mercoledì 29 giugno 2011

Il costo della raccolta, un problema per le banche italiane

Segnalo questo articolo di Morya Longo sul Sole 24 ore dove si evidenzia il mark up pesante che le banche italiane devono sopportare sulle emissioni di bond collocate sul mercato internazionale, circa 1 punto percentuale in più rispetto alle banche tedesche (dato desunto confrontando lo yield sui covered bond emessi dal gruppo Unicredit in Germania e in Italia). E' il prezzo del rischio paese.
Per contenere il costo del funding, le banche hanno aumentato i collocamenti di bond presso i loro clienti, meno esosi degli investitori professionali. Questo introduce un problema di rigidità dei volumi raccolti, essendo limitati gli spazi di mercato locale, e di bassa elasticità dell'offerta di fondi rispetto al tasso, per cui il costo inizialmente è calmierato, ma deve essere forzato verso l'alto per attrarre volumi aggiuntivi.
Le banche devono scaricare il maggior costo del funding sul prezzo del credito e dei servizi. La competitività delle nostre imprese ne soffre. Per abbassare il costo medio del capitale occorre aumentare la quota di equity ridando respiro alle prospettive di crescita dell'economia. Una bella sfida.

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