Un articolo su BresciaOggi mi conferma un'indiscrezione di qualche giorno fa. Cito:
Da semplice confidi a intermediario finanziario. È la svolta compiuta da Artfidi Lombardia, il confidi dell'Associazione artigiani presieduto da Battista Mostarda e guidato da Francesco Gabrielli, che ha ricevuto dalla Banca d'Italia l'iscrizione nell'elenco speciale che permetterà di operare ai sensi dell'«ex articolo 107» come previsto dal Testo unico bancario. [...] «Abbiamo voluto accelerare - ha spiegato Gabrielli - un percorso iniziato dal 2007 quando abbiamo raggiunto il requisito (uno tra quelli richiesti) dei 75 milioni di euro di attività entrando in una normativa che di fatto ci equipara agli istituti di credito».Dopo Finsardegna, Artigiancredito Toscano e Sviluppo Artigiano, il quarto confidi iscritto come 107 proviene ancora dal mondo dell'artigianato. Congratulazioni e auguri di buon lavoro a questo dinamico confidi lombardo di area Casartigiani. I numeri della crescita nel 2009 parlano da soli. Quelli delle sofferenze sono una sorpresa (in crescita, ma molto bassi).
NELL'ULTIMO ANNO Artfidi ha avuto 2.181 richieste di finanziamento (i dati vanno dal primo gennaio al 30 settembre) contro le 1.832 in dodici mesi del 2008. In particolare sono aumentate in quantità esponenziale le approvazioni totali, pari a 139 milioni di euro nei primi 9 mesi dell'anno contro i 117 milioni di euro dell'anno scorso. Un trend che se confermato fino alla fine dell'anno significherebbe raddoppiare le garanzie (+101,75%). Nella sola provincia di Brescia solo 87,2 milioni di euro le approvazioni effettuate, una crescita del 56,78% rispetto all'anno precedente quando erano state di 78, mln di euro (si veda per lo storico anche la tabella qui a fianco). L'istituto di credito con cui Artfidi ha operato di più è Ubi Banca (47,94%). Le Bcc coprono tutte insieme una fetta del 14,57% «a testimonianza della vicinanza al territorio di questi istituti - conferma Gabrielli -, mentre marginale è la quota dei gruppi maggiori». Fra le particolarità dell'ultimo anno la crescita del peso negli affidamenti totali delle aziende di produzione rispetto a quelle dei servizi (una inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni), «ma anche - ammette Gabrielli - la crescita delle sofferenze dallo 0,4% a circa lo 0,8%».
Luca
PS: grazie a Claudio D'Auria e a un visitatore che mi hanno rammentato l'autorizzazione di Sviluppo Artigiano, confidi di area CNA del Veneto.
Caro Luca, il titolo doveva essere "E Quattro".
RispondiEliminaInfatti, già da parecchi mesi è stato iscritto anche il Confidi "Sviluppo Artigiano" di Marghera (VE).
Claudio, ma questi sono stati esaminati dai regulators o passati direttamente ai supervisors (per il susseguente trattamento)?
RispondiEliminaNon sono riuscito a trovare i loro bilanci. E' trasparenza questa?
Caro Sapio, l'iscrizione di questo confidi è avvenuta "de plano", senza cioè chiedere ulteriori informazioni, in quanto ben patrimonializzato. Però, questo non vuol dire che sia un confidi-modello; gli aspetti problematici saranno oggetto dell'attività dei c.d. supervisors, ovvero degli analisti sui "107".
RispondiEliminaSulla disclosure, hai ragione, la strada per i confidi è ancora lunga...
A proposito di disclosure. Guardatevi Finmolise (finanziaria 107). Cercate il bilancio (se lo trovate) e ponete attenzione al calcolo del PV (sta sul sito). Non ho capito se non hanno quasi attività o hanno appena iniziato.
RispondiEliminaIl fatto che tali confidi minori siano stati valutati secondo quanto detto da Claudio è piuttosto preoccupante...
RispondiEliminaUn altro dubbio mi assale: ma tali confidi come calcolano il tasso di sofferenza, visto che spesso riportano percentuali che variano dallo 0,5% all'1,00%. Il mercato degli impieghi retail mi risulta molto più rischioso ed al proposito basta leggersi il bilancio di una Banca qualsiasi...Chissà...forse stasera sono particolarmente maligno...ma diceva il divo Giulio "A pensar male si fà peccato ma spesso ci si azzecca"
RispondiEliminaVedo un'altro problema: poichè fra ammissione (18 politico) ed espulsione potrebbero passare 2 o 3 anni (per BPG è stato così, 2 anni dall'approvazione come banca al commissariamento), può accadere che nei 2 anni le garanzie rilasciate siano considerate ufficialmente eligibili ma poi si rivelino inescutibili. E allora cosa faranno le banche per proteggersi ..... non pondereranno alcuna garanzia! Bel risultato.
RispondiEliminaConcordo con Sapio
RispondiEliminaCari amici, i 107 (neo-iscritti o aspiranti) hanno cominciato da pochi mesi ad affrontare con sistematicità e professionalità i problemi che li aspettano. Confidiamo in una rapida maturazione e diffusione delle best practices. La BPG ha anche pagato lo scotto dell'essere la prima e la sola a intraprendere un modello operativo di banca di firma. I 107 diventeranno una comunità abbastanza numerosa, tra sei mesi avranno procedure, sistemi informativi, competenze, managerialità migliori di sei mesi fa, che circoleranno nel sistema (se si lascia spazio alla concorrenza).
RispondiEliminaQuello che non ci si può permettere è di andare avanti alla "io speriamo che me la cavo". Il rischio per qualcuno c'è (ha ragione Sapio). Ma alla prima segnalazione di vigilanza (e conseguente pioggia di rilievi) l'illusione di cavarsela svanisce.
Firenze, 3 novembre 2009
RispondiElimina200 milioni di euro per le Pmi Accordo Unicredit-Comfidi
Un aiuto per le piccole e medie imprese della nostra regione. Risorse e accesso agevolato al credito fino al 30 giugno 2010.
Una boccata d'ossigeno per reagire alla crisi economica. Duecento milioni di euro a disposizione delle piccole e medie imprese della Toscana. E' questo il risultato dell'intesa raggiunta tra Unicredit Group e Toscana Comfidi.
'L'accordo - secondo il presidente di ComFidi Massimo Vivoli ' costituisce un'iniezione di fiducia in un comparto pesantemente colpito dalla grave crisi in atto (negli ultimi 12 mesi, in Toscana hanno visto la chiusura di 6 imprese al giorno) ed offre alle piccole e medie imprese la possibilità di accedere al plafond messo a disposizione da UniCredit per fare fronte sia agli investimenti che al reperimento della liquidità necessaria al superamento delle criticità che stiamo attraversando. Grazie alla integrazione dei prodotti UniCredit con le garanzie prestate dal nostro Consorzio, le 30.500 imprese associate (non solo del Commercio, Turismo e Servizi, ma più in generale di tutti i settori della minore impresa) potranno più agevolmente ricevere i finanziamenti richiesti. L'accordo operativo consentirà inoltre di ridurre sensibilmente i tempi di istruttoria e di erogazione. Già dai primi giorni di novembre i nostri operatori, presenti nelle sedi Confesercenti di tutti i territori della Toscana, saranno in grado di offrire alle imprese i finanziamenti previsti da Impresa Italia'.
Imprese a corto di liquidità. Non è un rischio, ma una condizione che le piccole e medie imprese vivono nel quotidiano. Il tessuto sano e vitale delle piccole imprese rappresenta una leva fondamentale da cui può scaturire l'energia per superare la congiuntura negativa e organizzare la ripresa dell'economia. Ma un ruolo importante spetta alle banche che devono fornire risposte semplici e veloci alla domanda di credito delle aziende e dimostrare che la finanza può essere vicina alle imprese per promuovere insieme lo sviluppo del territorio.Il progetto 'Impresa Italia', il piano di intervento che il Gruppo UniCredit ha varato per aiutare le imprese italiane in questo momento di crisi economica, vuole rispondere a queste esigenze....
... La collaborazione tra UniCredit e Toscana Comfidi, consorzio di garanzia emanazione del mondo Confesercenti ed operativo in tutto il territorio nazionale, ha consentito di stanziare un plafond veramente imponente a favore dello piccole imprese: 100 milioni con UniCredit Banca per il Nord Italia e 100 milioni con UniCredit Banca di Roma per il Centro Sud, di cui 60 riservati alla Toscana.
RispondiEliminaDal canto suo il Direttore Generale di UniCredit Banca Roma Alessandro Cataldo ha sottolineato lo sforzo operato in regione dalla banca: 'Nei 12 mesi che si concludono a settembre 2009 abbiamo avuto una crescita del 9% negli impieghi alle imprese. Nei primi nove mesi dell'anno la struttura UniCredit Banca di Roma in Toscana ha deliberato 5.400 pratiche di nuovi affidamenti per un totale di 337 milioni di Euro. Settantuno milioni di essi sono transitati attraverso il mondo dei confidi. In un momento difficile in cui le imprese sembrano timorose, incerte sul fare degli investimenti mi pare che non sia poco. L'accordo con Toscana Confidi è sicuramente uno strumento ideale per spingere le imprese ad investire, perché farlo oggi significa avere delle maggiori e migliori opportunità per il futuro'.
L'accordo raggiunto è il frutto di un attento confronto e scambio tra le strutture tecniche dei due partners ed è stato attuato tamite il rinnovo della convenzione. Grazie a questo lavoro sono state comunemente individuate come prioritarie le seguenti aree di intervento: sostegno degli investimenti produttivi (tra i quali il risparmio energetico); miglioramento della struttura finanziaria delle imprese attraverso interventi finalizzati al riequilibrio finanziario aziendale;rafforzamento della gestione del circolante a fronte dell'allungamento dei tempi di incasso; miglioramento della struttura patrimoniale con interventi finanziari ad hoc.
Il catalogo prodotti a cui possono accedere le imprese toscane è 'dedicato' al segmento della piccola impresa e costituisce un pacchetto unico, con un'offerta ampia e completa, che comprende per la prima volta finanziamenti a breve, a medio e lungo termine. Su tutti i finanziamenti ai propri soci Toscana Comfidi presterà una garanzia che sarà pari al 50% per gli affidamenti chirografari e al 30% per gli affidamenti assistiti da garanzia ipotecaria. L'accordo sarà valido sino al 30 giugno 2010.
Caro evangelista, nel senso di portatore di buone notizie, non era il caso di sfrondare il comunicato delle frasi di circostanza? Questi commentoni non aggiungono molto al dibattito. La prossima volta mi segnali la notizia per mail, non e' meglio?
RispondiEliminaE soprattutto mettici i tassi per durata ed i costi delle commissioni! Inoltre, visto che ci sei fai pubblicare il bilancio di Toscana Comfidi, ed il total capital ratio.
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