venerdì 31 dicembre 2010

Saluti di fine anno, e agenda per il 2011


Il 2010 volge al termine. E' il sesto anno di aleablog. Un anno di passaggio, almeno per me. Dodici mesi fa annotavo qui i propositi per il 2010, ovvero iniziative di formazione per i confidi, un portale web sui confidi e un altro per la consulenza finanziaria alle Pmi. I propositi si sono tradotti nel gruppo di lavoro Smefin, che ha debuttato nella consultazione sul decreto ("bomba") di riforma del TUB (questo sito tiene traccia del lavoro fatto), e ha proseguito con un ciclo di tre seminari sulla consulenza finanziaria alle Pmi, sull'equilibrio gestionale dei confidi e sulle convenzioni banca-confidi. Un inizio ricco di promesse.

Il progetto di portale web per i confidi si è tradotto per ora nei siti creati per il gruppo Smefin. Il portale per la consulenza finanziaria è stato creato: si chiama Tesorete ed è per il momento un prototipo ad uso interno, lo stiamo testando con i miei studenti e promette bene.
Rispetto al 2009, che si era chiuso con un rush finale sul progetto Confidi trentini, ho lavorato poco o nulla su progetti con confidi, locali e non. Meglio così. Ho avuto più tempo per coltivare idee con grande libertà.
L'impegno forte degli ultimi mesi è stato il Laboratorio di pianificazione finanziaria con i miei studenti, con il gruppo Smefin la novità vera e bella del 2010.
Il blog quest'anno è stato parecchio frequentato (quasi 1000 visitatori unici al mese). Continuo ad aggiornarlo, e non mi pesa, ma fatico a spiegare il silenzio dei confidi, che pure lo seguono numerosi. Il dibattito si è animato a tratti, ma nel complesso ha perso in coralità. C'è una preoccupazione diffusa che si traduce in disagio, forse il motivo è quello.
Che cosa porterà il 2011? Per l'anno prossimo non ho progetti definiti. Non azzardo nemmeno degli scenari. Riprenderemo coraggio e speranza, come Paese, tornerà il desiderio di costruire, la disponibilità al sacrificio, la tensione al bene comune? Il quadro economico ci aiuterà o ci spingerà verso il declino, inesorabilmente?
Il comune sentire rischia di sbandare verso "un disperato qualunquismo" (vedi l'editoriale di Galli della Loggia sul Corriere di ieri).
Mi è impossibile essere qualunquista perché non sono per me stesso uno qualunque. Ogni giorno devo dare un cuore e un senso a quello che faccio, non perché sia un'asceta, ma perché c'è in me un desiderio ultimo, insopprimibile di costruire, per essere felice io e far felici le persone intorno, vicine e lontane. Seguire il desiderio è fatica, ma spegnerlo è perdere tutto.
Le diagnosi sull'Italia sono lucide, ma più spesso faziose, quindi superficiali. Per me valgono zero in tutti i casi, non mi aspetto il minimo cambiamento dalle analisi. Il mio programma per il 2011 è fare, fare con altri. Rispondere a bisogni concreti particolari, muovere energie, sollecitare attenzione, denunciare negligenze. Provare, sbagliare, cambiare e riprovare. Così facendo, imparare moltissimo.
Il primo fronte di lavoro nascerà (lo spero) dall'esperienza del laboratorio. Con gli studenti stiamo andando in otto aziende insieme per impostare una pianificazione finanziaria a breve. Collaborano con noi i consulenti del CAF degli artigiani trentini e due commercialisti. Impariamo tutti: gli studenti, l'imprenditore, i consulenti, io stesso. Vengono fuori gli aspetti concreti, l'informatica, il bilancio, la fiscalità, il credito. Problemi noti, ovviamente, però li vediamo in prima persona, si capisce che certe cose non vanno, escono idee, proposte.
Immaginate un lavoro di questo tipo che si diffonde per osmosi, per passa parola, con l'incoraggiamento delle associazioni, degli ordini professionali, dei confidi, delle banche, delle università, dell'amministrazione finanziaria, delle camere di commercio, delle regioni, del Governo. Quante situazioni critiche verrebbero alla luce, potrebbero essere affrontate, aiutate! Quante strozzature di potrebbero sbloccare, quante inefficienze rimuovere! Non voglio dire che con un budget di cassa in ogni azienda tutto andrà a posto. Però questo lavoro lo vedo più promettente per me di tutta la ricerca che ho fatto in questi anni sui massimi sistemi di Basilea e dintorni. Altri si muoveranno su altri fronti, sicuramente ci incontreremo sul campo e nasceranno convergenze, progetti comuni sempre più grandi.
Il 2011 sarà l'anno della verità per tanti problemi che riguardano la finanza delle Pmi: l'uscita dalla moratoria, il nuovo quadro regolamentare per i confidi vigilati e quelli minori, la difesa della loro solvibilità, per non parlare delle incognite sulla ripresa, le crisi settoriali, i tassi di interesse e il quadro macrofinanziario. Non basterà avere più fondi pubblici, più garanzie grazie ai fondi pubblici, più credito grazie alle garanzie. Se queste risorse ci saranno, ben vengano. Però i confidi e le banche terranno il campo soltanto se avranno il coraggio di guardare in faccia le imprese che a loro si rivolgono, di mettersi davvero al loro servizio. Non dire sempre di sì (questo non ce lo possiamo permettere), ma prendersi a cuore ogni singolo problema, accompagnarlo verso una soluzione, di rilancio o di uscita in buon ordine. Non da soli, naturalmente, immaginando dei soggetti che magari oggi non esistono. La battaglia per salvare la coesione sociale si combatte così, palmo a palmo, tanto più se avremo da spendere meno per gli ammortizzatori sociali.
E chi paga tutto questo? Certamente non lo Stato soltanto. Sì, ci sono tante risorse pubbliche da spendere meglio, penso a quelle per la formazione e i servizi alle imprese (le associazioni che le hanno in gestione ci facciano un pensiero coraggioso). Però la vera riserva strategica di energia è l'impegno gratuito delle persone che affronteranno i problemi in prima linea, come imprenditori (i primi sono loro), banchieri, garanti, consulenti, formatori. Se si condivide questo sguardo sulla realtà si collabora, si inventa, si costruisce. Se ognuno si guarda le spalle, tutti resteranno fermi fino ad essere travolti.
Nel 2011 continuerò a seguire i confidi, ovviamente. Ben volentieri potrò collaborare con le associazioni di settore sulle norme attuative del nuovo quadro di Vigilanza. Valuteranno loro se l'apporto di un soggetto libero, come il gruppo Smefin, può essere utile oppure no.
Buon anno nuovo a tutti! Come avete letto, non ho profezie, né progetti. Sono soltanto curioso di scoprire quello che porterà. Non lo siete anche voi? Prepariamoci allora a nuove scoperte, facendoci buona compagnia.

Luca

14 commenti:

  1. moltissimi auguri Luca!
    e tienici aggiornati sul progetto sperimentale con gli artigiani di Trento.

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  2. Grazie Luca per queste parole: "Il mio programma per il 2011 è fare, fare con altri. Rispondere a bisogni concreti particolari, muovere energie, sollecitare attenzione, denunciare negligenze. Provare, sbagliare, cambiare e riprovare. Così facendo, imparare moltissimo". Io sono con te, il tuo programma diventerà il mio. Auguri a te, la tua famiglia e a tutti i visitatori di aleablog, in particolare a Sapio, Roberto Villa e Claudio D'Auria!!!

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  3. I migliori auguri a Luca e a tutti del gruppo Smefin.
    Il 2011 sarà un anno ancora più bello ed entusiasmante da passare insieme.
    A presto

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  4. Come si fa a non sottoscrivere parola per parola quanto postato da Luca! Grazie. Sommessamente aggiungo un piccolo contributo all'assenza scritta (non quella letta) dei Confidi dal Blog: forse non sempre si affrontano i problemi "spiccioli" (che poi tanto spiccioli non sono) che tutti i giorni si presentano. Qualche volta le argomentazioni di alto livello, lasciano, per quanto mi riguarda, sconcertati e consapevoli di dover crescere, imparare, conoscere; ed allora si cerca di capire e prima di scrivere qualsiasi commento si cercano notizie ed informazioni per evitare di inserirsi in modo inappropriato in una dialettica tra chi ne sa più di te.
    Quando Luca scrive che le Imprese vanno accompagnate, seguite, guidate, sfonda, sempre per quanto mi riguarda, una porta aperta. E' un mio pallino da sempre, perchè da sempre sono convinto che nella parola "mutualità" non ci sia solo il "semplice" rilascio di una garanzia (106 o 107 poco importa) ma ci sia anche il dovere dei Confidi di capire, analizzare, consigliare, accompagnare le Imprese in un cammino che è sempre più tortuoso e difficile. Certo per i Confidi non è semplice attrezzarsi per un impegno così pesante e difficile, ma le sfide vanno affrontate e possibilmente vinte. Rifiutare di mettersi in gioco, continuare ad operare con metodi vecchi, per certi versi superati, e comunque non al passo dei tempi, ci mette già dalla parte dei perdenti. Il mondo dei Confidi è un mondo che ho imparato a conoscere negli anni, è un mondo complesso fatto di cose buone e meno buone ma fatto di persone che, nella stragrande maggioranza dei casi (ne ho conosciute veramente tante) si impegnano seriamente per svolgere il loro compito a favore delle Imprese. Ho imparato ad apprezzare questo mondo e queste persone (sino a sfiorare un vero e proprio amore) tanto che oggi mi sento di dire: continuiamo, continuate ad alimentare questo Blog, magari con meno sterili polemiche e maggior applicazione di quel sano "buon senso" che molto spesso, forse troppo, ci dimentichiamo di possedere.
    Grazie a tutti per quello che mi avete fatto apprendere e per quello che mi farete ancora apprendere.
    Un caro saluto a tutto il Blog ed un sincero augurio di un 2011 sereno e foriero di positività.
    Roberto Villa
    P.S. Grazie Bartolo, contraccambio a te e a tutta la Sicilia che, come sai, è sempre nel mio cuore.

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  5. Caro Luca,
    approfitto per fare a te, al gruppo Smefin e al Blog tanti auguri per il nuovo anno!
    Se non lo conoscete già, volevo segnalare un interessante studio empirico sul ruolo dei Confidi nel sostegno alle PMI (dati Fedart):
    A.Zazzaro & G.Busetta, (2010). "Il ruolo dei confidi nel finanziamento delle PMI", Economia Marche n. 1/2010.
    Cari Saluti,
    E.

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  6. Cari Sapio, Gigi, Bartolo, Roberto, Nic&Gabri, Emanuela , grazie dei vostri pensieri e parole gentili e di nuovo tanti auguri

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  7. Bellissime parole Professore... Auguri per un ottimo e denso di contenuti 2011. Roberto Cappelloni (assiduo lettore e qualche volta contribuente)

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  8. Grazie professore, Luca se permetti, delle tue parole e della lezione di stile e di vita in esse contenuta.
    Sul perchè il mondo dei confidi sia, nel blog, attento lettore e poco partecipativo ho le mie convinzioni che collimano, almeno come punto di partenza, con quanto scrive Roberto Villa.
    Mi piace il tuo programma 2011: "impostare una pianificazione finanziaria a breve". Sarei entusiasta di poter apportare qualcosa,imparare molto e cercare di mettere il tutto a disposizione delle imprese nel mio abruzzo.
    Per adesso auguri a tutti.

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  9. Grazie anche a Roberto (Cappelloni) e a Dario. Sì, potremmo fare qualcosa insieme, aspettiamo le occasioni. Io continuerò a raccontare quello che faccio in piccolo qui a Trento; ospiterò volentieri testimonianze di altri progetti.

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  10. Caro Luca, spero che la tua ultima frase sulla collaborazione del gruppo Smefin alla definizione della normativa specifica di settore (quella dell'Organismo) sia letta e accolta dalle Associazioni dei Confidi.
    Sarebbe veramente una modalità splendida di contribuire alla definizione di un quadro di regole chiaro e utile per tutti.
    Buon Anno a te e atutti gli amici del blog.
    Un saluto particolare agli ottimi Roberto Villa e Bartolo Mililli !

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  11. Grazie Claudio. E sono sicuro che la tua partecipazione al gruppo Smefin aiuterà la collaborazione con le Associazioni che tutti noi auspichiamo.

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  12. Fa piacere vedere tanto entusiasmo, coraggio, impegno, fiducia.
    Grazie per questo messaggio di auguri.
    Traspare una spinta che induce a fare di più e meglio. Ogni giorno.
    Buon 2011.
    "Costruire è sapere e potere rinunciare alla perfezione"
    (Niccolo' Fabi)

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  13. Grazie, Ettore. Bella anche la citazione di Niccolò Fabi

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