell'emittente sul default e sulla durata massima dell'investimento.
Nel pieno della crisi i Governi (e le Banche centrali) hanno attuato interventi vario tenore. Per i più massicci e (pro-tempore) risolutivi le autorità non sono andate troppo per il sottile quanto a importo, equità del costo, oneri per il bilancio pubblico. Per altri, come quello di cui si parla sopra, si è messo mano al bilancino per calibrare un costo equo che non comportasse aiuto di Stato incompatibile e non alterasse il funzionamento del mercato. Esercizio arduo, il secondo. Le banche beneficiarie non amano gli aiuti ibridi: la ciambella di salvataggio con il cartellino del prezzo attaccato non la vuole nessuno.
Un po' come è successo per i Tremonti bond, accolti freddamente dalle banche che avevano azionisti con tasche sufficientemente profonde e piene, e redditi in ripresa.
Luca
E' successo anche da noi che alcuni enti agevolatori abbiano offerto garanzie imponendo un tetto al tasso applicabile all'esposizione garantita. Risultati molto modesti.
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