Secondo uno studio di Cribis-Dun&Bradstreet, ripreso dal Sole 24 ore, soltanto il 43,7% delle aziende italiane paga puntualmente i fornitori. Il tasso di morosità è tra i più alti d'Europa (soltanto il Portogallo ha valori più alti), ed è più critico al Sud che al Centro-Nord. Il circuito dei pagamenti tra aziende, influenzato dalle dinamiche dei cash-flow operativi e del credito bancario, può essere un canale di trasmissione disordinata delle tensioni di liquidità. Alcune aziende non pagano perché sono ormai oltre il punto di non recupero dell'equilibrio gestionale. La parte vitale del sistema produttivo deve essere protetta dai possibili effetti contagio. Distinguere i due casi è un lavoro arduo. Dare più credito tampona, ma non risolve. Occorre addentrarsi nei meccanismi del credito di fornitura, e mettersi nell'ordine di idee di convertire parte del debito bancario eccessivo in partecipazioni al capitale. Servono rimedi strutturali, appunto, e per pensarli e metterli in campo serve un lavoro gigantesco.
Luca
Non c'è solo il tasso di morosità, ci sono anche i pagamenti a 180 giorni e oltre, grandi aziende in primis. E' tutto il sistema che è avvitato in una spirale perversa.
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