Grazie ai contatti in corso per il seminario del 12 luglio, ho appreso una notizia interessante di un mesetto fa, che riprendo dal Biellese:
20 maggio 2010 - Fidindustria [Biella] sceglie la strada delle alleanze forti. Il confidi dell’Unione industriale ha annunciato ieri la decisione di aggregarsi a Confidi Lombardia, dando vita a una nuova organizzazione con 15mila associati, rispetto agli attuali 1.600, localizzata tra Lombardia e Piemonte.A inizio maggio Fidindustria Biella era menzionato in una news su ipotesi di aggregazione tra confidi industriali piemontesi (nel luglio 2007 si parlava addirittura di fusione con il Confidi Industriali della Valle d'Aosta). Le cose sono andate diversamente.
Fidindustria lo scorso dicembre ha superato la soglia dei 75 milioni di attività finanziaria, oltre la quale c’è l’obbligo, imposto da Banda d’Italia, di iscriversi all’elenco dei Confidi 107. Un salto di qualità che ha suggerito come più opportuna la scelta dell’aggregazione, anzichè quella di proseguire da soli, potenziando il patrimonio e abbattendo i costi.
Il presidente Marilena Bolli e il direttore Carlo Morichini hanno presentato agli associati le cifre del bilancio 2009, che registra un aumento del 25 per cento dello stock di garanzie in essere (da 56 a 71 milioni) e del 10 per cento delle nuove garanzie emesse (da 40 a 45 milioni), mentre i soci sono aumentati del 20 per cento (1.569, 265 in più rispetto al 2008 grazie a 281 nuovi soci di gran lunga superiori a quelli persi). Nonostante ciò, per la prima volta in 40 anni, il confidi ha chiuso l’esercizio in perdita, seppure lieve, di 60mila euro a causa dell’incremento delle sofferenze, anche se il rapporto tra patrimonio e garanzie resta elevato pur calando dal 19,3 al 16,6 per cento.
Ciò conferma la solvibilità del confidi che dispone di 8,8 milioni tra patrimonio netto e passività subordinate per la copertura delle sofferenze e di una posta iscritta tra i risconti passivi di oltre 2 milioni riferita a commissioni di garanzia già incassate per operazioni di medio termine. In più ci sono 3 milioni accantonati nel fondo rischi.
Fidindustria è ormai operativo in tutte le province del Piemonte, anche se la componente biellese è sempre prevalente con il 40 per cento dei soci (erano il 44 per cento nel 2008), ma quella vercellese è passata dal 18 al 20 per cento e quella di Novara è salita al 12 per cento.
Confidi Lombardia prosegue nel suo percorso di aggregazione tra confidi industriali di medie dimensioni. La fusione con Biella può essere un passo importante verso la giusta combinazione di volumi operativi, diversificazione geografica e frazionamento del rischio, un mix che non è semplice da trovare in questo settore.
Luca
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