Ieri a Milano si è tenuto il seminario del gruppo di lavoro Smefin "Le convenzioni tra banche e confidi: che cosa cambiare e le ragioni per farlo". E' stata un giornata di lavoro intensa, dalla quale sono uscito molto contento, e spero lo stesso dei partecipanti che hanno contribuito a un dibattito aperto, ricco e molto qualificato.
Le slide degli interventi le trovate qui.
Dopo il benvenuto di Roberto Villa, AD di iFidi (che ringrazio per aver sostenuto l'iniziativa), ho aperto la giornata inquadrando i tre archetipi di garanzia confidi (su fondi monetari, personale e tranched cover) e facendo il punto sulla riscrittura delle convenzioni che è in corso a livello di sistema. Altre cose le trovate nelle slide, ma non le ho esposte per lasciare spazio all'ottimo interventto di Nic&Gabri Iuvinale, che hanno inquadrato le forme contrattuali civilistiche che si possono usare per fare garanzie personali (fidejussione e contratto autonomo di garanzia) e la loro rispondenza ai requisiti generali e oggettivi di Basilea 2. Nelle slide trovate la traccia, per approfondire la materia dovete aspettare l'articolo che stiamo scrivendo sull'argomento. Dopo il break, Marco Barbero di Unicredit ha illustrato le politiche del suo gruppo nella ridefinizione delle convenzioni con i confidi 106 e 107, per poi approfondire il tema delle tranched cover, sulle quali Unicredit vorrebbe puntare per gestire i non pochi casi nei quali il confidi ha risorse non destinabili al supporto patrimoniale di garanzie personali.
Il dibattito, come dicevo, è stato ricchissimo. I partecipanti erano circa venti, in prevalenza da confidi di varia dimensione (il seminario era rivolto a loro). Delle banche, oltre a Marco, abbiamo invitato Guido Cisternino (UBI). C'era anche Claudio D'Auria, che è tra i soci fondatori del gruppo Smefin.
Mi aspettavo adesioni più numerose, ma forse è stato meglio così, si è potuto dialogare in modo più chiaro e concreto. Ho imparato cose molto interessanti da Enrico Olivieri (Unionfidi Torino) che è approdato tra i confidi dopo anni nella riassicurazione internazionale. Tutti però hanno animato la discussione, non li riesco a citare ad uno ad uno, ma li ringrazio tutti. Quanti problemi piccoli e grandi sono emersi! E quante differenze! Le garanzie personali abbisognano di una prova su strada che finisca di metterle a punto. Lo stesso impianto civilistico deve essere precisato. La garanzia deve delimitare con chiarezza l'impegno del confidi quanto a esposizione, tempi di escussione, prelazione nei recuperi, non aggredibilità in via di regresso da terzi garanti, trasferibilità della garanzia, ecc. Se non sono chiari questi aspetti, diventa impossibile valutare e fare il prezzo del contratto, e poi rimane aperto un litigation risk del tutto evitabile. La chiave per risolvere i problemi è la qualità del rapporto tra banca e confidi, che deve essere fatta di fiducia e consonanza di interessi: come si fa altrimenti a lavorare insieme per lungo tempo?
Il dibattito si è animato ancora di più quando si è messa a tema la controgaranzia del Fondo centrale. E' inutile nasconderlo, senza il supporto del Fondo oggi si farebbero ben poche garanzie personali eleggibili. Nel manuale operativo di MCC ci sono dei dettagli che si dovrebbero affinare. La controgaranzia è soggetto a rischio di inefficacia se MCC rileva carenze della documentazione richiesta. E' una spada di Damocle che pende sui confidi perché spesso la carenza riguarda informazioni controllate dalla banca erogatrice, e soprattuto perché all'inefficacia della controgaranzia non segue automaticamente quella della garanzia confidi. Sul Fondo si sono dette tante altre cose meno tecniche, ma le riprenderò in un post apposito.
Alla fine dei lavori, ho chiesto cosa si può fare per cambiare in meglio i rapporti tra banche e confidi e sostenere iniziative a livello di sistema. Ho appreso che nella recente Convention ABI "Credito al credito" si è rilanciato un tavolo di lavoro ABI-Assoconfidi. Bene, cercherò di mettermi in contatto per portare il nostro piccolo contributo. Sempre che ai promotori interessi il nostro lavoro.
Luca
Bravo prof. e complimenti a tutti i partecipanti.
RispondiEliminaGrazie delle presentazioni e della cronaca. Tramite il blog passano messaggi indispensabili per la crescita del sistema confidi che arrivano chiari e diretti, anche per chi, come me, non ha potuto partecipare al seminario. Direi che chi c'è in questo blog, sia che scriva, sia che solamente legga, ha una marcia in più. Tutti gli altri non sanno quello che si perdono.
Sto leggendo le slides e vi faccio i complimenti. Bravissimi tutti.
RispondiEliminaVi segnalo un argomento da sviluppare: le segnalazioni Banche-Confidi potrebbero avvalersi della tecnica sviluppata da BdI per le segnalazioni Puma2, cioè quella del metadato pilotato dalla tabella decisionale. Si potrebbero risparmiare tanti soldi.