Regione Sardegna: modifiche al Fondo di garanzia per le PMI

Nel dicembre 2009 la Regione Sardegna ha affidato alla finanziaria regionale SFIRS la gestione di un grande Fondo di garanzia "FERS" per le PMI, con una dotazione iniziale di 238 milioni di euro. Il regolamento del Fondo è stato modificato nel maggio 2011, e altre modifiche sono state annunciate l'altro ieri dall'assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa (vedi news).
Gli utilizzi del Fondo nei primi anni di operatività non hanno avuto lo sviluppo auspicato: secondo una stima di pochi giorni fa le risorse sono state impegnate per l'8% (19,5 milioni di euro). Tra i passi nuovi annunciati dall'Assessore per rilanciare lo strumento, troviamo la stipula di un protocollo di intesa tra Regione, SFIRS, ABI regionale e confidi, oltre ad una serie di ritocchi al regolamento volti ad allargare e semplificare l'accesso (ad esempio, si consente l'accesso al Fondo per le operazioni di consolidamento per finanziamenti già in ammortamento, tanto in controgaranzia di un confidi quanto in garanzia diretta dell'esposizione bancaria).
Abbiamo qui un altro esempio (accostabile a quello del Veneto) di intervento regionale preso in controtempo dalla crisi, che ha tardato a esplicare i suoi effetti (a dispetto del forte stanziamento) per i tempi di avvio della gestione, ma soprattutto per il cambiamento della situazione finanziaria delle PMI e quindi della domanda di credito e di garanzia in Sardegna. Inoltre questo strumento non risponde ai bisogni specifici dei confidi 107 (in Regione ce se ne sono tre), ai quali servirebbe un supporto patrimoniale o controgaranzie eleggibili a fini di Vigilanza, e forse anche azioni specifiche per le situazioni di crisi.
Non è solo un problema della Sardegna. Tutte le Regioni hanno bisogno di rinnovare le politiche di sostegno finanziario alle Pmi. Il sistema di offerta, gli strumenti legislativi, i tavoli di concertazione e di governo sono complicati e invecchiati. Serve un cambiamento.